Redditometro 2024, cos’è l’accertamento sintetico? Come funziona il nuovo strumento del Fisco

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Redditometro 2024: scopri cos'è l'accertamento sintetico e come funziona il nuovo strumento del Fisco per il controllo dei redditi e delle spese dei contribuenti.

Redditometro 2024, cos’è l’accertamento sintetico? Come funziona il nuovo strumento del Fisco

Il nuovo decreto del Ministero dell’Economia, datato 20 maggio 2024, introduce il Redditometro. Lo strumento sarà utilizzato per calcolare il reddito complessivo dei contribuenti, confrontando i guadagni con le spese effettive.

Si tratta, in realtà, di uno strumento proposto già nel lontano 2015 e, per tale ragione, permetterà di analizzare entrate e uscite a partire dal 2016.

Insieme al redditometro 2024, nelle ultime ore, si parla sempre più spesso dell’accertamento sintetico: cos’è e come funziona il nuovo strumento che il Fisco utilizzerà per i controlli? Analizziamo insieme tutti i dettagli noti in merito.

Redditometro 2024, cos’è l’accertamento sintetico? Come funziona il nuovo strumento del Fisco

Sebbene, come detto, il Redditometro è uno strumento proposto già fin dal 2015, quello che verrà introdotto rappresenta una versione diversa e aggiornata.

In sostanza, i contribuenti italiani dovranno fare i conti con un controllo doppio, al fine di individuare fenomeni di evasione fiscale.

Verranno, inoltre, introdotti anche dei controlli incrociati tra varie banche dati, in modo da effettuare serrate verifiche anti-evasione.

Ma come si colloca, in questo quadro, l’accertamento sintetico, e cos’è?

In sostanza, il redditometro 2024 potrà essere sfruttato per effettuare controlli solamente se il reddito totale risulta essere superiore al 20% rispetto a quello indicato in dichiarazione dei redditi.

Se, cioè, spese e investimenti del cittadino superano il reddito dichiarato del 20%, allora scatterà l’accertamento sintetico.

Tale accertamento verrà effettuato ricostruendo il reddito del contribuente mediante controlli incrociati, con dati provenienti non solo dall’Anagrafe Tributaria, ma anche da altre fonti. Tra queste, anche i pagamenti avvenuti con sistemi tracciabili.

In sostanza, grazie all’accertamento sintetico, si effettua il calcolo delle spese effettivamente saldate dal contribuente.

Conseguenze per i contribuenti

Interessante, inoltre, analizzare le conseguenze che i nuovi strumenti avranno per i contribuenti. Se, grazie al redditometro 2024 e all’accertamento sintetico, le spese totali dovessero superare il 20% del reddito presente in dichiarazione dei redditi, l’interessato sarà tenuto a fornire chiarimenti al Fisco.

Eventuali somme risparmiate, redditi esenti o eredità ricevute andranno chiariti e indicati. Il fine dei chiarimenti, in sostanza, sarà quello di mostrare al Fisco in che modo il contribuente riesce a sostenere spese così elevate.

Qualora sussistano dubbi circa potenziali irregolarità, scatta un vero e proprio accertamento fiscale nei confronti del contribuente.

Accertamento sintetico e redditometro 2024: la necessità di controlli fiscali serrati

Per individuare irregolarità, l’accertamento sintetico analizzerà spese presunte, spese certe, spese familiari, spese essenziali, eventuali risparmi.

Strumenti come il redditometro 2024 e l’accertamento sintetico si sono rivelati necessari, soprattutto alla luce delle recenti segnalazioni da parte della Corte dei Conti.

Dai poco più di 350 accertamenti effettuati nel 2022, infatti, il Fisco ha generato nuovi introiti, individuando casi di evasione fiscale: in due casi, addirittura, si parla di grandi evasori, con introiti da milioni di euro.

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