Smart working e caro bollette: come cambia il lavoro da casa

di Miriam Ferrari pubblicato:
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Le Regioni, i Comuni e le singole aziende riorganizzano lo smart working contro il caro bollette: lavoratori a casa il venerdì, illuminazione ridotta e chiusura anticipata degli uffici. Ecco come cambia il lavoro da casa per combattere la crisi energetica.

Smart working e caro bollette: come cambia il lavoro da casa

Nel periodo di pandemia lo abbiamo utilizzato per limitare la diffusione del contagio, ma ad oggi torna ad avere importanza nel contrastare la crisi energetica: lo smart working contro il caro bollette sembra essere una soluzione adottata da diversi Comuni e aziende italiane.

Per esempio, a Milano è in arrivo un nuovo provvedimento volto alla riduzione dell’illuminazione, alla chiusura anticipata degli uffici e alla promozione del lavoro da casa il venerdì. Ma sono in arrivo delle novità anche in altre città italiane: Palermo, Napoli e Trento tra le principali.

A livello nazionale, invece, è stato approvato il piano di riduzione dei consumi sul riscaldamento previsto dal MITE.

Ecco come cambia lo smart working per contrastare il caro bollette e quali sono le novità per i lavoratori di alcune città italiane.

Smart working contro il caro bollette: il piano della città di Milano

Milano sarà probabilmente una delle prime città italiane ad adeguare lo smart working alla crisi energetica: per contrastare l’aumento delle bollette, gli uffici potrebbero chiusure anticipatamente e spingere i lavoratori ad adottare modalità operative “agili”.

Palazzo Marino sta mettendo a punto un piano di risparmio energetico che parte dallo sfruttamento dello smart working per ridurre i consumi aziendali.

Come ha annunciato il sindaco Beppe Sala, tutti i lavoratori resteranno a casa il venerdì, ma non per riposare bensì per lavorare in smart working.

Ma non solo. In vista dell’arrivo del periodo natalizio, anche gli orari di accensione delle luminarie cittadine potrebbero essere ridotti, così come potrebbe essere prevista la chiusura anticipata degli uffici per ridurre il costo delle bollette aziendali.

Smart working contro il caro bollette: le altre iniziative locali

Non è solo il Comune di Milano ad aver pensato a un piano di riduzione dei consumi: anche molte altre città e Regioni italiane si preparano per l’inverno. Oltre al bonus 150 euro per le famiglie con ISEE basso promesso dal Governo, occorre correre ai riparti contro gli imminenti aumenti.

Nel Lazio, per esempio, i lavoratori dipendenti continueranno ad andare in ufficio ma l’illuminazione verrà ridotta, e gli uffici (che non offrono servizi essenziali per i cittadini) verranno chiusi anticipatamente.

A Napoli, invece, oltre al bonus utenze 2022 per le famiglie, il Comune ha deciso di ridurre l’illuminazione degli uffici comunali e riorganizzarli per risparmiare energia.

A Palermo non c’è ancora un vero e proprio piano di risparmio, ma il Comune si sta organizzando insieme a tecnici specializzati. Infine, a Trento il riscaldamento verrà spento in anticipo e verrà vietato l’utilizzo di fornelletti e apparecchiature alimentate ad energia elettrica.

Caro bollette, il piano di risparmio a livello nazionale

Mentre a livello locale, i Comuni e le Regioni si stanno organizzando per ridurre i consumi di energia elettrica soprattutto sfruttando lo smart working, a livello nazionale non sono previste misure in tal senso.

Tuttavia, si deve ricordare l’approvazione del piano di riduzione dei consumi sul riscaldamento previsto dal Governo: temperatura più basse nelle abitazioni e nelle aziende, oltre all’accensione di 15 giorni in meno rispetto al consueto calendario. Fanno eccezione gli ospedali, le case di riposo e le scuole dell’infanzia.

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