Caro vacanze, 9 milioni di italiani temono di non poterle affrontare

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Una ricerca di EMG Different per Facile.it fa il punto e fra chi ha rinunciato e chi non sa ancora se partirà, sono 9 milioni quelli che temono di non potersi permettere le vacanze. Costo del viaggio, imprevisti e perdita del lavoro le cause maggiori. L’estate 2023 sarà piena di turisti, anche stranieri, ma molti italiani dovranno comunque restare a casa

Caro vacanze, 9 milioni di italiani temono di non poterle affrontare

Sarà un’estate da record, ancora all’insegna del revenge tourism, al punto che tanti piccoli gioiellini del Bel Paese temono pure per la tenuta dei servizi e del territorio.

Un paradosso del post-pandemia sul quale comunque gran parte dell’industria italiana dei viaggi metterebbe la firma.

Anche a livello internazionale le previsioni sono rosee e l’Italia dovrebbe ospitare moltissimi turisti stranieri e in particolare americani quest’estate.

IATA, l’associazione globale delle compagnie aeree già a maggio lo aveva detto, sono stati quasi recuperati i numeri del 2019. Le vendite di biglietti aerei per l’estate 2023 (da maggio a settembre) sono infatti in Europa al 91% del livello del pre-pandemia, nel Nord America sono al 99% e nel mondo sono al 92%. Solo la fetta Asia-Pacifico è rimasta indietro al 77%, ma già a maggio le vendite dei biglietti aerei per l’estate balzavano del 35% su scala globale rispetto al 2022. Tutto bene dunque?

Niente affatto, perché in realtà due anni di pesante inflazione stanno erodendo i risparmi delle famiglie e dei consumatori e sempre più spesso la rincorsa dei prezzi, che sul turismo impatta a tutti i livelli, diventa un ostacolo. A volte persino insormontabile.

Caro Vacanze: rischiano di saltare per 9 milioni di italiani

Non stupisce così il risultato dell’ultima ricerca commissionata da Facile.it alla EMG Different di Fabrizio Masia.

Ci sono 12,5 milioni di italiani che non sanno ancora se partiranno per le ferie o hanno già deciso che non lo faranno.

In particolare 7,2 milioni hanno già deciso di non partire e gli altri 9,3 milioni di euro non sanno ancora se lo faranno.

Ma quel che colpisce di più è che il 54% di queste persone, ossia un campione pari a circa 9 milioni di italiani, ha affermato che non può permetterselo economicamente.

L’indagine è stata condotta su un campione di 1.085 rispondenti rappresentativo della popolazione nazionale tra i 18 e i 74 anni. E’ stata una rilevazione CAWI  (ossia tramite web) condotta dal 7 al 13 giugno 2023.

Su una popolazione ufficiale di 58,85 milioni di italiani (bambini compresi, età media 45,7 anni, un ultrasessantacinquenne ogni 4 persone, etc.) significa comunque più del 15% Anche se la ricerca di Facile.it si sofferma sui decisori, ossia sulla popolazione adulta tra 18 e 74 anni, è questo l’ordine di grandezza.

Significa più o meno che ogni sei italiani e mezzo c’è né uno che non partirà o è tuttora indeciso perché le vacanze sono troppo care.

Ma cosa pesa?

Caro Vacanze, cosa spaventa di più

Secondo la ricerca di EMG Different, il maggiore ostacolo alle ferie è nell’aumento generale dei prezzi dell’ultimo anno. Lo pensa il 59,5% di quei 9 milioni di frustrati della vacanza, ossia più di 5 milioni di persone. Ma si sale a due terzi se si prende solo la fetta del Centro Italia e al 69,4% se si prendono i 45-54enni.

Insomma gli ultraquarantenni del Centro Italia sono quelli che stanno accusando di più l’impatto del carovita sulle opportunità di vacanze nell’estate 2023.

Ma c’è di più. La ricerca evidenzia i motivi più specifici: 

  • Il 35,8% di chi resterà a casa lo farà perché il viaggio è diventato troppo caro (più di un giovane su due)

  • Il 26,4% ha subito un imprevisto che sta generando una difficoltà economica

  • Il 22,3% ha registrato la perdita del lavoro direttamente o nell’ambito della famiglia

Caro vacanze, quasi 3 milioni rinviano

Se non è una questione di soldi, il viaggio salta invece per altri motivi: nel 17,2% dei casi (cioè 2,9 milioni di persone) perché si è deciso di rinviare.

In realtà molto spesso la ricerca di un’altra stagione è anche dovuta proprio ai rincari, quindi rischia di essere un altro aspetto della questione economica, ma ci sono anche altri motivi

L’11% di chi rinuncia deve accudire persone anziane.

Il 12% non ha ferie (soprattutto i più giovani).

C’è anche un 9,5% che deve accudire il proprio animale domestico e preferisce rinunciare alla partenza (accade soprattutto nelle Isole, dove d’altronde spesso rimanere anche d’estate non è un sacrificio enorme).

C’è poi anche un nocciolo duro di spaventati del Covid, circa 400 mila persone che affermano di avere paura di contrarlo in viaggio.

Tanti italiani diversi con tanti problemi diversi quindi. Difficile tracciare un identikit coerente, ma di certo l’impennata dei costi di biglietti, alloggio e vitto ha creato una barriera importante.

D’altronde in Italia ci sono più di 5 milioni e mezzo di poveri, il 9,4% della popolazione, quasi un italiano su dieci. Più tutte le fasce di popolazione a ridosso. Se la bolletta o il biglietto salgono non stupisce dunque che la vacanza salti.

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