Silvio Berlusconi, patrimonio da capogiro: a chi andrà l’eredità e quale sarà il futuro di Forza Italia

Silvio Berlusconi è sicuramente uno degli imprenditori più ricchi d’Italia. E ora che le sue condizioni di salute sono precarie, si accendono i riflettori sul suo patrimonio e sulla questione eredità. 

La domanda sorge spontanea a seguito dell’aggravamento delle sue condizioni fisiche: a chi andrà l’eredità e quale futuro si prospetta per Forza Italia?

Sul fronte patrimoniale non dovrebbero esserci dubbi. Silvio Berlusconi ha cinque figli, tutti conosciuti a livello imprenditoriale e televisivo: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi.

Più complicato è stabilire a priori quale sarà il destino di Forza Italia qualora il Cavaliere dovesse abbandonare la guida del partito per motivi di salute. 

Economicamente parlando, il suo è un patrimonio da record. Tra proprietà immobiliari, editoriali e calcistiche le cifre sono veramente da capogiro. Un vero e proprio impero finanziario che potrebbe passare nelle mani dei figli. 

In un prossimo futuro assisteremo ad una cogestione del patrimonio tra fratelli? Probabile. Ma a quanto ammonta in cifre il patrimonio di Silvio Berlusconi e quale futuro si prospetta per Forza Italia?

Silvio Berlusconi, patrimonio da capogiro: a chi andrà l’eredità e quale sarà il futuro di Forza Italia

Allo stato attuale è Marina ad avere la meglio sugli altri fratelli in merito alla questione eredità di Silvio Berlusconi.

Già presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore, si occupa delle “vicende di casa” ormai da tempo, tanto da essere considerata da molti come papabile erede del regno economico del papà. C’è, però, anche Pier Silvio da sempre protagonista delle faccende di famiglia, ad oggi a capo di Mediaset.

Ma passiamo al patrimonio. La ricchezza di Berlusconi gravita attorno a diverse società, anche se quella che ha più attività è Fininvest. E le cifre sono veramente astronomiche.

Le tre maggiori società quotate in Borsa, secondo i dati snocciolati dalla Repubblica, valgono quasi tre milioni di euro.

Poi c’è Mediaset che negli ultimi anni ha esteso le mire espansionistiche in Europa, portando a casa già i primi risultati.

All’elenco va ad aggiungersi anche la partecipazione al 30% in Banca Mediolanum, fondata da Ennio Doris e poi passata nelle mani del figlio Massimo alla sua morte avvenuta nel 2021. 

Un patrimonio quello riferito solo a Fininvest che vale ben 1,8 miliardi di euro. E come dimenticarsi di Mondadori. Il gruppo conta ad oggi 50 marchi, Rizzoli e Einaudi compresi, per un valore di mercato di circa 273 milioni di euro.

Al momento è Silvio Berlusconi ad avere la maggiore quota di Fininvest (più del 61% e 22 holding personali), mentre ai figli Marina e Pier Silvio è toccato il 7,65%. Luigi, Barbara, Eleonora (i figli avuti dalla relazione con Veronica Lario) hanno un terzo ciascuno del capitale della Holding Quattordicesima.

Resta un’incognita, invece, il futuro di Forza Italia.

Silvio Berlusconi, non solo Fininvest e altre società: a quanto ammonta il patrimonio immobiliare e

Il patrimonio di Silvio Berlusconi è composto da altre società oltre a Fininvest.

La lista è abbastanza lunga. Basti pensare alla sede del ritiro del Monza calcio, Villa Gernetto, e alla società Alba Servizi Aerotrasporti che gestisce i tre jet e un elicottero privato dell’ex Presidente del Consiglio.

Altre quote patrimoniali sono sparse in Soldo (6,8%) e in Satispay (2%). C’è posto anche per l’immobiliare Idra e Villa Certosa. Il tutto per un valore della società di 426 milioni di euro. 

 Volendo tirare le somme, il patrimonio di Silvio Berlusconi supera abbondantemente i 3 miliardi di euro, anche se per Forbes si parla addirittura di un raddoppio della cifra.

Silvio Berlusconi, cosa si sa sull’eredità politica: quale sarà il futuro di Forza Italia

Stimato il patrimonio da capogiro di Berlusconi, passiamo a vedere quale potrà essere il futuro di Forza Italia. A chi passerà il timone del partito?

Si inizia già ad ipotizzare un nome: il prossimo leader di FI potrebbe essere Antonio Tajani. 

Il vicepresidente del Consiglio potrebbe garantire quella continuità politica tanto cara a Berlusconi, anche se nomi come quelli di Maurizio Gasparri e Paolo Barelli non sono da escludere. 

Non è chiaro, però, come il partito intenda affrontare il dopo Berlusconi. C’è chi sarebbe favorevole all’istituzione di un comitato di presidenza, escludendo la nomina di un coordinatore, chi pensa invece ad un congresso.

Alla guida dei gruppi parlamentari potrebbe esserci addirittura Marta Fascina? Tutto è da vedere.

Una cosa è certa, sarà sempre Marina Berlusconi a dover dare il benestare sulla decisione finale.

E considerato che la presidente di Fininvest vede di buon occhio Giorgia Meloni non è da escludere l’ipotesi di un possibile passaggio di consegne all’attuale premier, per far confluire Forza Italia nelle file di Fratelli d’Italia.