Stellantis torna sui minimi di metà 2023, momento difficile anche per Banca MPS. Ecco le prospettive
pubblicato:Il rischio recessione per gli Usa affonda i mercati preoccupati anche dall'escalation della crisi in Medio-Oriente. Stellantis e Banca MPS in netto calo, scopriamo prospettive e prossimi obiettivi per i due titoli.
Stellantis, male le immatricolazioni a luglio
Prosegue il momento no di Stellantis che dopo aver fatto registrare un netto calo venerdì, arretra anche questa mattina di oltre 2 punti percentuali riportandosi sui bottom di metà 2023.
A luglio, in Italia, le immatricolazioni di auto sono state pari a 124.806 unità, segnando un incremento del 4,66% rispetto allo stesso mese del 2023, secondo i dati forniti dal ministero dei Trasporti. Tuttavia, il gruppo Stellantis ha registrato una riduzione dell'8,38%, con una quota di mercato che è scesa al 28,04% rispetto al 30,04% di giugno, secondo i calcoli di Reuters.
Stellantis, indagine della NHTSA per difetti porte e finestrini
La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha ampliato un'indagine, iniziata l'anno scorso, su alcuni modelli di Suv Dodge di Stellantis a causa di difetti alle serrature delle porte e ai finestrini, estendendo il numero di veicoli sotto esame a circa un milione.
Nel maggio 2023, l'NHTSA ha avviato una valutazione preliminare su 82.000 Suv Dodge Journey del 2009. Oggi, l'agenzia ha aggiornato l'indagine a un'analisi ingegneristica che riguarda 992.000 veicoli Journey prodotti dal 2009 al 2020. L'indagine è stata aperta dopo la segnalazione di un decesso, avvenuto a Middleton, Wisconsin, nel dicembre 2022, in cui una persona sarebbe rimasta intrappolata in un veicolo in fiamme.
L'NHTSA sta ancora investigando sulle cause dell'incendio e sul possibile malfunzionamento delle chiusure delle portiere. Finora, sono stati segnalati 19 potenziali incidenti di malfunzionamento delle portiere e dei finestrini, incluso il decesso in Wisconsin. L'analisi ingegneristica è un passo necessario prima che l'NHTSA possa procedere a un eventuale richiamo dei veicoli.
Stellantis, il quadro grafico
I minimi di questa mattina a 14,16 euro sono molto vicini a quelli di metà 2023 a 14,146 euro, un supporto che potrebbe sostenere un tentativo di rimbalzo. La prima tappa per una reazione si colloca a 15,50, sopra quei livelli possibile poi un return move a 16,70, area di transito della linea di tendenza rialzista che parte dai minimi di marzo 2020 e che è stata violata con un vistoso gap il 25 luglio. Solo movimenti al di sopra della trend line potrebbero anticipare la ricopertura del citato gap con lato alto a 18,09 euro.
Sotto area 14,15 invece supporto a 13,40, 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del rialzo dal minimo di inizio 2020, livello di sostegno critico anche in ottica di medio lungo periodo.
Netto ribasso stamani per Banca MPS
In grande difficioltà questa mattina anche Banca MPS. L'ipotesi di recessione USA divenuta concreta dopo i dati macro della scorsa settimana (occupazione in primis) potrebbe costringere la Fed e la BCE a correre ai ripari, accelerando il ritmo di discesa dei tassi ufficiali. Questo impatterà negativamente sui margini di interesse.
Sui titoli italiani pesa anche l'ipotesi di introduzione di un'extra-tassa di solidarietà a carico dei gruppi bancari, assicurativi, dell'energia e del lusso: il contributo dovrebbe ammontare a circa 4 miliardi di euro e scattare nel caso in cui le entrate fiscali dovessero calare. Fonti del governo venerdì hanno smentito l'indiscrezione ma Repubblica di sabato l'ha ribadita.
Il grafico di Banca MPS sta accelerando al ribasso
L'analisi del grafico di Banca MPS mette in evidenza l'accelerazione ribassista partita giovedì con i prezzi scesi stamattina sotto il supporto rappresentato dal minimo del 14 giugno a 4,1690. Se la rottura venisse confermata in chiusura di seduta verrebbe completato il potenziale doppio massimo in formazione da metà maggio, figura ribassista avente obiettivo ideale a 3,00-3,20.
Da segnalare anche l'indebolimento del quadro grafico di breve termine causato dalla violazione della linea che aveva sostenuto le quotazioni sin da fine ottobre: primo appoggio a 3,9370 (minimo del 16 aprile), successivo a 3,7220 (minimo dell'11 marzo). La tenuta di 4,1690 costituirebbe un segnale di forza da confermare con riposizionamenti sopra 4,4430 e 4,70 (i gap lasciati nelle ultime sedute): in tal caso il titolo potrebbe ambire ai ritorno sui massimi di periodo a 5,1760 e 5,3640, conferme sopra 4,85-4,90.