Tenaris accelera con news Brasile e report Jefferies

di Simone Ferradini pubblicato:
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Il titolo prova a lasciarsi alle spalle importanti riferimenti grafici ed estendere il rally

Tenaris accelera con news Brasile e report Jefferies

Rialzo deciso ieri per Tenaris. Il titolo ha guadagnato il 2,24% a 18,455 euro. I prezzi hanno oscillato tra 18,295 e 18,38 euro.

Novità dal Brasile

Le azioni di Tenaris hanno registrato un rialzo significativo dopo una decisione favorevole della Corte Superiore di Giustizia brasiliana, che ha confermato l'obbligo di pagamento di un indennizzo, riducendolo a 90 milioni di dollari. La questione era legata all'acquisizione di una partecipazione in Usiminas nel 2012.

Jefferies migliora raccomandazione e target

La notizia ha rafforzato il sentiment positivo sul titolo, supportato anche da Jefferies, che ha aggiornato la raccomandazione su Tenaris a "buy" da "hold", alzando il target price da 16 a 22 euro. Questa revisione riflette una maggiore fiducia nelle prospettive dell'azienda e nel miglioramento del contesto operativo.

Le conferme di Equita e Mediobanca

Equita Sim conferma la raccomandazione buy su Tenaris, con un target price a 19,2 euro, evidenziando fiducia nelle prospettive della società.

Anche Mediobanca Research si esprime sul titolo, mantenendo il rating neutral dopo la decisione della Corte Superiore di Giustizia brasiliana, che ha ridotto l'indennizzo legato all'acquisizione di una partecipazione in Usiminas a 90 milioni di dollari. Gli analisti giudicano questo sviluppo come marginalmente positivo per l'azienda.

Buone prospettive in USA con i dazi di Trump

Inoltre, il recente annuncio del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sui nuovi dazi contro gli OCTG (tubi per l’industria petrolifera) provenienti da Argentina e Messico è visto come un ulteriore vantaggio competitivo per Tenaris, favorendo la sua posizione sul mercato americano.

Tenaris alla prova di importanti resistenze

Il titolo settimana scorsa ha toccato un massimo a 18,745 euro, sugli stessi livelli già raggiunti l'8 aprile (a 18,72), praticamente allineati con il picco del 3 gennaio 2011 a 19,09 euro. Per confermare l'intonazione positiva già vista dal minimo di agosto servirà quindi il superamento di area 19 euro. In quel caso il target si sposterebbe a 22 euro circa. Senza la rottura di area 19 ed in caso di discese al di sotto di area 17,70 il titolo rischierebbe una caduta estesa, fino almeno a 15,54, base del gap rialzista del 6 novembre.