Sciopero dei buoni pasto il 15 giugno 2022: chi non li accetta?
pubblicato:I piccoli e medi esercenti incrociano le braccia. È stato indetto uno sciopero dei buoni pasto per il 15 giugno 2022: in questa giornata non saranno accettati tali metodi di pagamento. Dove e per quale motivo?
Commissioni troppo alte e tempi di attesa troppo lunghi: gli esercenti hanno aderito allo sciopero dei buoni pasto indetto per il 15 giugno per questi motivi di fondo. A fronte di 8 euro di ticket, ne vengono incassati poco più di 6: protestano a gran voce i piccoli e medi esercenti.
Lo sciopero dei buoni pasto è stato indetto da Confcommercio Fipe, Fida Confesercenti, Federdistribuzione, Coop e Ancd Conad. La richiesta è quella di effettuare una revisione normativa dei buoni pasto, affinché nessuno venga danneggiato economicamente.
Mercoledì 15 giugno, giornata di sciopero per i buoni pasto, i ticket per pranzare al ristorante e per effettuare la spesa alimentare solitamente erogati dalle aziende ai lavoratori non verranno accettati.
Dove non si potranno utilizzare? Ecco cosa sapere.
Sciopero buoni pasto il 15 giugno: i motivi
Scatta lo sciopero dei buoni pasto da parte di ristoranti, ipermercati, negozi, catene alimentari, bar e tutte quelle attività che sino a questo momento hanno sempre accolto i lavoratori che effettuavano i pagamenti con questi ticket.
Da tempo si denunciano i problemi legati all’utilizzo e all’accettazione dei buoni pasto: le commissioni sui ticket sono troppo alte (prossime al 20% del valore del ticket, con una perdita di circa il 30%) e i tempi di attesa troppo lunghi. Urge una riforma del sistema.
Si stima, infatti, che ogni 8 euro di buoni pasto se ne riescono a incassare – al netto di oneri di gestione e finanziari – poco più di 6. Ciò significa che su un totale di 10.000 euro di buoni pasto, l’esercente ne intasca appena 3.000.
Per questo motivo, mercoledì 15 giugno non saranno i lavoratori a incrociare le braccia, ma invece i piccoli e medi esercenti per 24 ore: i buoni pasto, nella suddetta giornata, non saranno accettati da tutte le attività aderenti allo sciopero.
Sciopero buoni pasto il 15 giugno: chi non li accetta?
Quali sono le attività che non accetteranno i buoni pasto il 15 giugno 2022?
Nella giornata di sciopero indetta dalle sigle sindacali, moltissime attività di tutta Italia non accetteranno i pagamenti con buoni pasto proprio come simbolo di protesta verso le commissioni elevate e i tempi di attesa troppo lunghi.
Non si potranno utilizzare i buoni pasto, quindi, in tutti i bar e ristoranti aderenti allo sciopero, compresi anche i supermercati, i negozi e gli ipermercati che aderiscono alle sigle sindacali. La mobilitazione riguarda tutte le città italiane.
A tal fine, moltissimi piccoli e medi esercenti hanno iniziato a inviare delle comunicazioni ai propri clienti, avvisando la mancata accettazione dei ticket per la suddetta giornata.
Buoni pasto: cosa sono e come funzionano?
Attualmente sono circa 3 milioni i lavoratori dipendenti che utilizzano ogni giorno i buoni pasto, ma senza una normativa chiara e una riforma urgente, questi soggetti potrebbero non poter più utilizzare questi benefit aziendali.
Basti pensare che nel 2019 sono stati emessi circa 500 milioni buoni pasto, per una spesa complessiva di 3,2 miliardi di euro.
Di questo stiamo parlando: i buoni pasto, così come il bonus benzina, sono dei benefit aziendali corrisposti dal datore di lavoro al singolo lavoratore in formato cartaceo o digitale.
Ogni buono ha un valore variabile, di solito attorno ai 4 euro per quelli cartacei oppure fino a 8 euro per quelli elettronici, e può essere utilizzato per effettuare la spesa alimentare, oppure per pranzare al ristorante o nei locali aderenti. Una sorta di sostituto del servizio mensa aziendale.