Torna il freddo, gli effetti su scorte e quotazioni del gas

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

La Niña porta temperature storicamente normali ma più rigide rispetto agli anni recenti

Torna il freddo, gli effetti su scorte e quotazioni del gas

Il 2024 si avvia verso la conclusione con temperature più basse della norma. Sembra un controsenso dopo il caldo record dell'estate ma le cose stanno così. In realtà il freddo di questi giorni sarebbe, in una prospettiva storica di ampio respiro, del tutto normale.

É il confronto con le temperature cui ci eravamo abituati degli ultimi inverni a farle sembrare particolarmente rigide. La causa è il fenomeno della Niña - l'opposto del Niño - cioè il raffreddamento superficiale dell'Oceano Pacifico centrale e orientale che si riverbera sul clima globale e quindi anche europeo.

Riserve gas europee in netto calo

A livello pratico la conseguenza è quella di incrementare l'utilizzo dei sistemi di riscaldamento di uffici, esercizi commerciali e abitazioni. La domanda di gas è quindi in netto aumento e le scorte stanno scendendo rapidamente, soprattutto nei Paesi maggiormente colpiti dall'ondata di freddo. Il livello di riempimento dei depositi in Francia è attualmente al 64% contro l'84% di un anno fa. In Germania siamo all'82% da 91%. Le cose vanno meglio in Italia con circa l'80% dall'82%. Nel complesso le scorte UE sono al 74-75% da 86-87% di fine 2023.

Il gas torna a salire verso i livelli di novembre 2023

Si è pertanto innescata la corsa a rimpolpare gli stoccaggi di gas a livelli di sicurezza al fine di scongiurare il verificarsi di situazioni di tensione qualora lo scenario climatico dovesse evolversi in modo sfavorevole. Il tutto si sta riverberando sul Dutch TTF Natural Gas Future, il derivato su cui si concentra la domanda di materia prima nelle fasi di necessità.

Il contratto gennaio ha superato oggi i 48 euro/MWh, in rialzo di oltre il 23% rispetto ai livelli di metà dicembre e ormai a un passo di 49,55 del 22 novembre, massimo dallo stesso mese del 2023. L'eventuale superamento di questo ultimo ostacolo creerebbe le premesse per ulteriori estensioni verso area 56 almeno.