Alphabet-Google affonda dopo i risultati
pubblicato:Volano a 75 miliardi gli investimenti attesi nel 2025 e intanto il cloud rallenta (relativamente). Per il mercato è troppo, ma intanto viene confermata una remunerazione elevata. Ecco i numeri
La holding di Google, Alphabet è crollata del 7,57% a 190,76 dollari in after-hours dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre e dell’intero esercizio 2024.
In pre-market ancora le azioni di classe A segnano un calo del 6,98% a 191,97 dollari.
L’avvio ufficiale delle contrattazioni a Wall Street rischia insomma di essere in profondo rosso per il big tech di Mountain View. I dati sono stati in crescita a doppia cifra per il gruppo, spesso superiori alle attese, ma allora perché l’azione affonda nelle contrattazioni non ufficiali?
Alphabet-Google, perché il titolo perde quota in pre-market dopo i dati
Due essenzialmente i motivi.
Investimenti in forte crescita e previsti nell’astronomici intorno dei 75 miliardi di dollari in quest’anno 2025.
Ricavi del cloud (che poi come gli investimenti dovrebbe gonfiarsi con lo sviluppo dell’AI) che crescono di un altro 30% nel quarto trimestre del 2024, ma nel terzo trimestre erano cresciuti del 35%, con il sospetto che gli investimenti in AI esplodano, ma i ricavi non gli stiano più dietro.
L’amministratore delegato Sundar Pichai agli azionisti ha dichiarato, giustamente: “E’ stato un grande trimestre, guidato dalle forti performance della Ricerca [Google Search], di YouTube e del Cloud”.
Ma poi è stato un po’ sibillino nel raccontare che in passato Google ha impiegato più di 15 anni per raggiungere un fatturato annuale di 100 miliardi di dollari, ma negli ultimi soli sei anni è balzato oltre i 300 miliardi l’anno. Insomma si corre tanto, ma forse è già abbastanza.
Il problema è se gli investimenti in AI – praticamente un must in questa fase, soprattutto per Alphabet – crescono molto più velocemente.
Ma andiamo ai numeri.
Alphabet-Google, rallentano ricavi e utili
Nei tre mesi Alphabet ha registrato un balzo dei ricavi del 12% a 96,47 miliardi di dollari. Il dato indica un lieve rallentamento vista la crescita del 14% a 350 miliardi di dollari dei ricavi annui.
L’utile operativo del gruppo è balzato del 32% a 30,97 miliardi. In questo caso la crescita è in linea con il dato annuale (+32% a 112,39 miliardi di dollari).
In crescita da 20,687 a 26,536 miliardi di dollari l’utile netto. È un balzo del 28%, ma nell’anno il gruppo ha mostrato una crescita del net profit del 36% a 110,118 miliardi di dollari, quindi c’è anche in questo caso un rallentamento consistente.
Ma prima di passare alla redditività è necessario spendere altre due parole sul giro d’affari.
Su 94,47 miliardi di dollari di ricavi del quarto trimestre 2024, Alphabet deve il 56% del giro d’affari a Google Search, poi il 10,85% alle pubblicità di Youtube, il 12% a sottoscrizioni di piattaforme varie e ormai un corposo 12,4% quasi a Google Cloud.
Quindi il cloud è la seconda fonte di ricavo di Google e cresce a ritmi nettamente superiori a quelli di tutto il resto: il 30% nel quarto trimestre, contro il +12,5% del Search o il 13,8% di YouTube. Ma nel terzo trimestre i ricavi del cloud erano balzati di quasi il 35% e quindi c’è un rallentamento in quest’area critica del fatturato del gruppo Alphabet.
Alphabet, l'utile operativo comunque cresce del 30%
Appuntando questo dato essenziale però bisogna spendere due parole anche sull’utile operativo del gruppo. È balzato nel trimestre del 30,7% a 30,97 miliardi di dollari, un’altra crescita da brivido, ma paradossalmente inferiore a quella di tutto l’anno (+33,33% a 112,39 miliardi). A questo piano del conto economico le cose si complicano un poco, ma comunque è essenziale evidenziare che l’utile operativo di Google Services (che comprende sia il Search che YouTube, che le sottoscrizioni) è cresciuto del 22,8% a 32,83 mld, ma quello del cloud è balzato del 142% a oltre 2 miliardi di dollari. Le somme non tornano perché ci sono elisioni e altre componenti, ma la dinamica resta significativa.
Alphabet-Google, il peso esplosivo dei capex
Quando si calcolano i flussi di cassa di una società a questo punto si innestano i capex, le spese in conto capitale o come si semplifica spesso gli investimenti. Come anticipato nel caso di Google sono essenziali per capire la reazione nervosa di Wall Street.
In immobili e attrezzature, in immobilizzazioni materiali Alphabet ha investito 32,25 miliardi di dollari nel 2023 e 52,53 miliardi nel 2024. Significa un balzo degli investimenti del 63% quasi e quest’anno – ha annunciato Pichai – si crescerà ancora fino alla cifra monstre di 75 miliardi di dollari. Una cifra che lascia basiti gli analisti che si chiedono sempre più spesso quanto tale mole di investimenti sia giustificata, sia alla luce del caso DeepSeek (“una squadra incredibile” secondo Pichai), sia alla luce della cassa di Google che poi significa ritorno per gli azionisti.
Lo sbilancio è dietro l’angolo: nel 2024 l’utile è cresciuto del 35%, il cash flow operativo del 23%, i capex del 62%.
Va però detto che i flussi di cassa di Alphabet mostrano un’accelerazione importante. Il free cash flow (cash flow operativo meno capex) è cresciuto del 4,7% a 72,7 miliardi nell’intero 2024 e del 214% a 24,84 miliardi nel quarto trimestre. Sono comunque equilibri da tenere d’occhio.
Alphabet-Google, la remunerazione ai soci resta elevata
D’altronde Google è sempre di più un’azienda che chiede ai soci di rimanere più a lungo in Borsa e che ai soci distribuisce miliardi di dollari di valore. La cedola, una relativa novità, è di 20 centesimi al trimestre (è rimasta la stessa tra il terzo e il quarto trimestre del 2024 che verrà pagato li prossimo 17 marzo 2025 (record date 10 marzo).
L’ultima tornata cedolare è stata di ben 2,44 miliardi di dollari (1,2 mld per le A, 172 mln per le B non quotate, 1,1 mld per le C). Nell’intero esercizio 2024 Alphabet ha pagato dividendi per 7,363 miliardi di dollari.
Ma è niente rispetto ai buyback. I riacquisti dei titoli propri sono infatti da sempre un pezzo importante della proposta di valore di Alphabet e sorreggono i corsi della seconda società di Wall Street per capitalizzazione (circa 2,54 trilioni di dollari!). Il 26 aprile del 2024 Alphabet ha ingolosito gli investitori con il lancio del primo dividendo e con un piano di buyback da ben 70 miliardi di dollari (più miliardi di quelli messi in capex). Ieri sera il management ha confermato questi ordini di grandezza in tutto, cedola da 20 centesimi e un nuovo piano di buyback da 70 miliardi.
Una montagna di soldi che però non sembra aver coperto la crescente sfiducia del mercato sulla sostenibilità degli investimenti che Alphabet programma.