Reddito di Libertà, fondi sbloccati, come ottenere fino a 400€ al mese
pubblicato:Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza, annunciato lo sblocco dei fondi: ecco come richiedere fino a 400 euro al mese.
Il governo ha finalmente annunciato lo sblocco dei fondi destinati a finanziare il cosiddetto Reddito di Libertà. Questa misura, ad oggi ancora poco nota, è stata creata per supportare l'autonomia economica delle donne vittime di violenza. L’esecutivo ha stanziato 30 milioni di euro per sostenere il contributo, nato quindi per garantire maggiore indipendenza alle donne che sono state avviate in percorsi concreti per superare situazioni di violenza. Non mancano, però, le polemiche per il ritardo nello sblocco della dotazione economica. Analizziamo la situazione e scopriamo, tra le altre cose, come richiedere il Reddito di Libertà.
Sbloccati i fondi per il Reddito di Libertà
Il decreto che contiene informazioni sulla ripartizione delle risorse alle Regioni non è ancora stato reso ufficiale, ma a breve dovrebbe avvenire la pubblicazione in Gazzetta.
I 30 milioni di euro atti a finanziare il Reddito di Libertà sono stati finalmente sbloccati. Anche se la misura non è una nuova introduzione, dato che se ne parla ormai dal 2020, si tratta comunque di una svolta. Infatti, diverse vicissitudini burocratiche, oltre che un quantitativo di risorse insufficienti, avevano bloccato la distribuzione dei fondi.
La situazione, però, si è finalmente sbloccata e, a breve, le donne vittime di violenza accertata potranno richiedere il contributo da 400 euro all’INPS.
Le critiche alle istituzioni governative
Se la notizia in merito allo sblocco dei fondi destinati al Reddito di Libertà è positiva, non sono comunque mancate le critiche e le polemiche per i ritardi.
Il Reddito di Libertà, in effetti, è stato introdotto nel 2020, mediante l’art. 105-bis del Decreto Legge n. 34/2020, in risposta alle difficoltà economiche accentuate dalla pandemia da Covid-19.
Tuttavia, le risorse inizialmente stanziate non erano sufficienti a coprire tutte le richieste e la lentezza nella ripartizione e nella gestione dei fondi ha ulteriormente ritardato l’erogazione del contributo.
Secondo la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, il ritardo nell'attuazione del Reddito è stato "indecente". La senatrice ha criticato duramente il governo, sottolineando come la lentezza burocratica abbia penalizzato le donne in situazioni già difficili.
Come ottenere il Reddito di Libertà?
Indipendentemente dalle critiche, comunque, la misura sarà finalmente disponibile a breve.
Il Reddito di Libertà è un contributo destinato, come detto alle donne vittime di violenza, sia con figli minori sia senza figli.
Le richiedenti potranno ottenere fino ad un massimo di 400 euro al mese, per un periodo massimo di 12 mesi, erogato in un’unica soluzione.
L’importo dovrà essere destinato a coprire spese per l’autonomia abitativa, il sostegno ai percorsi formativi dei figli e altre necessità correlate alla riacquisizione dell'indipendenza economica.
Potranno richiedere la misura solamente le donne che dispongono di una certificazione rilasciata da un centro accreditato o dai servizi sociali, che attesti l’effettivo percorso intrapreso dalla vittima.
Le istruzioni per presentare la domanda per il Reddito di Libertà sono contenute all’interno della circolare INPS n. 166 dell’8 novembre 2021.
L’interessata dovrò recarsi presso il proprio Comune di residenza: saranno gli operatori comunali ad inserire i dati all’interno del sistema. In sede di presentazione della domanda, la donna dovrà presentare un modello di richiesta, che si può scaricare sul sito ufficiale INPS.