Banco BPM migliora l’offerta per Anima e alza i target
pubblicato:Piazza Meda difende le prospettive di crescita stand-alone contro le mire di Unicredit. Migliorano gli obiettivi sugli utili e le distribuzioni ai soci
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Protagonista di giornata Banco BPM, che accompagna la pubblicazione dei risultati del 2024 e l'aggiornamento al rialzo del piano con il rilancio su Anima. L’opa su Anima comunicata per la prima volta lo scorso 6 novembre è stata la prima tappa di un risiko che si è rapidamente allargato a buona parte della grande finanza italiana e lì si ritorna oggi, dopo che i corsi dell’asset manager dalla fine di novembre in poi si sono posti decisamente oltre i 6,20 euro inizialmente offerti da Piazza Meda.
Banco BPM, il rilancio a 7 euro su Anima e gli accordi con Poste ed FSI
Così oggi il Banco rilancia a 7 euro tondi e aggiunge di avere ottenuto impegni di adesione da Poste Italiane e da FSI che complessivamente apporteranno il 21% del capitale all’offerta portando praticamente ai nastri di partenza il Banco BPM al 43,3% di Anima.
I piani sull’asset manager si raffinano, il gruppo prevede con Anima di aumentare dal 40 al 50% la quota di proventi diversi dal margine d’interesse e alza gli obiettivi su utili e distribuzione ai soci per la nuova realtà bancaria.
Banco BPM, un ricco 2024
Il 2024 del Banco BPM si è chiuso con un record storico di utili rettificati a 1,7 miliardi di euro, 330 milioni in più rispetto alla guidance, in crescita del 18% sull’anno 2023. L’utile netto contabile del gruppo è di ben 1,92 miliardi di euro.
Alzate le stime sul dividendo: il pay-out ratio, la quota di utili distribuita agli azionisti in cedole, viene alzata all’80% contro il 67% del 2023. Con un dividendo 2024 da 1 euro, il Banco calcola un dividend yield dell’11,2%, il secondo più alto in un panel di 20 grandi banche europee. Il monte dividendi sui risultati dello scorso anno è di ben 1,5 miliardi di euro in crescita del 78% sul dato 2023. Segnatamente dopo l'acconto di 40 centesimi pagato a novembre (€ 600,6 mln), la banca proporrà alla prossima assemblea una cedola di 60 centesimi (€ 909,1 mln). Previsto lo stacco del dividendo il prossimo 19 maggio, previo via libera dei soci.
Nel 2024 il gruppo ha difeso con azioni manageriali sullo spread commerciale il margine d’interesse, che è cresciuto anche nel 2024 del 4,6% a 3,44 miliardi di euro. Anche la voce delle commissioni ha mostrato un aumento del 4,4% a 2,004 miliardi di euro.
La dinamica più particolare dell’ultimo trimestre registra comunque il calo dei tassi con un margine d’interesse in flessione dell’1,4% a 855,3 milioni e commissioni da 494 milioni in crescita del 5,9%. Complessivamente i ricavi “core” di Banco BPM, che includono anche i proventi delle attività assicurative in crescita nei tre mesi e nell’intero esercizio (93 mln), aumentano del 5,4% nell’esercizio a 5,689 miliardi e dell’1,5% a 1,418 miliardi nei tre mesi.
Il gruppo chiude con una posizione patrimoniale solida, un CET1 ratio del 15% in crescita notevole dal 14,2% e con un taglio dei crediti deteriorati lordi di 2,9 miliardi (-23,9%).
Banco BPM aggiorna al rialzo gli obiettivi
I risultati del 2024 superiori alle attese hanno spinto il gruppo a un aggiornamento al rialzo degli obiettivi del piano industriale importante su più fronti. Tenendo in considerazione l’integrazione con Anima il gruppo ha quindi alzato l’asticella dell’obiettivo di utili netti a fine 2027 a 2,15 miliardi di euro dagli 1,95 miliardi attesi nel 2026.
La remunerazione dei soci è una fetta importante dei nuovi target e si passa dal target di distribuzione di 4 miliardi tra 2023 e 2026 a una distribuzione di oltre 6 miliardi tra 2024 e 2027 cui aggiungere un altro miliardo di euro in caso di via libera all’applicazione del Danish Compromise.
Il Rote (return on tangible equity) atteso prima al 13,5% nel 2026 è atteso ora oltre il 24% nel 2027 (oltre il 20% nel 2026). Il CET 1 ratio di fine periodo dovrebbe superare il 14%
L’integrazione piena di Anima, prevista a partire dalla seconda metà del 2025, dovrebbe aggiungere ben 200 milioni di euro all’utile netto dal 2027.
Con le novità di oggi il gruppo Banco BPM si è già assicurato il 43,3% dell’asset manager e pianifica un’assemblea il prossimo 28 febbraio per il via libera al nuovo prezzo di 7 euro.
La condizione dell’offerta resta fissata al raggiungimento di almeno il 66,67% del capitale di Anima, il management della società riceverà, grazie ai piani di incentivazione circa il 4,7% del capitale, ma questi titoli saranno soggetti a un lock-up di 12 mesi.
Confermati anche altri obiettivi già annunciati a novembre, come quello di un incremento dell’utile per azione del 10%, un impatto sugli RWA (gli asset ponderati per il rischio) di circa 39 punti base (include l’accettazione del Danish Compromise).
L’integrazione di Anima è nelle intenzioni di Banco BPM un cambiamento non solo quantitativo, ma anche qualitativo del gruppo. Si prevede un maggiore apporto ai ricavi della componente non dipendente dai tassi d’interesse che dovrebbe salire al 50% del totale nel 2026 e nel 2027.
Contribuiranno l’entrata a pieno regime delle principali fabbriche prodotto e le crescenti commissioni collegate alla partnership strategica con Anima. Il cost/income ratio dovrebbe flettere dal 47% del 2025 al 44% nel 2027.
Quanto all’offerta di Unicredit, uno degli obiettivi del piano annunciato oggi è proprio quello di ribadire la potenzialità di crescita su base stand-alone del Banco BPM. Il management ha confermato questa prospettiva e l’ha difesa dai rischi che, in caso di integrazione con Piazza Gae Aulenti, potrebbero sorgere dall’esposizione ad aree interessate da crisi economiche o politiche come la Russia, la Germania e l’Europa dell’Est.
D'altronde le leve della crescita del Banco BPM sono già passate per l'edificazione di un set completo di fabbriche prodotto ("in house" l'asset management con Anima e la Life insurance con Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life; in joint venture il non life-insurance di Banco BPM Assicurazioni e Vera Assicurazioni, il Credito al Consumo di Agos, i pagamenti di Numia). Nel terzo trimestre del 2024 il gruppo ha concluso l'operazione Numia, il polo dei pagamenti digitali di cui ora il Banco ha il 28,6% (gli altri sono FSI al 42,9% e BCC Banca al 28,6%) e poi è arrivata l'offerta su Anima.
A Piazza Affari il titolo del Banco BPM ha registrato un primo allungo a quota 9,628 su nuovi massimi dal gennaio del 2016 a oggi. Il titolo riduce in queste ore i guadagni e segna in tarda mattinata un rialzo dello 0,07% a 8,922 euro.
Flettono le azioni di Anima a 6,88 euro (-1,43%) dopo una puntata a quota 7,06 euro.
Il mercato sta elaborando in numeri arrivati oggi.