Bonus casa, famiglia e Assegno Unico: cosa cambierà il Governo Meloni con la Manovra 2023?

di Chiara Turano pubblicato:
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Molte agevolazioni introdotte e confermate dall’ormai ex Esecutivo Draghi stanno per giungere a scadenza. Dai Bonus casa (Superbonus 110%, Bonus Facciate, Ecobonus, etc.) ai Bonus famiglia, compreso l’Assegno Unico e Universale, la Manovra 2023 su cui dovrà esprimersi il Governo Meloni potrebbe riservare delle novità. Ma cosa potrebbe cambiare?

Tra scadenza e posticipazioni del tempo di fruizione, l’intero assetto delle agevolazioni statali potrebbe essere rivoltato come uno calzino fra meno di tre mesi. 

Dal Superbonus 110% agli altri Bonus ristrutturazione casa, dagli aiuti economici voluti per venire incontro alle famiglie piegate dalla crisi economica all’Assegno Unico, tanti saranno gli aggiustamenti che potrebbero prendere corpo con il neo Governo Meloni.

La Manovra 2023, insomma, potrebbe riservate tante sorprese per i vari Bonus percepiti dagli italiani, poiché molte sono le promesse fatte dal Governo Meloni a riguardo. 

Si parte dai Bonus ristrutturazione casa, alcuni dei quali in scadenza il 31 dicembre 2022, altri già prorogati al 2023 e oltre.

Vediamo subito di fare il punto della situazione.

Bonus casa, a che punto siamo

Mentre si rimane in attesa della Manovra 2023 da parte del Governo Meloni, la Legge di Bilancio 2022 ha già tracciato il destino dei Bonus casa oltre il prossimo anno.

Il Bonus ristrutturazione, l’Ecobonus e il Bonus Verde sono stati prorogati infatti fino alla fine del 2024.

Il primo garantisce una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per realizzare lavori di ristrutturazione di appartamenti in condominio o singole unità immobiliari, senza oltrepassare il tetto massimo di spesa di 96.000 euro.

Il secondo si sostanzia in un credito d’imposta variabile dal 50 al 65% per gli interventi da mettere a punto per ridurre il consumo di energia, mentre il Bonus verde assicura uno sconto del 36% (5.000 euro al massimo) sui lavori effettuati in aree esterne agli edifici, come giardini, aree pensili, etc.

In riferimento a Bonus prima casa, l’agevolazione pensata per i giovani di età inferiore ai 36 anni, con ISEE sotto i 40.000 euro, che decidono di accendere un mutuo per l’acquisto di una casa adibita a prima abitazione, c’è tempo fino al 31 dicembre per evitare di pagare l’imposta di registro, quella ipotecaria e l’imposta catastale. 

Le intenzioni del Governo Meloni a riguardo sembrano essere già chiare. Il presidente del Consiglio ha anticipato la sua intenzione di voler aiutare le giovani coppie alle prese con l’acquisto della prima casa introducendo molto probabilmente nella Manovra 2023 il “Quoziente familiare”.

Superbonus 110% e Bonus facciate, cosa potrebbe cambiare con la Manovra 2023

La parabola del Superbonus 110% sembra essere infinita.

L’attuale Manovra di Bilancio ha esteso ai condomini la possibilità di accedere alla detrazione del Bonus casa fino al 2023, mentre per gli edifici unifamiliari il tempo stringe.

Si potrà usufruire del Superbonus 110% solo fino a dicembre dell’anno in corso a patto che entro il 30 settembre i lavori siano stati completati almeno per il 30% (SAL). 

Su come il Governo Meloni intenda mettere mano al Superbonus 110% per mezzo della Manovra 2023 circolano già delle indiscrezioni.

La più accreditata riguarda appunto il taglio della detrazione fiscale dal 110% all’80%.

Sul futuro del Bonus facciate 60%, invece, non è arrivata ancora nessuna novità. Per ora la misura si avvia alla scadenza il 31 dicembre 2022, dunque fra poco più di due mesi. 

Bonus idrico e Bonus mobili, scadenza prorogata al 2023 e al 2024

Diversamente, il Governo Meloni ha ancora tempo per decidere se e come intervenire con la nuova Manovra 2023 sul Bonus idrico e sul Bonus mobili, essendo il primo contributo fruibile fino al 31 dicembre 2023, il secondo addirittura in scadenza nel 2024.

Cogliamo l’occasione per ricordare che il Bonus idrico, conosciuto anche come Bonus acqua potabile, si sostanzia in un credito d’imposta del 50% riconosciuto a copertura delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di mineralizzazione, depurazione, filtraggio, raffreddamento e addizione di anidride carbonica dell’acqua che scorga dai rubinetti di casa.

Il Bonus mobili ed elettrodomestici, anch’esso del 50% e richiedibile solo a fronte di lavori di ristrutturazione effettuati a partire dal 1°gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto dei beni, copre invece le spese sostenute per i complementi di arredo comprati entro la fine del 2024.

In attesa della Manovra 2023, però, come stabilito dall’attuale Legge di Bilancio il tetto massimo di spesa si ridurrà a 5.000 euro a partire dal prossimo anno.

Bonus famiglia e Assegno Unico, quali cambiamenti promette il Governo Meloni per il 2023

Terminiamo la nostra disamina sul futuro dei Bonus occupandoci dei Bonus famiglia e dell’Assegno Unico. In particolare, Bonus asilo nido e Bonus bebè giungeranno a scadenza entro le fine del 2022, per poi essere assorbiti completamente dall’Assegno Unico e Universale già attivo e riconfermato per il 2023. 

Proprio in riferimento a quest’ultimo, il premier Meloni continua a ribadire quanto già detto in campagna elettorale: gli importi dell’Assegno Unico e Universale subiranno un aumento per tutti i percettori.

Dunque, non ci resta che attendere la Manovra 2023 per capire quali ritocchi sui Bonus troveranno conferma. Nel frattempo, riassumiamo le scadenze dei contributi in questa tabella:

Bonus

Scadenze Legge di Bilancio 2022

Bonus ristrutturazione Ecobonus Bonus Verde

31 dicembre 2024

Bonus prima casa under 36

31 dicembre 2022

Superbonus 110%

Condomini 31 dicembre 2023 Edifici unifamiliari 31 dicembre 2022 (SAL 30% 30 settembre 2022)

Bonus Facciate 60%

31 dicembre 2022

Bonus idrico

31 dicembre 2023

Bonus mobili ed elettrodomestici

31 dicembre 2024

Bonus asilo nido Bonus bebè

31 dicembre 2023

Assegno Unico e Universale

prorogato al 2023

 

 

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