Saipem in calo dopo i rumors su difficoltà in un progetto offshore francese
pubblicato:Acquisti su Prysmian, Citi alza il prezzo obiettivo
Saipem, i rumors su delle difficoltà in Francia
In una seduta molto positiva per la borsa italiana, che ha visto l'indice FTSE Mib toccare i massimi degli ultimi 16 anni circa, Saipem si è distinta per essersi mossa in contro tendenza cedendo poco meno di 5 punti percentuali. Il ribasso sembra essere imputabile alle indiscrezioni di stampa su ritardi e costi aggiuntivi in un campo eolico offshore in Francia.
Il titolo non è quindi riuscito a sfruttare il report di Citigroup che ha confermato la raccomandazione buy e incrementato il prezzo obiettivo da 3,25 a 3,40 euro, diretta conseguenza dell'incremento delle stime sull'utile per azione: +1% per l'esercizio 2024, +3% per il 2025 e +2% per il 2026.
Gli analisti puntano sull'annuncio della distribuzione di un dividendo da 0,09 euro per azione in occasione della comunicazione dei risultati 2024, con gli appuntamenti fissati al 25 febbraio per i dati preliminari ed il piano strategico 2025-2028 e all'11 marzo per i dati definitivi.
Saipem, il quadro grafico
Il titolo Saipem ieri ha rinculato dopo aver toccato settimana scorsa in area 2,80 i massimi degli ultimi due anni. I prezzi, in calo del 4,87% a 2,59 euro, sono tornati a contatto con la linea che sale dai bottom del 22 ottobre, ora a 2,58 circa, base del canale che guida il rialzo degli ultimi mesi, il cui estremo opposto transita a 2,85. Stamane persistono dei ribassi con un calo dello 0,5% a 2,583 euro, dopo un minimo a 2,572.
Il calo resta per il momento compatibile con il trend rialzista di fondo, ma il titolo dovrà reagire già nella seduta odierna per scongiurare il ritorno in area 2,45, primo riferimento critico non solo di breve periodo. Sotto 2,45 probabile infatti un calo più corposo dei corsi, che vada a correggere in maniera corposa il recente rialzo, con conseguente rischio di affondo fino a 2,25 almeno (target successivo in area 2,10). Segnali di ripresa invece già oltre 2,70 per 2,85 euro, obiettivo successivo in area 3,00.
Prysmian, Citi alza il target a 73 euro e conferma un buy
Netto rialzo ieri per Prysmian, il titolo ha guadagnato il 4,41% a 66,78 euro. I prezzi hanno oscillato tra 64,46 e 67,18 euro.
Citi ha alzato il prezzo obiettivo di Prysmian da 69 a 73 euro, mantenendo il rating "buy" (acquista). Questo aumento è motivato da multipli di mercato e dei competitor più elevati, oltre che revisioni al rialzo delle previsioni di Citi.
Citi prevede che Prysmian fornirà una guidance per l'EBITDA 2025 tra 2,35 e 2,45 miliardi di euro, mentre la stima della banca è leggermente superiore, a 2,48 miliardi di euro.
Citi vede anche margini solidi nel segmento delle reti elettriche (Power Grids) e potenziali sinergie derivanti dall'acquisizione di Encore. Attualmente, 14 analisti su 20 raccomandano "strong buy" o "buy" sul titolo Prysmian, mentre 4 suggeriscono "hold" (tenere in portafoglio).
L'aggiornamento di Citi conferma la fiducia degli analisti nelle prospettive di crescita di Prysmian, grazie alla solidità operativa nel segmento Power Grids e alle sinergie previste dall'acquisizione di Encore.
Il miglioramento dei multipli di mercato e le stime di EBITDA superiori alla guidance attesa rafforzano la visione positiva sul titolo. Tuttavia, sarà importante monitorare come Prysmian gestirà le sinergie acquisite e se i margini robusti nel settore delle reti elettriche saranno sostenibili nel medio termine.
Il fatto che la maggioranza degli analisti raccomandi l'acquisto del titolo è un segnale incoraggiante, ma il potenziale rialzo potrebbe essere già parzialmente prezzato.
Per gli investitori, il titolo resta interessante, soprattutto in un contesto di transizione energetica che favorisce aziende come Prysmian.
Prysmian punta anche a rafforzare la propria presenza sul mercato statunitense, con l’acquisizione di Encore Wire e l'apertura a un possibile dual listing a Wall Street, come confermato dal CEO Massimo Battaini.
Entro il Capital Market Day del 26-27 marzo negli USA, si avranno decisioni definitive sul dual listing, che richiederebbe almeno un anno per la realizzazione.
Gli Stati Uniti rappresentano già una fetta significativa del business di Prysmian: circa il 40% del fatturato, il 55% dell’utile pro forma e oltre il 50% dell’EBITDA adjusted provengono da questo mercato.
Prysmian sta inoltre cercando nuove acquisizioni nel settore TLC, con l’obiettivo di colmare lacune nell’offerta di componenti di connettività per cavi ottici, necessarie per accedere al mercato dei data center, settore in crescita grazie agli sviluppi nell’IA.
L’integrazione di Encore Wire ha già superato le aspettative di Goldman Sachs, con sinergie previste di 140 milioni di euro entro 12 mesi e ulteriori benefici fiscali entro il 2027.
A livello globale, Prysmian ha un portafoglio ordini di 18 miliardi di euro, con commesse strategiche in Europa, come quelle per il trasporto di elettricità tra Scozia e Inghilterra (1,9 miliardi di euro) e per l’energia eolica dal Mare del Nord alla Germania (4,5 miliardi di euro).
Il comparto dei cavi sottomarini e terrestri (Transmission), un mercato stimato a 15 miliardi di euro annui fino al 2030, è uno dei pilastri della crescita in Europa. Prysmian dimostra una strategia ambiziosa e ben articolata per consolidare la sua leadership globale.
L’attenzione al mercato statunitense, supportata dal possibile dual listing, rafforza il posizionamento dell’azienda in un mercato altamente redditizio.
La focalizzazione sul settore TLC e sui data center è una mossa strategica, in linea con le opportunità offerte dalla crescita dell’intelligenza artificiale e dall’espansione delle infrastrutture digitali.
In Europa, Prysmian continua a consolidare la sua posizione nel mercato dei cavi sottomarini e terrestri, beneficiando della transizione energetica e dei grandi progetti infrastrutturali.
L’acquisizione di Encore Wire e il raggiungimento delle sinergie previste dimostrano un’efficace capacità di integrazione. Tuttavia, il successo futuro dipenderà dalla capacità dell'azienda di mantenere elevati margini operativi e di sfruttare appieno le opportunità di crescita, sia in America che in Europa.
Prysmian, superata la resistenza dei 66,5 euro
Prysmian ha superato la resistenza a 66,50 euro, rappresentata dal lato superiore del canale orizzontale tracciato a partire dal minimo del 19 novembre. I prezzi ora si stanno avvicinando a un'ulteriore resistenza significativa, posizionata al lato superiore del gap ribassista del 30 ottobre, pari a 67,78 euro. Per ripristinare una chiara tendenza rialzista di medio periodo, sarà cruciale il superamento del massimo di ottobre a 69,90 euro.
Oltre questa soglia, il titolo avrebbe come obiettivo il target a 73 euro, un livello che riflette anche il recente aggiornamento del prezzo obiettivo da parte di Citi.
Eventuali discese sotto i 63,45 euro comporterebbero un indebolimento del quadro tecnico, aprendo la strada verso la base del canale orizzontale, situata in area 60,50 euro circa.