BTP Valore, ecco in parole facili due ragionamenti da fare
pubblicato:I rendimenti minimi si sapranno il 3 maggio. Il collocamento è tra il 6 e il 10 maggio. Il premio finale sale allo 0,8% e le cedole dovrebbero aggirarsi sul 3,4-3,5% (annuo): potrebbe essere un'ultima occasione di tutto rispetto per chi non vuole complicazioni
La finestra è dal 6 al 10 maggio prossimi. Il nuovo BTP Valore andrà in collocamento in quei giorni lì e molti italiani ci stanno già pensando, perché, complice anche il rialzo dei rendimenti degli ultimi giorni, potrebbe essere un’altra ghiotta occasione di incamerare rendimenti elevati e sicuri. Un’altra occasione di risparmio adatta anche alle famiglie. D’altronde questo titolo è stato messo appunto proprio per loro e le famiglie italiane hanno risposto con una domanda poderosa nelle scorse edizioni. Una domanda che ha messo anche in crisi l'industria del risparmio gestito che ha faticato (ma non solo in Italia) a reggere la concorrenza di rendimenti elevati e sostanzialmente sicuri.
Mentre la finestra dei rendimenti elevati si appresta alla chiusura, da giugno la Bce dovrebbe avviare il ribasso dei tassi se non ci saranno complicazioni inattese, conviene dare un’occhiata a questo titolo nella sua ultima versione.
BTP Valore cosa è, come funziona, facile facile
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Il BTP valore è un titolo di Stato, ossia un prestito che si concede alla Repubblica Italiana (comprandolo) in cambio di un rendimento, ossia l’interesse su questo prestito.
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Questo BTP Valore prevede una durata di 6 anni. Il collocamento sarà, appunto, dal 6 al 10 maggio prossimi (ma l'ultimo giorno solo fino alle 13 e salvo chiusura anticipata)
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Rendimento e premio finale: allo stato delle cose si sa solo che è previsto un tasso di interesse crescente (step up) e un premio finale extra, per chi lo tiene senza interruzioni dall’emissione fino alla scadenza, ossia per tutti i sei anni, dello 0,8% Complessivamente si può ipotizzare (ma ci torneremo) un rendimento medio annuo lordo tra il 3,4 e il 3,5 per cento stanti le attuali c
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Le cedole saranno trimestrali, quindi 4 in un anno (NB: i rendimenti sono invece sempre indicati come annuali).
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I dettagli noti a oggi si possono trovare in questa nota del Ministero dell’Economia.
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La curva dei rendimenti italiana in queste ore indica un rendimento del 3,53% e quindi è su questo ordine di grandezza che bisogna orientarsi per capire quanto potrebbe rendere questo titolo.
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Essenziale sarà comunque il comunicato del 3 maggio con i rendimenti minimi garantiti per il primo triennio e per il secondo. È verosimile che i rendimenti complessivi annuali del nuovo BTP Valore si aggirino su quel rendimento annuo medio degli ultimi giorni o lo battano di poco, quindi che siano leggermente sotto il 3,5% nel primo triennio e superiori nel triennio successivo.
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L’ultimo BTP Valore di febbraio paga un rendimento del 3,25% nel primo triennio e del 4% nel secondo triennio, più un premio dello 0,7% finale.
BTP Valore, osservazioni importanti
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Se si intende comprare questo BTP, conviene comprare il titolo in collocamento: non ci sono commissioni e ci si prenota eventualmente per il premio fedeltà alla fine che è un lauto 0,7%
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I titoli di Stato hanno importanti vantaggi fiscali:
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La tassazione è sempre al 12,5%, significa che, supponendo un rendimento del 3,5%, ossia 35 euro l’anno per un investimento minimo di € 1.000 e quindi una cedola di 8,75 euro a trimestre, l’incasso al netto delle imposte sarà di circa 7,65 euro ogni tre mesi. Possono sembrare pochi (3,06% netto), ma è un rendimento ancora storicamente di tutto rispetto, soprattutto considerato il basso o nullo livello di rischio. La tassazione al 12,5% è in concreto un enorme vantaggio per esempio sugli investimenti azionari (di ben altro profilo di rischio) o anche sui conti deposito, tutti tassati al 26%
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I BTP Valore, come gli altri titoli di Stato, quest’anno non contribuiscono al calcolo ISEE fino a 50.000 euro. Costituiscono quindi un vantaggio fiscale complessivo per la famiglia in quanto non pesano sull’erogazione dei servizi e sulla sua posizione con l’Erario.
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L’emissione a maggio con scadenza a sei anni ci spinge a guardare i BTP sul mercato della stessa durata. Il panorama è piuttosto variegato: ci sono, per esempio, BTP Futura che rendono il 3,58% circa grazie al fatto che quotano a 86,8 euro. In pratica la cedola annuale è relativamente bassa (1,15%), ma siccome alla fine il risarcimento – come sempre – è sul nominale di 100 si ottengono 13,2 euro in più per ogni titolo comprato (o meglio 132 visto che il lotto minimo è 1000 euro di nominale) e si sommano al rendimento complessivo, anche se poi bisogna togliere il costo delle commissioni (che variano da banca a banca e possono pesare molto).
Complessivamente non ci sono grandi scostamenti, anzi in molti casi si scivola sotto il 3% o ci si avvicina al 3,3% Bisognerà insomma quali saranno i rendimenti minimi annunciati per il nuovo BTP Valore. I calcoli per confrontarlo con altri titoli non sono complicatissimi, ma sono da consigliere a un pubblico appena più smaliziato e meno digiuno di cognizioni di trading. - •
Si potrebbe osservare che i titoli del Tesoro degli Stati Uniti sulle medesime scadenze dei 6 anni hanno un rendimento superiore al 4,66% E’ senza dubbio una giusta osservazione, ma chi volesse investire in essi dovrà tenere conto delle commissioni (spesso molto elevate) per il trading su titoli di Stato Usa e gestire il rischio cambio con il dollaro, oltre a varie possibili complicazioni eventuali.
BTP Valore, pro e contro con qualche spunto
In definitiva e fermo restando che per i rendimenti reali del nuovo BTP Valore, questa nuova emissione appare mantenere vantaggi importanti. I tassi sono scesi meno delle attese nell’ultimo periodo e in definitiva questo BTP Valore potrebbe avere un rendimento paragonabile a quello dell’ultima emissione (anche se inferiore alla penultima dello scorso autunno).
Il titolo sicuramente fa bene il suo lavoro di salvadanaio del risparmio delle famiglie, grazie soprattutto a una fase di rendimenti ancora elevati. Non durerà in eterno, potrebbe essere l’ultima occasione.
I vantaggi fiscali (12,5% e ISEE) sono da considerare, ma un confronto con i conti deposito va comunque fatto. In questo articolo si può capire come con degli esempi sull’ultima emissione di BTP Valore. Va notato che i conti deposito sono ancora interessanti e vincolano meno i depositi (solitamente fino a 2 anni), ma sono tassati di più e implicano l’apertura di un conto.
Da notare che il premio finale dello 0,8% è cresciuto ed è molto importante se si fa il calcolo complessivo dell’investimento. Si può farne a meno, ma sarebbe un peccato un volta entrati sul titolo.