STM, Tod's e De' Longhi prendono direzioni diverse

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
3 min

STM: dall'impatto di Apple alla prospettiva tecnica. De' Longhi: report Berenberg e opportunità di crescita. Tod's: calo significativo dopo il report Ubs

 STM, Tod's e De' Longhi prendono direzioni diverse

Seduta in netto calo giovedì per STM

Seduta in netto calo giovedì per STM. Il titolo ha ceduto il 3,86% a 41,85 euro. A pesare sul comparto dei chip sono le difficoltà di Apple, colpito dalle vendite anche a seguito dei cambiamenti di giudizio di alcuni broker.

Il declassamento di Apple da parte di Barclays, ad esempio, è legato alla persistente debolezza nelle vendite degli iPhone, un fattore che influenza notevolmente i produttori di microchip che forniscono il gigante di Cupertino.

Con il ribasso delle ultime sedute il titolo di STM è sceso al di sotto del supporto critico offerto a 42,55 euro dalla media mobile esponenziale a 100 giorni.

 STM, Tod's e De' Longhi prendono direzioni diverse

Sotto area 42,55 i prezzi potrebbero scendere almeno fino in area 39,50 euro, sul 61,8% di ritracciamento del precedente uptrend, altro riferimento critico.

Solo recuperi al di sopra di area 44,50 potrebbero anticipare un tentativo di ritorno sui recenti massimi di quota 47,01 euro. Resistenza successiva a 47,57 euro, lato alto del gap del3 agosto.

De' Longhi approfitta del report di Berenberg

De' Longhi approfitta del report di Berenberg: il titolo ha guadagnato giovedì il 3,14% a 29,6 euro.

Gli analisti della banca tedesca hanno confermato la raccomandazione buy e incrementato il target da 30 a 35 euro. L'elemento portante del miglioramento del prezzo obiettivo è l'operazione Eversys/La Marzocco annunciata prima di Natale.

La combinazione tra le due controllate (Eversys al 100%, La Marzocco al 62,6%) crea un soggetto leader nel segmento delle macchine da caffè professionali, con fatturato 2023 previsto a 372 milioni di euro e EBITDA adjusted a 87 milioni.

L'operazione prevede un esborso cash di 374 milioni di dollari (di cui 200 a De Longhi Industrial).

L'analisi del grafico di De' Longhi mette in evidenza la correzione dal massimo da febbraio 2022 toccato il 22 dicembre a 32,00 euro, movimento che non scalfisce la tendenza ascendente di fondo.

Il titolo ha recentemente riattivato il rally partito nell'autunno 2022 e ha messo nel mirino il picco raggiunto due anni fa a 32,42 euro.

Una convincente vittoria su questo riferimento lancerebbe De' Longhi verso il record storico del settembre 2021 a 40,28, con obiettivo intermedio in area 35.

La violazione del minimo del 13/12 a 28,44 potrebbe anticipare un test di 26,94 con appoggio successivo sull'ex resistenza a 25,22 rappresentata dal picco di inizio settembre, ora supporto determinante nel breve termine.

 STM, Tod's e De' Longhi prendono direzioni diverse

Tod's in forte calo mercoledì e debole anche giovedì

Tod's in forte calo mercoledì e debole anche giovedì (-0,45% a 31,18 €), penalizzato dalla debolezza del settore lusso e dal report di UBS: l'ufficio studi della banca svizzera ha ridotto leggermente il target da 35,00 a 34,50 euro con giudizio neutral confermato.

Gli analisti hanno abbassato del 13% la stima sull'utile per azione 2024.

L'analisi del grafico di Tod's mette in evidenza l'accelerazione ribassista delle prime due sedute dell'anno, movimento che potrebbe preludere a un test del minimo di fine ottobre a 30,00 euro: conferme in tal senso alla violazione del supporto a 30,84.

In tale scenario la tenuta di quota 30 risulterà decisiva per scongiurare la riattivazione della tendenza ribassista in essere da luglio, con obiettivo sui 28,42 toccati nell'estate 2022, sostegno determinante in ottica di lungo periodo (appoggi successivi a 25,70 e 17,80, minimo storico del 2020).

Primi segnali di forza in caso di stabilizzazione sopra 32,00, base per estensioni in direzione di 33,50 e 35,38, massimo del 21 dicembre. Sopra questo ultimo riferimento Tod's potrebbe salire a mettere pressione sull'ex supporto a 36,80-36,90 e quindi sui 40,14 toccati a settembre.

 STM, Tod's e De' Longhi prendono direzioni diverse