Saipem promossa dagli analisti, possibile un nuovo record del portafoglio ordini
pubblicato:D'Amico, nuove tensioni nel Mar Rosso e il gruppo potrebbe guadagnarci. Campari debole, il Fisco chiede alla holding più di un miliardo
Saipem, Jefferies prevede un record di ordini
Deciso rialzo ieri per Saipem. Il titolo ha guadagnato il 2,37% a 2,29 euro. I prezzi hanno oscillato tra 2,247 e 2,34 euro. Saipem ha performato bene grazie all'incremento del prezzo obiettivo da 2,75 a 3 euro da parte di Jefferies, che ha mantenuto il rating buy. Gli esperti, in una nota di preview in vista dei conti del secondo trimestre, previsti per il 24 luglio, hanno incrementato le loro stime. Questo aggiustamento è basato sulla previsione di un nuovo record per il portafoglio ordini, stimato oltre i 30 miliardi di euro, grazie principalmente alle attività 'Onshore E&C'.
Il giorno prima Hsbc aveva già migliorato il target price sul titolo, portandolo da 2,01 a 3,08 euro, sempre con rating buy. Gli analisti citano il ritmo di esecuzione costante e forte del gruppo e la valutazione bassa del titolo. "Aumentiamo le nostre stime per riflettere l'attuale portafoglio ordini, i recenti risultati e l'ultima guidance. Nel complesso, aumentiamo le nostre previsioni sui ricavi del 6,2% per il 2024 e del 12,9% per il 2025 e quelle di Ebitda rispettivamente del 3,5% e dell'11,6%", spiegano gli esperti.
Teresa Guzzo, responsabile dello sviluppo del business dell'eolico offshore di Saipem, ha dichiarato alla Camera dei deputati che l'eolico offshore è un settore strategico per Saipem, in cui l'azienda ha sviluppato competenze riconosciute a livello mondiale.
Negli ultimi 10 anni, Saipem ha partecipato alla realizzazione di 8 GW di progetti eolici offshore e al primo parco eolico galleggiante al mondo, Hywind, nel Mare del Nord per Equinor. Queste esperienze hanno rafforzato la capacità dell'azienda di affrontare le sfide del settore.
Saipem è pronta a contribuire allo sviluppo dell'eolico offshore in Italia, offrendo servizi chiavi in mano per le fondazioni delle turbine eoliche e per le sottostazioni offshore grazie alle sue competenze di ingegneria, fabbricazione e installazione. L'azienda investe anche in innovazione tecnologica per l'eolico offshore galleggiante, sviluppando la tecnologia Star 1 per fondazioni galleggianti leggere e il concept Smart yard per l'assemblaggio delle fondazioni.
Guzzo ha concluso affermando che Saipem, come attore industriale italiano, è pronta a contribuire allo sviluppo del settore eolico offshore in Italia, aggregando una filiera made in Italy per realizzare progetti che rappresentano un'opportunità importante per il Paese.
Il quadro grafico di Saipem è caratterizzato dal movimento all'interno di un canale ribassista a partire dal massimo di aprile. Questo canale potrebbe dimostrarsi un "flag", una bandiera di continuazione del rialzo precedente, quello partito dai minimi di febbraio. In caso di rottura del lato alto del canale, in area 2,40 euro, corrisponderebbe al superamento anche del 50% di ritracciamento del ribasso dal massimo di luglio 2022.
La rottura di questo importante riferimento permetterebbe di ipotizzare il proseguimento del rialzo verso i 2,85 euro, 61,8% di ritracciamento (livello successivo a quello del 50% nella successione di Fibonacci). Solo sotto area 2,15 rischio di test della base del canale citato, passante a 2 euro circa. Sotto quei livelli il quadro rialzista verrebbe messo in discussione, rischio in quel caso di ricopertura del gap rialzista del 29 febbraio con base a 1,50 euro.
D'Amico International Shipping, le tensioni nel Mar Rosso potrebbero incoraggiare il titolo
D'Amico International Shipping in rialzo ieri dopo che gli Houti hanno comunicati di aver usato lunedì un nuovo missile per colpire la MSC Sarah V, senza successo, nel Mare Arabico a 246 miglia nautiche dal porto yemenita di Nishtun.
Tornano quindi a salire le tensioni nell'area: evitare il Canale di Suez è molto costoso e le quotazioni dei noli marittimi potrebbero rimbalzare. d'Amico ne beneficerebbe in quanto attiva nel settore".
Il titolo ha toccato i massimi da oltre un mese salendo nell'intraday di ieri fino a 7,31 euro prima di attestarsi in chiusura a quota 7,12. I prezzi stanno cercando di lasciarsi alle spalle la resistenza in area 7,00 per andare poi a coprire l'ampio gap lasciato aperto lo scorso 16 maggio a 7,60 euro. Il rialzo di ieri ha permesso di coprire metà circa di tale vuoto, ma i prezzi sembrano comunque avere il potenziale necessario per portare a termine l'impresa e provare poi a raggiungere nuovi record assoluti oltre gli 8,00 euro. Lo scenario tecnico tornerebbe ad indebolirsi in caso di flessioni sotto 6,73 ribadite dalla violazione di quota 6,55, preludio ad un nuovo test del sostegno strategico in area 6,00/ 6,10 circa, capace di limitare il calo del titolo in più occasioni dallo scorso marzo.
Campari, rischi fiscali importanti per la holding Lagfin
Campari debole dopo che il gruppo ha comunicato che di non essere oggetto di indagine da parte delle autorità e quindi non è "previsto alcun impatto per Davide Campari-Milano N.V. né per alcuna delle sue società".
Ieri è emerso che la procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi nei confronti della controllante Lagfin (holding della famiglia Garavoglia).
La contestazione riguarda il mancato pagamento di imposte per un miliardo di euro nel periodo 2018-2020.
Lagfin "dichiara la propria assoluta serenità rispetto a ogni eventuale contestazione [...] ha sempre adempiuto con il massimo scrupolo ai propri obblighi tributari in tutte le giurisdizioni in cui opera".
L'analisi del grafico di Campari mette in evidenza la tendenza ribassista partita nel luglio 2023 e il potenziale testa e spalle di continuazione in formazione da metà aprile. La figura verrebbe completata da una chiusura di seduta inferiore a 9,14 euro, dove transita oggli la neckline del T&S. In tal caso il titolo scenderebbe probabilmente a mettere pressione sul minimo del 14 aprile a 8,8360 e quindi su quello dell'ottobre 2022 a 8,61, supporto determinante in ottica di medio termine: una eventuale violazione determinerebbe il completamento del potenziale doppio massimo in formazione da fine 2021, figura ribassista con obiettivo ideale sul minimo del 2020 in area 5. Segnali di forza in caso di stabilizzazione sopra 9,43, prologo a un attacco a 9,8640 e al picco di fine febbraio a 10,28. Sopra questo ultimo livello potrebbe prendere il via un tentativo di inversione della tendenza negativa con primo obiettivo a 11,04.