Tecnologici ancora in calo, affonda il semiconduttore, ma il mercato resiste
pubblicato:Ancora in rosso il big tech europeo e statunitense da STM a Infineon, da ASML a Nvidia. Ma BlackRock investe 24 miliardi di dollari australiani nei data center di AirTrunk
Proseguono nel pomeriggio le forti vendite sul settore dei semiconduttori che ieri hanno caratterizzato la seduta contribuendo in maniera fondamentale al sell off dei mercati.
Semiconduttori, affondano ancora STM e ASML
STM segna un pesante calo del 2,34% e si riporta a 26,71 euro, nel contesto di un Ftse MIB che cede lo 0,34% appena. In Olanda ASML segna un altro crollo del 6,82%, la tedesca Infineon accusa un ribasso di 4,28 punti percentuali, l’olandese BE Semiconductor perde un altro 3,45%, la francese Soitec cede un altro 5,56%, la belga Melexis un altro 2,05%.
Non c’è sollievo insomma per il silicio europeo, anzi i segnali di recupero o quantomeno di stabilizzazione che giungono da altri settori del mercato, sono del tutto assenti, e il repricing al ribasso continua.
D’altronde anche Nvidia continua la discesa durante i primi scambi di Wall Street e il mercato sembra deciso a vendere per ora.
Difficile dire se si tratti di un sano ridimensionamento dei multipli di comparto (ma poi quali multipli? I 40-50 di P/E di Nvidia o i 7-11 di P/E di STM?) o addirittura di quella rotazione di portafogli invocata e smentita dalle cronache finanziarie a più riprese.
Certo l’avvio in verde del Dow Jones (+0,27%) contro il -0,73% del Nasdaq depone in favore di qualche ribilanciamento dei mercati, ma il calo dello 0,48% del Russell 2000 invita alla prudenza.
Semiconduttori, grossa operazione di BlackRock in Giappone
Dal Giappone vengono ancora indicazioni utili per il mercato globale, il sell off dei tecnologici ha colpito anche lì, ma va ricordato anche che una delle notizie di questi giorni, o meglio dei rumors più importanti, è proprio quello sull’acquisto del colosso dei server giapponesi (e non solo) AirTrunk da parte di BlackRock per 24 miliardi di dollari australiani, circa 14,62 miliardi di euro.
Il colosso dell’asset management, che è sempre più anche un colosso dei server avendone comprati per 55 miliardi tra operativi e in costruzione, ha conteso AirTrunk ad altri acquirenti, tra i quali - sembra - un consorzio rivale con pezzi da novanta come Silver Lake e DigitaBridge.
Per i venditori Macquarie e Canada Pension Plan è comunque un affare: l’avevano comprato valutandolo 3 miliardi di dollari australiani appena nel 2020, quattro anni fa.
Il gruppo fondato dal bengalese Robin Khuda potrebbe comunque essere ancora un affare. Dietro il boom degli ultimi trimestri di Nvidia c’è la domanda di intelligenza artificiale che passa proprio per i server.
Soltanto negli Stati Uniti, stima BlackRock dovrebbe essere investiti mille miliardi di dollari nei prossimi 5 anni per costruire e attivare data center. Attrazione del cloud e dell’AI, ma anche visione globale, insomma.
AirTrunk ha una presenza di peso in Australia, Giappone, Malesia, Hong Kong e Singapore, è la maggiore piattaforma di data center della regione Asia Pacifico con oltre 800 MW di capacità installata e un potenziale per oltre 1 GW nel prossimo futuro dell’area.
Tecnologici in calo dunque, ma il mercato c’è.