Stellantis reduce da una seduta terribile

di FTA Online News pubblicato:
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STM riduce le stime dopo un brutto trimestre, forti vendite sul titolo

Stellantis reduce da una seduta terribile

Stellantis perde quasi 9 punti dopo i risultati semestrali

Fragoroso ribasso ieri per Stellantis che ha ceduto quasi 9 punti percentuali dopo aver lascito sul campo nei precedenti 4 mesi oltre 30 punti percentuali. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui il titolo non aveva freni e macinava record su record, eppure eravamo già abbondantemente nel 2024, vedi le stranezze del mercato....

Fatto sta che ora siamo tornati sui livelli di luglio 2023 e ci interroghiamo su quanto possa scendere ancora il titolo. Area 16,00 si presenta come un primo supporto nel breve, 50% di ritracciamento del rialzo dai lontani bottom del 2020 in area 4,40.

Niente di eccezionale ma sempre meglio di niente, d'altronde l'ipervenduto presente sui principali oscillatori e l'ampio gap lasciato aperto ieri mattina poco oltre quota 18,00 potrebbero indurre il titolo ad un temporaneo recupero, ma la strada appare in salita.

Non escludiamo che proprio nel breve Stellantis cerchi un ulteriore affondo che sotto 16,00 euro la spinga in area 15,00 (target successivo a 14,00 euro), da dove provare a mettere insieme una reazione.

Difficile al momento pensare che il titolo possa reagire celermente soltanto perchè è sceso molto, solo oltre 17,10 si creerebbero i presupposti per un ritorno a 18,00/18,10, mentre le tensioni verrebbero stemperate solo oltre 19,50.

La violazione della linea che sale dal 2020 (17,25 euro) non rappresenta nulla di buono e se venisse confermata in chiusura di settimana sarebbe un ulteriore segnale che nel lungo periodo le cose siano cambiate.

Attenzione dunque perchè gli indizi grafici ad oggi non promettono niente di buono.

STM,

Pesante ribasso nella giornata di ieri per Stm dopo la pubblicazione dei dati del secondo trimestre, apparsi in linea con la guidance fornite in precedenza. I ricavi sono stati pari a 3,23 miliardi di dollari, -25,3% a/a; il margine lordo si è attestato a 40,1%; l'utile netto e gli utili per azione dopo la diluizione sono diminuiti rispettivamente a 353 milioni di dollari e a 0,38 dollari rispetto a 1,00 miliardo di dollari e 1,06 dollari nello stesso trimestre dell'anno scorso.

Jean-Marc Chery, presidente e a.d. ha fatto notare che "Durante il trimestre, a differenza delle nostre precedenti aspettative, gli ordini dei clienti nel settore Industrial non sono migliorati e la domanda nell'Automotive è calata".

Ma l'elemento chiave che ha fatto scattare le vendite è il peggioramento della guidance 2024: i ricavi sono ora attesi a 13,2-13,7 miliardi di dollari da 14-15, con margine lordo al 40% da 40-42%.

Il titolo ha toccato i minimi da novembre 2022 scendendo fin sotto 32,00 euro, andando a violare in area 33,00 la base del canale che scende dai top di metà dicembre. Il calo si è per il momento fermato sul 50% di ritracciamento del rialzo dai bottom del 2020, posizionato proprio attorno a 32,00 euro, ma il rischio di un ulteriore affondo verso area 27,50 resta elevato.

Nel breve tuttavia l'ipervendto sui principali oscillatori e l'ampio gap down lasciato aperto ieri sul grafico daily in area 36,90 potrebbero agevolare un temporaneo recupero da parte del titolo, recupero che inizierebbe a farsi interessante solo oltre 34,25 per un primo target a 35,25 circa.

Sotto 31,50 invece via libera verso 27,50. Questa mattina il titolo ha aperto con un nuovo pesante ribasso (-3%) scendendo sotto 31,00 euro, circostanza che per il momento ribadisce l'intonazione negativa di fondo.