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TARI 2024 per residenti all’estero, chi ha diritto alla riduzione?

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Chi risiede all'estero ma ha un immobile in Italia deve pagare la TARI 2024? Ecco quando scatta la riduzione della tassa e per chi.

TARI 2024 per residenti all’estero, chi ha diritto alla riduzione?

La TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti, è una tassa gestita a livello comunale, la quale serve per garantire ai cittadini i servizi di raccolta dei rifiuti domestici. Si tratta di una tassa obbligatoria, come l’IMU 2024, che deve essere pagata dai proprietari non solo di abitazioni, ma anche di altri locali in grado di produrre rifiuti.

Ovviamente, potrebbe succedere che il proprietario di un immobile (o di altro locale) sia residente all’estero. In questi casi, dato che per definizione il proprietario trascorre più di sei mesi fuori dall’Italia, ci si domanda se anche i residenti all’estero devono pagare la TARI 2024. In effetti, in alcuni casi, è prevista una riduzione. Scopriamo quando e chi può averla.

TARI 2024 per residenti all’estero, chi ha diritto alla riduzione?

Chiariamo immediatamente, anche se è quasi scontato, che quanto diremo da adesso in poi vale solamente per chi risiede all’estero in maniera regolare. Vale, cioè, per i proprietari di immobili regolarmente iscritti all’AIRE, l’anagrafe dei cittadini italiani che risiedono all’estero.

Purtroppo, anche i residenti all’estero devono pagare la TARI 2024, ma hanno diritto ad una riduzione in determinati casi. Secondo quanto disposto dal Ministero dell’Economia già dal 2015 (con la Risoluzione n. 6/DF), gli iscritti all’AIRE in possesso di immobili in Italia possono ottenere agevolazioni sul pagamento della Tassa sui Rifiuti.

Per accedere alla riduzione, però, bisognerà rispettare due requisiti:

  • essere pensionati regolarmente nel Paese estero di residenza;

  • non utilizzare l’abitazione posseduta in Italia in maniera regolare.

Quest’ultimo requisito, in sostanza, prevede che per accedere alla riduzione della TARI l’abitazione non possa essere locata o occupata in alcun modo (per esempio, non può essere fruita da altri sfruttando il comodato d’uso).

Nel rispetto dei requisiti appena citati, i pensionati residenti all’estero possono pagare solo una parte della TARI. La Risoluzione già citata ha fissato il suo pagamento ad un terzo dell’importo totale.

TARI 2024 residenti all’estero: le agevolazioni locali

In base a quanto detto fino ad ora, capiamo bene che i cittadini residenti all’estero e regolarmente iscritti all’AIRE non potranno accedere alla riduzione della TARI 2024 se non sono pensionati.

Tuttavia, essendo la Tassa sui Rifiuti un tributo su base locale, potrebbero comunque essere previste delle agevolazioni a livello locale.

Per fare un esempio, il Comune di Bologna prevede, per le abitazioni appartenenti a iscritti all’AIRE e che, dunque, risiedono all’estero per più di sei mesi, una riduzione locale. In questo caso, i cittadini pagheranno solamente il 30% dell’importo previsto per la TARI.

È però fondamentale rispettare un requisito: il Comune concederà questa riduzione solamente se l’immobile non viene utilizzato. L’abitazione, in sostanza, deve essere ad uso esclusivo del cittadino residente all’estero.

Come si calcola l’imposta

Quello di Bologna, comunque, non è un caso isolato. Essendo la TARI 2024 un tributo locale, i Comuni possono prevedere riduzioni e agevolazioni per i proprietari residenti all’estero.

Gli interessati dovranno quindi riferirsi alle informazioni fornite dal proprio Comune di riferimento per conoscere l’eventuale riduzione spettante.

Anche per il calcolo esatto dell’imposta dovuta bisogna rifarsi alle indicazioni del Comune. L’aliquota è infatti decisa a livello comunale, e varia al variare dell’estensione e del numero di occupanti dell’immobile.

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