Enel, risultati in crescita nonostante il calo dei ricavi, dividendo a € 0,47 euro (+9%)

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Prezzi più bassi e generazione termoelettrica in calo tagliano il giro d'affari, ma reti e rinnovabili salvano i conti e margini e flussi di cassa consentono un calo del debito e una cedola generosa

Enel, risultati in crescita nonostante il calo dei ricavi, dividendo a € 0,47 euro (+9%)

Reazione poco vivace di Enel in chiusura di ottava ai risultati del 2024. L'azione guadagna lo 0,2% nel primo pomeriggio a 7,009 euro

Enel, il grafico su livelli chiave

La figura dell’hanging man della candela in formazione oggi, se fosse confermata in chiusura di ottava non sarebbe un buon segnale e potrebbe definire la morte prematura della reazione dei corsi ai minimi di qualche giorno fa a 6,522 euro, appena il 6 marzo scorso. Quell’affondo ha inviato un brutto segnale, violando in intraday la trendline di lungo periodo in forza dal lontano ottobre 2022 (a € 3,956). Ma il supporto di quel livello decisivo, i 6,52 euro appunto, ha tenuto.

Questo livello chiave ospita 50% di ritracciamento di tutto il movimento dai top di inizio 2021 ai citati minimi del 2022, inoltre ha resistito a due assalti dall’alto a novembre confermando l’esistenza di un sostegno strategico su questo livello.

A questo punto il titolo Enel è incastrato tra due ritracciamenti strategici di Fibonacci: il citato 50% a 6,52 e il 61,8% circa posto a 7,10 euro  e già superato con un gap up il 17 gennaio e per un periodo più consistente tra il 10 settembre e la fine di ottobre. Il pedaggio per questo test è importante: si tratta della resistenza statica a quota 7,06 euro che ha respinto almeno 7 volte gli assalti negli ultimi mesi.

Perché il titolo dovrebbe farcela questa volta? Forse perché ha consolidato una base dinamica nelle medie mobili esponenziali a 50 e 100 sedute che anche oggi hanno respinto le tentazioni di prese di profitto (lì i minimi a 6,90 di stamane che ospitano invero anche diversi supporti statici), forse perché il MACD ha inviato un segnale di acquisto. Non ci sono molte certezze.

Ma le conferme degli analisti indicano la convinzione che il titolo possa dare di più: Equita ha confermato un buy con prezzo obiettivo a 7,9 euro, Jefferies consiglia pure l’acquisto con prezzo target a ben 8,6 euro,

D’altronde Enel è un’utility, appartiene cioè a un settore tradizionalmente difensivo, per cassettisti interessati alla cedola. Quindi sicuramente la ricognizione dei freschi fondamentali pubblicati oggi è forse più importante o quanto meno altrettanto rilevante del grafico appena intravisto.

Enel, crolla il giro d'affari, ma risultati importanti su ebitda e utili

Il 2024 di Enel ha registrato un crollo dei ricavi del 17,4% a 78,95 miliardi di euro, quindi il conto economico parte con una sfida formidabile.

Cosa ha sforbiciato il giro d’affari della società guidata da Flavio Cattaneo? Prezzi in calo e minori volumi di energia termoelettrica prodotta (in termini di ricavi -39,6% a € 24,27 mld) e quindi di minori vendite di energia elettrica e gas vendute nei mercati finali. Pesano anche alcune variazioni di perimetro nei due periodi a confronto, invece vanno bene i ricavi delle rinnovabili (Enel Green Power +5,1% a 12,21 mld) e delle reti (+14,7% a 23,23 mld). Complessivamente nel 2024 Enel ha venduto il 9,1% di elettricità in meno (273,5 TWh) e il 14,5% di gas in meno (7,1 mld mq), ha inoltre prodotto il 7,5% di energia elettrica in meno (191,8 TWh).

A fronte a questo ostacolo gigantesco la reazione dei margini è sorprendente: l’ebitda ordinario cresce del 3,8% a 22,8 miliardi, quello complessivo balza del 18% a 24 miliardi. Ancora Reti e rinnovabili a guidare il balzo dei margini con un +28% di Enel Green Power ( 6,62  mld) e +35,1% di Enel Grids (10,08 mld).

A valle ancora l’utile operativo segna un rally del 43% a 15,49 miliardi con un +58% delle reti a quasi 7 miliardi e un balzo dell’ebit di Enel Green Power da 2,04 a 4,51 miliardi.

Come già si nota le operazioni straordinarie hanno avuto un peso importante nei conti di Enel.
Il risultato del gruppo si avvantaggia di ben 1,425 miliardi di euro di risultati da operazione di Fusione&Acquisizione a fronte del rosso corrispondente di 278 milioni nel 2023, proventi che bilanciano adeguamenti da oltre mezzo miliardo per la cessione di Slovenske Elektrarne a EPH e impatti valutari in Cile per 281 milioni (c’è stata la modifica della valuta funzionale utilizzata in Cile da pesos cileni a dollari americani).

L’utile complessivo balza da 3,43 a 7,01 miliardi di euro, più del doppio. Anche l’utile ordinario segna un’importante crescita del 9,6% a 7,13 miliardi.

L’utile netto ordinario per azione è balzato da 0,36 a 0,67 euro.

C’è stato anche un taglio importante del debito finanziario netto, da sempre la croce del gruppo: è passato da 60,163 a 55,767 miliardi di euro (-7,3%) Anche il patrimonio netto cala, ma meno, del 3,95% a 36,38 miliardi, così il debt/equity migliora. Soprattutto migliora la leva finanziaria (debito netto/su ebitda ordinario) che centra gli obiettivi della guidance a 2,4x dal 2,7x del 2023.

Enel ha tagliato gli investimenti del 14,9% a 10,82 miliardi di euro (soprattutto nelle aree di Enel Green Power, -41,4% a 3,13 mld, e nei mercati finali (-14,7% a 971). C’è stata un’ottimizzazione su questo fronte e si segnalano il sostanziale completamento delle attività nei sistemi di accumulo di energia a batteria in Italia e della costruzione di impianti eolici e fotovoltaici in America Latina e Nord America.

Il cash flow dall’attività operativa di Enel in realtà è calato da 14,62 a 13,22 miliardi di euro, ma gli FFO (Funds From Operations) da 13,7 miliardi (14,8 mld il dato normalizzato) sono un dato robusto, il rapporto FFO/EBITDA è su un bel 64%

Enel, dividendi importanti

Consentono, sottratti i capex da circa 11 miliardi, i 400 milioni di impatti valutari e i 5,4 miliardi di euro di dividendi pagati, di abbattere appunto il debito a 55,8 miliardi circa e di confermare le attese per il 2025 e una politica generosa di remunerazione dei soci.

Il dividendo di Enel è di 0,47 euro per azione, in crescita di oltre il 9% sul 2023 e corrispondente a un ricchissimo dividend yield del 6,71%

Il cda ha convocato l'assemblea degli azionisti per il prossimo 22 maggio 2025: oltre al bilancio e al dividendo, sul menù l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie. La richiesta di rinnovo del buyback prevede che l'acquisto di azioni proprie fino a 500 milioni di azioni ordinarie della Società, il 4,92% del capitale di Enel, per un esborso complessivo fino a 3,5 miliardi di euro.

Enel, il piano e i target 2025

Le azioni strategiche del gruppo, investimenti tra 2025 e 2027 a 43 miliardi (+7 mld), tra Reti e rinnovabili e retail, e consentono di prevedere per l’anno 2027 un EBITDA ordinario di Gruppo compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro e un Utile netto ordinario compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro.

Quest’anno atteso un ebitda ordinario tra 22,9 e 23,1 miliardi e un utile netto tra 6,7 e 6,9 miliardi con un dividendo minimo di 46 centesimi (nel 2026) ma aumentabile fino al 70% dell’utile netto ordinario.

C'è spazio per performance di rilievo sul fronte della remunerazione dei soci insomma.

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