Nuovo BTP Green in arrivo, ecco cosa c'è dentro

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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In arrivo titoli sostenibili fino a 12,25 miliardi di euro. Stavolta tocca agli istituzionali. I proventi in passato sono andati a metropolitane e ferrovie, questa volta saranno rivolti all'efficienza energetica (leggi superbonus) e ai trasporti

Nuovo BTP Green in arrivo, ecco cosa c'è dentro

Ieri il Tesoro ha annunciato una nuova emissione di BTP Green con scadenza al 30 ottobre 2037. È la quarta emissione di finanza sostenibile dello Stato e punta a sostenere investimenti con ricadute positive per l'ambiente.

I BTP Green finora

Alla fine del marzo 2024 si calcolano 36,65 miliardi di euro di BTP Green in circolazione, circa l’1,5% dell’ammontare complessivo di titoli di Stato italiani presenti sul mercato (pari a 2.442 miliardi di euro alla fine di aprile).

BTP Green emissioni

mld

2021

13,5

2022

8

2023

13,9

2024

1,25

Totale

36,65

I dettagli del prossimo BTP Green devono ancora essere definiti ma il Tesoro ha precisato di prevedere per tutto il 2024 un collocamento di BTP Green pari a un ammontare compreso tra gli 11,5 e i 13,5 miliardi di euro, compresa la riapertura dello scorso marzo del BTP Green 2031 che ha avuto un valore di 1,25 miliardi di euro. A conti fatti quindi la nuova emissione di BTP Green potrebbe porsi tra i 10,25 e i 12,25 miliardi di euro.

La nuova emissione di BTP Green è rivolta inizialmente a una platea di investitori istituzionali cui è stato attribuito il mandato per il collocamento del nuovo BTP Green 30 ottobre 2037. Segnatamente si tratta di BNP Paribas, Crédit Agricole, Deutsche Bank, NatWest e UniCredit. Va ricordato che storicamente le emissioni di BTP Green hanno ricevuto una forte risposta da parte degli investitori esteri. Quest'ultima operazione sembra principalmente rivolta ai grandi investitori istituzionali, ma è utile ricordare che sul mercato al dettaglio, ossia per i piccoli risparmiatori, sono attualmente contrattati i BTP Green con scadenza al 30 aprile 2035 e al 30 aprile 2045. Ciascuna di queste emissioni andrà però eventualmente valutata singolarmente.

Cosa è il BTP Green?

Il BTP Green è un tipo di BTP, quindi di prestito allo Stato italiano, che si inserisce nella strategia di sostenibilità ambientale delle finanze pubbliche. In particolare è una componente di finanza sostenibile collegata alla transizione ecologica.

Il quadro di riferimento delle emissioni di titoli di Stato Green è stato fissato nel febbraio 2021 ed è ancora in vigore, ma una scheda appena pubblicata da MEF riassume gli obiettivi principali.

È un utile riassunto delle politiche della transizione ecologica dell’Italia.

·         Entro il 2030 l’Italia intende ridurre le emissioni del 55% rispetto al 1990. Entro il 2050 è in campo l’obiettivo della neutralità climatica. Per alcuni specifici settori l’Europa impone e condivide l’obiettivo di una riduzione delle emissioni del 44% entro il 2030 rispetto al 2005.

Sicuramente è utile in questa fase di grande incertezza ricordare che l’Italia ha già ridotto del 30% circa le emissioni di gas serra dal picco del 2007 al 2021.

Per raggiungere questi obiettivi anche l’Italia si è munita di guide normative essenziali per la strategia di sostenibilità del Paese.

Il più importante è senza dubbio il PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima: è il principale documento guida della transizione ecologica italiana, introdotto nel 2019 è in fase di consultazione per un aggiornamento quest’anno. Entro il prossimo 30 giugno dovrà essere presentata alla Commissione Europea la sua versione aggiornata.

Ma vanno ricordati anche il PTE (Piano per la transizione ecologica), il PNAC (Piano nazionale di adattamento climatico) e la SNSvs (la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile). Sono questi i pilastri della reazione dell’Italia alla sfida del cambiamento climatico, all’adattamento, alle strategie del PNRR, agli obiettivi nazionali ed europei.

Dove andranno i soldi del nuovo BTP Green?

In questo contesto si inserisce la politica della finanza pubblica sostenibile avviata da anni con i BTP Green. Il Tesoro ha precisato in una tabella l’ammontare delle spese possibili per i vari obiettivi.

Ripartizione spese ammissibili per categoria

 

Cat. 1 Fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica

~ 1%

Cat. 2 Efficienza energetica

48% - 53%

Cat. 3 Trasporti

27% - 33%

Cat. 4 Prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare

7,5% - 8,5%

Cat. 5 Tutela dell’ambiente e della diversità biologica

6,5% - 8,5%

Cat. 6 Ricerca

4% - 5%

Si può notare che fino al 53% delle risorse dei BTP Green può essere investito in efficienza energetica e fino a un terzo in Trasporti. Il Tesoro ha anche precisato che il periodo di riferimento è quello del quadriennio che si concluderà nel 2024 e che gran parte delle spese previste sarà concentrata tra il 2023 e il 2024. Inevitabile incrociare quindi gli elevati investimenti in efficienza energetica con il superbonus degli ultimi due anni.

Il Ministero dell’Economia ha comunque illustrato anche alcune storie di successo nell’ambito della sostenibilità rese possibili anche dai BTP Green.

Nel triennio 2019-2022 gli investimenti dell’”emissione verde” sono andati anche alle metropolitane di Milano, Napoli, Roma, Brescia e Catania. Hanno anche incentivato il trasporto sostenibile multimodale da certe aree, la misura del “Ferrobonus” per incentivare il più sostenibile trasporto di merci su binari e il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie. Va comunque ricordato che il trasporto ha assorbito tra il 2021 e il 2022 il 51,44% degli investimenti dei BTP Green.

Questa volta, come anticipato, le risorse del BTP Green andranno agli incentivi fiscali per l’efficienza energetica degli edifici (superbonus) e per le smart grid.

Altri proventi saranno diretti sul trasporto pubblico locale e sui binari, su incentivi all’acquisto di auto ibride, sulla sostenibilità del trasporto marittimo. Risorse minori saranno convogliate su economia circolare e ricerca, sulle fonti rinnovabili.

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