Venerdì in forte ribasso per Piazza Affari e le borse europee, male le banche
pubblicato:Prevale l'avversione al rischio, vendite sull'azionario, acquisti su titoli di Stato, oro e dollaro
L’ultima seduta di questa ottava registra forti vendite sui mercati azionari italiani ed europei. Pesa ancora l’incertezza della situazione politica francese e il timore che dopo le prossime elezioni anticipate una politica fiscale meno disciplinata metta a rischio il bilancio pubblico. Si guarda inoltre alle ultime indicazioni della Fed statunitense che suggerito la possibilità di un solo taglio dei tassi d’interesse quest’anno. L’incertezza in definitiva prevale e con essa un clima deciso di avversione al rischio, che penalizza i mercati azionari e soprattutto il settore bancario.
A Milano il FTSE MIB segna -2,81%, il FTSE Italia All-Share -2,69%, il FTSE Italia Mid Cap -1,45%, il FTSE Italia STAR -0,84%.
In Italia e in Europa forti vendite colpiscono ancora il credito e in corso di seduta si registrano anche diverse sospensioni a Milano: il Ftse Italia Banche segna -3,72% Unicredit perde il 5,55%, Bper il 3,96% e Banca MPS il 3,45%
Su Unicredit sono da segnalare le indiscrezioni del Messaggero secondo le quali la BCE avrebbe richiesto con una recente lettera un piano preciso di uscita dalla Russia alla banca. Il gruppo ha ridotto di oltre il 90% le esposizioni a quel mercato, ma la controllata AO Unicredit Bank conta circa 3.100 dipendenti e 50 filiali. Di recente Unicredit ha subito in Russia un sequestro conservativo di 463 milioni di euro.
Le vendite non risparmiano gli altri settori. Leonardo cede il 5,28% nonostante il nuovo contratto da 600 milioni di euro siglato ieri dalla partecipata NHI con un’agenzia Nato.
Male anche Iveco (-5,12%) e diverse utility che in altre sedute avevano mostrato il loro carattere difensivo: Hera -4,23%, Enel -3,31%
Dopo l’annuncio dei dazi europei sulle importazioni di auto elettriche cinesi, il settore automotive europeo ha accumulato dei ribassi che proseguono anche oggi. Si temono gli effetti delle sanzioni sulle case europee che producono in Cina, a partire dalle società tedesche. Il cattivo sentiment del settore pesa anche su Stellantis (-4,27%) il giorno successivo all’Investor Day del gruppo che ha sostanzialmente confermato la guidance e annunciato per l’anno prossimo la possibilità di dividendi più generosi.
Resiste alle vendite Amplifon (+1,17%).
Da notare anche la performance leggermente positiva di Inwit (+0,31%), che ieri ha segnalato al mercato un’opzione per l’acquisizione del 51% di Boldyn Networks Smart City Roma, la società ha ha vinto la concessione per il progetto sul 5G di Roma.
Performance negative anche per i maggiori indici azionari europei: EURO STOXX 50 -1,96%, DAX -1,42%, CAC 40 -2,66%, IBEX 35 -0,7%, Ftse 100 -0,16%
In calo più contenuto i maggiori indici azionari statunitensi: S&P 500 -0,32%, Nasdaq -0,2%, Dow Jones -0,29%
Il clima risk-off di oggi si traduce in un apprezzamento del dollaro sulle maggiori valute e in un ribasso dell’euro. In forte calo EUR/USD a quota 1,0698 (-1,03%).
L’avversione al rischio si trasmette anche al mercato del debito sovrano europeo. Lo spread BTP/Bund si allarga in maniera consistente a quota 156 punti base, ma i titoli di Stato europei assorbono parte dei flussi in uscita dall’azionario: forti gli acquisti sul Bund il cui rendimento segna un ribasso di ben 17 punti base al 2,35%, consistenti anche gli acquisti sul BTP decennale, il cui rendimento cede 5 punti base e torna al 3,91%
In leggero calo i prezzi del petrolio greggio: il Brent torna a 82,6 $/barile (-0,18%) e il WTI quota a 78,41 $/barile (-0,27%). In rialzo il prezzo dell'oro, che tratta in queste ore a $ 2.327 (+1,08%), mentre flettono le quotazioni del gas naturale, con il Dutch TTF Natural Gas Future che si porta a 35,35 euro/MWh (-1,04%).