Uova, nuovi richiami alimentari da Coop, Esselunga e Carrefour: l’elenco dei lotti contaminati

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Nuovi richiami alimentari preoccupano i consumatori: altri lotti di uova sono stati ritirati dal mercato. Ecco i prodotti contaminati.

Uova, nuovi richiami alimentari da Coop, Esselunga e Carrefour: l’elenco dei lotti contaminati

Nuovo allarme per un prodotto ampiamente consumato dagli italiani: le uova. Dopo i richiami alimentari avviati da Carrefour ed Esselunga, una nuova allerta riguarda questa tipologia di prodotto.

In particolare, dagli scaffali di numerosi supermercati sono stati ritirati diversi lotti di uova, rivenduti in confezione da sei. Anche stavolta, le uova sono state richiamate a causa di una contaminazione microbiologica.

Uova, nuovi richiami alimentari da Coop, Esselunga e Carrefour: l’elenco dei lotti contaminati

I nuovi richiami alimentari relativi alle uova, a causa della presenza di salmonella, hanno coinvolto i grandi nomi della distribuzione al dettaglio italiana. La segnalazione al portale del Ministero della Salute è stata effettuata da Coop, Esselunga, Carrefour, il Gigante, Bennet, Migross e Iperal.

I lotti interessati sono rivenduti presso i supermercati indicati con il marchio Centrale del Latte di Brescia. Si tratta, nello specifico, delle uova di categoria A, allevate a terra e rivendute in confezione da sei con lotti numero BA 819-1 MR e numero BA 821-1 MR.

Come data di scadenza, invece, i due lotti riportano, rispettivamente, il 12 dicembre ed il 14 dicembre 2023.

Questo nuovo ritiro sembra avere un collegamento con i precedenti richiami alimentari della scorsa settimana, che hanno interessato diversi lotti di uova Fiordovo Tigullio.

Si tratta infatti di prodotti che, seppur con brand differente, sono stati imballati presso il medesimo stabilimento.

Uova, nuovi richiami alimentari: l’origine della contaminazione

Per questi specifici richiami alimentari legati alle uova, purtroppo, non è nota chiaramente l’origine della contaminazione. Il documento pubblicato sul sito del Ministero della Salute parla infatti di un generico rischio microbiologico.

Le uova ritirate dagli scaffali, insomma, sono risultate contaminate durante i controlli di sicurezza, ma non è noto il batterio che ha dato origine alla segnalazione.

In ogni caso, i consumatori non dovranno destinare le uova al consumo alimentare. Stando alle indicazioni che hanno accompagnato i richiami alimentari in questione, le confezioni acquistate prima del ritiro vanno riconsegnate presso il supermercato dove è avvenuto l’acquisto.

Diversi lotti di uova Avicola Valle Santa richiamati per salmonella

I richiami appena analizzati non sono comunque gli unici che hanno interessato delle uova pubblicati nelle ultime ore.

Il Ministero ha precedentemente segnalato infatti un ulteriore richiamo, che ha condotto al ritiro di diversi lotti di uova Avicola Valle Santa.

I lotti interessati sono i seguenti:

  • A202311 (scadenza 18/12/2023)

  • A212311 (scadenza 19/12/2023)

  • A222311 (scadenza 20/12/2023)

  • A232311 (scadenza 21/12/2023)

  • A242311 (scadenza 22/12/2023)

  • A262311 (scadenza 24/12/2023).

Questa volta, la motivazione del ritiro è ben nota: le uova in questione sono contaminate da salmonella. Data la contaminazione, anche in questo caso le uova non vanno consumate in quanto pericolose per la salute, e possono essere restituite al punto vendita.