Reddito di Libertà in aumento, 500 euro al mese per le vittime di violenza
pubblicato:Il Reddito di Libertà passa da 400 a 500 euro mensili per le donne vittime di violenza: analizziamo requisiti, modalità di richiesta e le critiche mosse dalle associazioni sulla misura.

Il Reddito di Libertà, un sostegno economico fondamentale per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà, torna a far parlare di sé. Infatti, di recente, il contributo mensile massimo è stato incrementato: grazie a un decreto del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, che ha operato col contributo dei Ministri del Lavoro e dell'Economia, il bonus per le donne vittime di violenza è stato aumentato di 100 euro mensili. Il nuovo aumento mira a favorire l'emancipazione economica delle beneficiarie, che continueranno ad avere diritto ad un supporto concreto per un periodo di dodici mesi. Tuttavia, la maggiorazione al Reddito di Libertà ha comunque attirato diverse critiche, soprattutto da parte delle associazioni.
Reddito di Libertà in aumento: 100 euro in più per le donne vittime di violenza
Il Reddito di Libertà passa da 400 a 500 euro mensili: lo ha stabilito un recente decreto, che ha aumentato di 100 euro mensili la misura.
Il decreto, firmato il 2 dicembre 2024 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 marzo 2025, prevede uno stanziamento complessivo di 30 milioni di euro, suddivisi in 10 milioni di euro all'anno per il triennio 2024-2026.
Il fondo è destinato a sostenere le donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali.
L'aumento del Reddito di Libertà a 500 euro rappresenta un passo avanti nel sostegno alle donne vittime di violenza. Si vuole, cioè, fornire un supporto economico concreto per poter ottenere l’emancipazione.
Aumento al Reddito di Libertà a 500 euro: invariati i requisiti di accesso
Il nuovo decreto pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale ha modificato gli importi mensili, ma non i requisiti di accesso al Reddito di Libertà.
Per poter beneficiare del contributo che ora è pari a 500 euro al mese, le richiedenti dovranno innanzitutto accertare la loro condizione.
Devono infatti essere riconosciute come vittime di violenza, oltre che essere seguite da centri antiviolenza riconosciuti o dai servizi sociali.
Le donne richiedenti, per poter avere accesso alla misura, devono poi trovarsi in una condizione economica di povertà, certificata secondo i parametri stabiliti dalla normativa in merito.
Da ricordare, poi, che il Reddito di Libertà da 500 euro è compatibile con altre forme di sostegno, come l'Assegno di Inclusione. Il bonus è infatti concepito come un aiuto aggiuntivo per le donne in difficoltà, in modo da consentire loro di raggiungere l'indipendenza economica.
Le critiche da parte delle associazioni
Nonostante l'aumento che ha portato il Reddito di Libertà a 500 euro mensili, non sono mancate le critiche al contributo.
In particolare, l'associazione D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza) ha sollevato diverse perplessità, che sono soprattutto relative al fondo stanziato per sostenere le domande.
L’associazione ha infatti notato come i 10 milioni di euro previsti annualmente per il triennio 2024-2026 siano insufficienti a coprire le reali necessità delle donne vittime di violenza.
In media, infatti, un fondo di questa portata consentirà l’accesso al Reddito di Libertà solamente a circa 1.600 donne: un contributo per pochissime, insomma.