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TIM, procedono rapidi i lavori per la cessione della rete

di FTA Online News pubblicato:
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Fincantieri, seduta nervosa dopo la scomparsa del presidente

TIM, procedono rapidi i lavori per la cessione della rete

Telecom Italia, procedono rapidi i lavori per la vendita della rete

Telecom Italia ha guadagnato l'1,16% in avvio di ottava a 0,2264 euro. I prezzi hanno oscillato tra 02235 e 0,2279 euro. I giornali del weekend segnalano che i lavori per il closing della cessione di NetCo stanno procedendo speditamente e non sono attesi ritardi rispetto alla deadline di fine mese.

Il Corriere riferisce che il 20 giugno è previsto un CdA del gruppo e che entro quella data potrebbe arrivare la nuova offerta per Sparkle da parte di TIM e Asterion, con una valutazione che potrebbe avvicinarsi agli 800 milioni di euro attesi da TIM.

Se confermato, sarebbe una notizia positiva in quanto l'operazione consentirebbe un ulteriore deleverage per TIM.

Per Equita Sim la raccomandazione resta "BUY" con target price a 0,34 euro.

Nel frattempo NetCo si sta preparando a farsi carico di 5 miliardi di debiti sotto forma di bond attualmente di TIM, in base al piano concordato con KKR e altri investitori che hanno acquisito la rete del gruppo di telecomunicazioni.

Il closing è fissato a Roma per il primo luglio. Recentemente, il CdA di Optics BidCo, la società che acquisterà l'infrastruttura, ha approvato l'emissione di varie serie di obbligazioni garantite, non convertibili e non subordinate in euro e dollari USA, che saranno emesse per effetto delle clausole di conversione obbligatoria delle obbligazioni in circolazione di TIM e due sue controllate.

Questa operazione rientra nell'accordo di transazione del 6 novembre tra NetCo e TIM, che regola i termini e le condizioni dell'acquisizione degli asset relativi alla rete primaria, all'attività wholesale e alla partecipazione in FiberCop.

Il titolo ha fallito recentemente la rottura della forte resistenza di area 0,2550 euro, 50% di ritracciamento del ribasso dal top di dicembre e area di transito della media mobile esponenziale a 200 giorni.

Solo oltre quei livelli sarebbe possibile il test di area 0,27, dove passa la trend line ribassista disegnata dal top di settembre 2023. Resistenza successiva a 0,31 circa. Nel breve primo ostacolo da superare per inviare un segnale positivo a 0,2350 circa. Sotto 0,22 diventerebbe invece probabile il ritorno sui minimi di marzo, in area 0,20 euro.

Fincantieri, seduta nervosa dopo la scomparsa del presidente

Momento delicato per Fincantieri che ieri ha chiuso gli scambi in calo dell'1,7% al termine di una seduta nervosa, influenzata dalla notizia della scomparsa del presidente del gruppo, Claudio Graziano, che ieri mattina è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Roma (non è da escludersi il suicidio).

Negli ultimi giorni Fincantieri è stata al centro dell'attenzione per molteplici motivi. Il management ha infatti dato via libera all'aumento di capitale da 500 milioni di euro (in due tranche) che servirà a finanziare l'acquisizione della divisione sonar e siluri UAS (la ex Wass) di Leonardo per un enterprise value da 415 milioni di euro.

CDP Equity, socio di controllo di Fincantieri con il 71,32% del capitale, si è impegnata a garantire l'operazione di aumento per 287 milioni di euro.

Contemporaneamente era stato comunicato il raggruppamento azionario di 1.699.651.360 azioni ordinarie in 169.965.136 azioni ordinarie di nuova emissione (rapporto di 10:1), raggruppamento valido a partire proprio dalla giornata di ieri (lunedì 17 giugno).

Da segnalare inoltre le indiscrezioni secondo cui Carlyle e la tedesca KFW starebbero lavorando all'acquisizione della divisione sottomarina di Thyssenkrupp, TKMS, e ne avrebbero visitato di recente le sedi tedesche. In passato l'ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero aveva mostrato interesse per un rafforzamento della collaborazione con la stessa TKMS.

Dai massimi di aprile il titolo ha perso ben 37 punti percentuali, percorrendo a ritroso pressoché tutto il rialzo che era stato capace di mettere a segno a marzo.

Il supporto critico per il medio lungo periodo è posto a 4,50 euro, livello che ad oggi dista il 10% circa dall'ultima chiusura, ma che potrebbe essere ulteriormente avvicinato in caso di violazione della linea che unisce i minimi di ottobre con quelli di febbraio, ora poco sotto 4,90 euro. L'ipervenduto presente sugli oscillatori più veloci, però, sembrerebbe preludere ad un tentativo di reazione che vada ad allentare le recenti tensioni, ma i prezzi dovranno risalire fin sopra 6,00 euro (prime resistenze a 5,60 circa) per riuscire ad inviare segnali di risveglio più concreti, che possano preludere alla copertura del gap down del 9 maggio a 6,72 euro.