Rinnovo contratti statali, arrivano aumenti e settimana da 4 giorni lavorativi
pubblicato:Rinnovo contratti statali: dagli aumenti alla settimana corta da 4 giorni, ecco tutte le novità in arrivo e chi sono i dipendenti che potranno beneficiarne.
Mentre si attendono informazioni sulla consultazione del cedolino NoiPA a febbraio 2025, arrivano novità per i dipendenti pubblici. Con il recente rinnovo contratti statali, diverse categorie di lavoratori della Pubblica Amministrazione potranno contare su diversi aumenti, i quali raggiungeranno anche i 165 euro. Inoltre, sono previste diverse novità, tra cui la settimana lavorativa ridotta a quattro giorni e nuove regole per lo smart working. Ecco tutte le novità in arrivo e chi riguarderanno.
Rinnovo contratti statali, aumenti da 165 euro in arrivo
Il rinnovo contratti statali, per cui i sindacati, il 27 gennaio 2025, hanno firmato presso l’ARAN l’accordo sul contratto 2022-2024, interesserà le cosiddette Funzioni Centrali. Tuttavia, è bene ricordare che, di solito, accordi di questo genere vengono tenuti in considerazione come base per il rinnovo dei contratti per gli altri settori della PA.
Ad ogni modo, almeno per adesso, le novità interessano solamente i lavoratori pubblici impiegati nelle Funzioni Centrali.
Gli effetti, per questi dipendenti, dovrebbero farsi sentire già dalla busta paga di febbraio 2025. Secondo l’accordo, verrà garantito un aumento agli stipendi, che equivale a circa il 6%.
Si avrà inoltre diritto agli arretrati corrispondenti: si parla dunque, in alcuni casi, di migliaia di euro che verranno corrisposti come arretrati.
Su base mensile, e per tredici mensilità, verrà corrisposto un aumento che è pari a circa 165 euro al mese sullo stipendio.
Settimana corta e nuove regole smart working con il rinnovo contratti statali
Ma l’accordo sul rinnovo contratti statali relativo al contratto 2022-2024 per le Funzioni Centrali non si occupa solamente della questione aumenti.
Ci saranno anche diverse novità in merito alla durata della settimana lavorativa e allo smart working.
In dettaglio, verrà introdotta la settimana corta, pari a quattro giorni di lavoro totali. Tuttavia, verrà garantita la parità di ore lavorate, al fine di garantire l’efficienza della Pubblica Amministrazione.
Viene inoltre ampliato lo smart working, le cui giornate potranno essere aumentate dalle Pubbliche Amministrazioni senza tener conto dei giorni di presenza. Ove possibile, i giorni in smart working potranno superare quindi quelli in presenza.
I dipendenti, durante le giornate in smart working, avranno inoltre diritto ai buoni pasto.
Le altre novità previste
Il rinnovo contratti statali per il comparto Funzioni Centrali, infine, introduce anche novità relative al mentoring e alle promozioni.
Per quanto concerne il mentoring, il personale in età vicina alla pensione verrà impiegato in attività di tutoraggio per i neoassunti. A questi lavoratori, se over 60, spetterà anche un aumento delle ore di permesso per visita medica, che passa dalle 18 ore a 20 ore totali ogni anno.
In merito alle promozioni, infine, verrà prorogato al 2026 il meccanismo per il quale l’esperienza, anche senza titolo di studio, permette la promozione ad una posizione superiore.
In sostanza, gli operatori esperti con più di 10 anni di esperienza, pur in assenza di una laurea, potranno progredire alla posizione di funzionario.