Come lo spread influenza i nostri risparmi

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

L'importanza dello Spread nelle scelte di investimento

Come lo spread influenza i nostri risparmi

“Spread”, una parola che più o meno quotidianamente sentiamo pronunciare o leggiamo in qualche titolo o articolo di giornale. Quasi tutti dovrebbero ormai conoscerne il significato, anche solo per una mera questione di curiosità.

Se però pensiamo che si tratti di un qualcosa che esula dal nostro quotidiano, siamo in errore. Lo spread, esercita comunque una influenza sui nostri risparmi, sugli investimenti e quindi sul nostro presente e futuro.

Spread: una parola, un monito

Questo termine, serve ad indicare il differenziale di rendimento tra due titoli di Stato, nella fattispecie, per ciò che a noi interessa, tra il BTP italiano e il BUND tedesco. Convenzionalmente, si prende, come riferimento, la scadenza decennale (per entrambi, ovviamente). Ora, a che cosa serve conoscere lo spread e valutarne l’andamento? E, soprattutto, in quale modo, un differenziale espresso in punti base, può influenzare il nostro portafoglio di investimenti?

Il parametro in questione serve per misurare l’affidabilità di uno Stato, di una economia, raffrontata a quella tedesca che, nell’area euro, è il termine di paragone per eccellenza (in quanto Paese economicamente più solido e stabile). Quando lo spread sale, significa che lo Stato italiano, per finanziare il proprio debito, deve pagare interessi più alti ai propri debitori. Ergo, interessi più alti, equivalgono a maggiori costi e ad una situazione di maggior rischio per la solvibilità del prestito stesso.

Quindi, per il comune cittadino italiano, tutto ciò si traduce in un rischio di instabilità a livello economico e finanziario, con possibile depauperamento del valore non solo di quanto investito in titoli di stato domestici ma anche in azioni. Se il Paese Italia diventa meno appetibile, ne risentono, in modo più o meno accentuato, tutte le varie forme di investimento (e, come vedremo successivamente, anche le forme di finanziamento).

Spread: diversificare conviene

Visto come lo spread possa influenzare il nostro quotidiano, ecco che il termine “diversificazione” torna prepotentemente in auge nel nostro vocabolario giornaliero. Se, infatti, siamo concentrati, a livello di investimenti, su un solo Paese, ovvero su una micro area, in caso di eventi nefasti, ovvero di peggioramento delle condizioni economiche, ne subiamo le conseguenze dirette sotto ogni punto di vista.

Che siano obbligazioni, azioni, titoli di Stato, fondi e chi più ne ha più ne metta, andremo comunque in contro ad uno scenario negativo. Se invece abbiamo operato bene, attuando non solo una mirata pianificazione finanziaria, ma anche una corretta diversificazione, allora non dobbiamo temere più di tanto questa parole (spread) e i numeri che si porta dietro. Questo, per dire che, ogni volta che si fa una scelta di investimento, occorre fare delle valutazioni a 360 gradi prima di agire e dare corso all’operazione.

Ecco perché, quando si parla di diversificazione, non ci si deve soffermare alla differenza tra azioni e obbligazioni, ma occorre andare oltre, analizzando il rischio nel suo complesso: emittente, Paese, settore e via dicendo. Non scordiamoci, inoltre, che un peggioramento dello spread influisce in prima battuta anche sulle condizioni del micro credito, risultando più difficile ricorrere a forme di finanziamento a tassi sostenibili. Il che, si traduce in meno potere d’acquisto per le famiglie, meno vendite per le aziende, meno profitti, meno liquidità, meno investimenti. Insomma, un circolo che diventa vizioso e crea problemi sotto diversi punti di vista.

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