Busta paga, bonus 600 euro per i lavoratori: chi può averlo?
pubblicato:La busta paga dei lavoratori aumenta grazie al decreto aiuti bis: oltre alla decontribuzione e al taglio del cuneo fiscale, i fringe benefits raddoppiano. Ecco come funziona il nuovo bonus fino a 600 euro che possono erogare i datori di lavoro ai propri dipendenti.
Il decreto aiuti bis introduce tanti nuovi bonus per le famiglie, per i lavoratori e anche per le imprese. Si è parlato a lungo dell’aumento degli stipendi e della rivalutazione delle pensioni anticipata ad ottobre, ma pochi lavoratori sanno che il datore potrebbero erogare in busta paga un nuovo bonus 600 euro esentasse. Di che cosa si tratta?
Come avvenuto nel periodo di pandemia, l’ammontare complessivo dei fringe benefits è stato raddoppiato per contrastare l’inflazione e l’aumento dei prezzi delle bollette relativamente a luce e gas. Inoltre, è confermata la decontribuzione fino al 2,0% per i redditi più bassi.
Quali sono le novità in busta paga introdotte dal decreto aiuti bis? Ecco chi sono i fortunati lavoratori che potranno ricevere un nuovo bonus 600 euro esentasse e per quali spese si potrà utilizzare.
Busta paga, bonus 600 euro e fringe benefits: le novità del decreto aiuti bis
Come noto, la busta paga dei lavoratori, solo per i prossimi mesi del 2022, è in aumento grazie allo sgravio contributivo dello 0,8% previsto dalla Legge di Bilancio esclusivamente per i redditi inferiori a 35 mila euro. Con il decreto aiuti bis, però, il Governo è intervenuto sul welfare aziendale, ovvero su tutte quelle misure volte a migliorare la qualità della vita dei lavoratori.
In tutela del potere d’acquisto degli stipendi, e in conseguenza dell’inflazione ormai salita all’8%, il legislatore ha rafforzato e raddoppiato i cosiddetti fringe benefits. Che cosa significa?
In sostanza, i datori di lavoro potrebbero erogare ai propri dipendenti un nuovo bonus 600 euro direttamente in busta paga, assolutamente esentasse e utile per pagare le bollette di luce, acqua e gas.
Busta paga, bonus 600 euro per i lavoratori: a chi spetta?
A chi spetta, quindi, il nuovo bonus 600 euro in busta paga? Non esistono specifici requisiti da rispettare per ottenere questi benefit aziendali: è il datore di lavoro a decidere se erogarli o meno ai propri dipendenti.
Solitamente questi aiuti spettano ai lavoratori non solo per pagare le bollette, ma anche sotto forma di buoni spesa per l’acquisto di prodotti alimentari nei supermercati, oppure – come avvenuto dal 1° aprile 2022 – anche sotto forma di bonus benzina.
Prima del raddoppio degli importi, ogni datore di lavoro poteva erogare ai propri dipendenti dei fringe benefits per un valore non superiore a 258,16 euro all’anno, mentre ad oggi si può ottenere il doppio di tale importo.
Fringe benefits in busta paga: cosa sono?
Ma che cosa sono questi fringe benefits – o benefit aziendali – di cui si continua a parlare? I fringe benefits sono dei bonus o delle agevolazioni che vengono erogate ai lavoratori al di fuori della busta paga e possono essere utilizzati per diverse tipologie di spese.
I più comuni, per esempio, sono i buoni pasto o buoni spesa. Ma esistono anche i buoni benzina introdotti dal decreto Ucraina e gli incentivi per il pagamento delle bollette.
Tra i fringe benefits, inoltre, rientrano anche dei bonus per i figli o dei voucher per la tutela della salute mentale, così come l’assistenza sanitaria integrativa.
Come detto, è il datore di lavoro a scegliere se erogare questi benefit o meno: con il decreto aiuti bis, comunque, è previsto l’innalzamento del bonus fino a 600 euro senza l’applicazione di alcuna tassa.