Bitcoin vs Oro: quale è il miglior investimento per il futuro?
pubblicato:Sia il Bitcoin che l'Oro possono essere considerati strumenti sostitutivi delle valute tradizionalmente utilizzate: con caratteristiche simili e peculiarità differenti, entrambi possono assolvere a compiti di diversificazione e controllo del rischio del proprio asset di portafoglio globale.
Bitcoin: una storia recente
La storia del Bitcoin e delle criptovalute in generale, è piuttosto recente.
Ad oggi, ovvero anno 2023, sono circa quindici gli anni che sono trascorsi dalla nascita di quella che è la valuta digitale per eccellenza.
L’idea di fondo era quella di creare una alternativa al mondo delle valute reali, senza il controllo diretto delle Banche Centrali.
Sarebbe dovuta diventare la nuova frontiera dei pagamenti, in grado di abbattere l’egemonia e l’arroganza degli istituti di credito e del mondo finanziario tradizionale.
Il Bitcoin, quindi, è venuto al mondo quale strumento di libertà, trasparenza, opportunità in contrapposizione alla manovrabilità e manipolabilità del circuito monetario contraddistinto dal conio delle monete.
Per il funzionamento del sistema del Bitcoin e delle criptovalute in generale, occorrono strutture adeguate dalle dimensioni e costi non indifferenti, soprattutto di questi tempi ove, la componente energetica, riveste un impatto piuttosto importante.
Per ciò che concerne le modalità di conservazione, il Bitcoin può essere custodito nel wallet presso la piattaforma utilizzata per l’acquisto, oppure sul deskstop del possessore, se non su dispositivi mobili.
In ogni caso, si tratta sempre di una realtà virtuale: di fisico e tangibile non c’è nulla.
Oro: una storia che dura da secoli
A differenza di quanto evidenziato per il Bitcoin, la storia dell’oro si perde nei secoli.
L’estrazione dello stesso, si pensa possa essere fatta risalire ad oltre 6000 anni fa. Nelle principali culture preistoriche, l’oro rivestiva un ruolo fondamentale per le sue caratteristiche fisiche ed organolettiche.
La lucentezza, la resistenza, la brillantezza, la relativa semplicità di lavorazione, ne hanno fatto uno strumento sempre più importante nel corso dei secoli.
Ancora oggi, il metallo giallo, riveste un ruolo fondamentale all’interno dell’economia mondiale e nelle strategie di diversificazione degli investitori di qualsiasi fascia e natura.
L’oro è uno dei beni rifugio per eccellenza, ovvero uno di quegli elementi che non tradiscono mai (o quasi mai).
Durante le fasi economiche contraddistinte da incertezza e volatilità, gli investitori si rivolgono spesso al metallo giallo, in grado di garantire maggiore stabilità e sicurezza.
Essendo un bene reale, può essere acquistato sia direttamente (cosiddetti lingotti) che indirettamente, tramite strumenti finanziari che in esso investono.
Le modalità di conservazione sono ovviamente differenti, soprattutto perché, nel primo caso, è consigliabile il noleggio di una cassetta di sicurezza presso un istituto di credito.
Bitcoin vs Oro: i punti in comune
Quali possono essere i punti in comune tra il Bitcoin e l’Oro? Esistono?
Innanzitutto, occorre evidenziare come, anche se in misura differente, entrambi non siano illimitati, se guardiamo le cose dal punto di vista dell’offerta.
Nello specifico, poi, per quanto riguarda il Bitcoin abbiano anche un numero oltre il quale l’offerta non andrà mai oltre, ovvero 21 milioni di BTC.
Entrambi, poi, rappresentano una alternativa alla valuta avente corso legale, sia per i pagamenti sia come strumenti di investimento.
L’oro, sin dalla preistoria, veniva utilizzato come mezzo di pagamento ed è considerato, a tutt’ora, come alternativa al denaro contante, sebbene con delle problematiche date dalla difficile divisibilità del bene.
Il Bitcoin, nato proprio per costituire una alternativa alle valute controllate dalle banche centrali, non ha ad oggi, avuto la diffusione che forse ci si aspettava come mezzo di pagamento, anche se, nonostante la strada impervia, le prospettive continuano ad essere per una evoluzione in tal senso.
Bitcoin vs Oro: le differenze
Se da un lato sono presenti delle similitudini, dall’altro occorre anche evidenziare le differenze tra questi due strumenti alternativi alla moneta da conio.
Innanzitutto, come già rimarcato precedentemente, va segnalata la diversa presenza, in ordine di tempo, all’interno della storia dell’umanità: si parla di secoli per l’oro, di quindici anni per il Bitcoin.
Uno degli altri aspetti fondamentali che li separa è data dalla tangibilità dell’oro (presente fisicamente) rispetto all’intangibilità del Bitcoin (che è una valuta puramente virtuale).
Mentre l’oro può essere acquistato presso negozi appositi (fisici) e detenuto fisicamente anche sulla propria pelle (si pensi ad esempio ai ciondoli, anelli e via dicendo), il Bitcoin può essere acquistato e venduto solamente on line e detenuto in modalità virtuale e su supporti telematici.
Proprio per via della storicità che può vantare, l’oro viene considerato a tutti gli effetti un bene rifugio, anzi il bene rifugio per eccellenza.
Non si può ovviamente dire la stessa cosa per il Bitcoin che, con i suoi soli quindici anni di storia e con un andamento estremamente volatile, non può certo essere annoverato come tale.
Bitcoin vs Oro: quale scegliere?
Sorge quindi spontaneo un quesito: quale scegliere?
Premesso che le risposte sono sempre esatte solo a posteriori, probabilmente potrebbe essere necessario cambiare prospettiva e porsi delle domande differenti, a partire da una: perché scegliere? Non possono coesistere in un portafoglio?
A quest’ultimo quesito si può rispondere senza ombra di dubbio con un: “Sì”, possono tranquillamente coesistere.
Anzi, in quanto strumenti diversi, possono garantire una migliore diversificazione e gestione del rischio del proprio asset globale.
Cosa fare quindi?
Partire dal presupposto che entrambi debbano essere considerati con una visione di medio/lungo periodo e che quindi, all’interno di un portafoglio finanziario, a questa funzione debbano assolvere.
Giova ricordare che, il Bitcoin è contraddistinto da una volatilità decisamente elevata che conduce all’assunzione di rischi importanti con possibili ritorni economici decisamente superiori alla media.
L’oro, invece, può essere utilizzato come stabilizzatore e quindi adempiere ad altre funzioni, in grado di bilanciare l’esposizione e calmierare il livello di rischio complessivo.
Si può poi decidere di acquistare direttamente oro o Bitcoin oppure di farlo tramite strumenti finanziari che in essi investono (esempio etf, fondi e via dicendo): è una scelta che spetta al singolo investitore e che costituisce una alternativa importante da valutare.