Stipendi PA, in arrivo un nuovo indennizzo, a chi spetta e perché
pubblicato:Stipendi PA, un nuovo indennizzo sta per essere erogato: scopriamo a chi spetteranno i mesi aggiuntivi e per quale motivo.
Mentre molti dipendenti pubblici attendono una nuova maggiorazione da 100 euro sulla busta paga, per alcuni lavoratori sta per arrivare un nuovo indennizzo. Si parla di risarcimenti che potranno comportare la ricezione di 24 mensilità di stipendi PA aggiuntivi.
Ovviamente, non tutti i lavoratori del settore pubblico potranno contare su questo indennizzo, e anche coloro che ne avranno diritto non percepiranno il medesimo numero di mensilità aggiuntive. Scopriamo quindi a chi spetteranno i mesi aggiuntivi e per quale motivo.
Stipendi PA, in arrivo un nuovo indennizzo, a chi spetta e perché
Secondo le stime condivise dai sindacati, saranno circa 40.000 i dipendenti pubblici che potranno contare sul nuovo indennizzo sugli stipendi PA.
Com’è noto, infatti, ci sono molti dipendenti che lavorano nella Pubblica Amministrazione come precari. Questa condizione si verifica soprattutto in ambito Istruzione, ed è stata condannata da Bruxelles già dal 2019.
Tra le altre cose, anche se tale pratica di precariato si verifica soprattutto nel Comparto Istruzione, questo settore non è l’unico ad essere interessato. Anche il personale di ricerca, i volontari dei Vigili del Fuoco, coloro che lavorano nella forestale e, soprattutto, i sanitari vengono spesso assunti con contratti di lavoro flessibile e/o a tempo determinato, con rinnovi che l’UE ha ufficialmente definito illeciti lo scorso 19 aprile.
La Commissione Europea, all’epoca, diede avvio ad una procedura di infrazione. Per tutta risposta, il nostro Paese ha dato vita al decreto Salva Infrazioni.
Gli importi del risarcimento
Il decreto, in sostanza, introduce per i precari della Pubblica Amministrazione il diritto ad ottenere un risarcimento.
Tale indennizzo avrà un importo che può andare da quattro a ventiquattro stipendi PA, a seconda dell’importo percepito personalmente. Il risarcimento, infatti, verrà calcolato in base all’ultima busta paga percepita dal diretto interessato.
Il numero di mensilità che spettano al lavoratore verrà stabilito in base alla gravità dell’infrazione, cioè in base al numero di rinnovi del contratto e tenendo conto della durata complessiva del lavoro svolto dal dipendente pubblico precario.
Indennizzo sugli stipendi PA, ma niente posto fisso
Alla buona notizia, purtroppo, ne segue una cattiva per i lavoratori che otterranno l’indennizzo previsto sugli stipendi PA.
Infatti, anche se i lavoratori che hanno ottenuto vari rinnovi di contratto, pur restando precari, avranno diritto al risarcimento di tipo economico, l’assunzione non scatterà in automatico.
In sostanza, e detto altrimenti, chi lavora nella Pubblica Amministrazione come precario otterrà l’indennizzo, ma non potrà contare sulla trasformazione del proprio contratto da un tempo determinato ad un tempo indeterminato.
Il decreto Salva Infrazioni si è infatti limitato a modificare l’Art. 36 comma 5 del TUPI, il Testo Unico sul Pubblico Impiego. Tale articolo prevedeva infatti un risarcimento nel caso di lavoro precario illecito, disponendo che le somme del risarcimento dovessero essere recuperate dai Dirigenti responsabili.
Tuttavia, mancavano indicazioni in merito all’entità esatta del risarcimento. Indicazioni che, per l’appunto, sono state fornite grazie al DL Salva Infrazioni.