Reddito di Libertà 2025 domanda non accolta, cosa fare entro il 18 aprile

di Alessia Seminara pubblicato:
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Reddito di Libertà 2025, le istruzioni INPS per le domande non accolte per insufficienza di budget: come ripresentare richiesta entro il 18 aprile.

Reddito di Libertà 2025 domanda non accolta, cosa fare entro il 18 aprile

Dopo la pubblicazione della Circolare INPS n. 54/2025 e la comunicazione dell’innalzamento a 500 euro mensili, ha preso avvio la procedura di presentazione delle domande per il Reddito di Libertà 2025. Tuttavia, alcune aventi diritto potrebbero riscontrare diversi problemi nella percezione della misura destinata a donne vittime di violenza. In particolare, alcune donne che hanno presentato la richiesta in precedenza hanno visto la loro domanda non essere accolta per insufficienza di budget. In questo caso, comunque, non bisogna desistere. C’è infatti tempo fino al prossimo 18 aprile per cercare di rientrare tra le beneficiarie della misura da 500 euro mensili. Ecco la procedura completa per ripresentare la richiesta, così come illustrato dall’INPS.

Reddito di Libertà 2025, domanda non accolta: cosa fare entro il 18 aprile

Ci sono novità per la misura di sostegno economico destinata alle donne vittime di violenza. Il Reddito di Libertà 2025 è aumentato a 500 euro (mentre lo scorso anno erano previsti 400 euro mensili).

Con la Circolare n. 54 del 5 marzo 2025, inoltre, l’INPS ha dato avvio alla presentazione delle domande per l’anno corrente, fornendo anche indicazioni utili per ottenere il contributo.

Tramite la Circolare, l’Istituto ha chiarito che esisterà un regime transitorio, durante il quale sarà possibile ripresentare le domande non accolte.

Il regime transitorio varrà solamente per le domande presentate in precedenza, ma non accolte per insufficienza di budget.

Tali domande per il Reddito di Libertà 2025 potranno essere ripresentate una seconda volta. Ci sarà tempo fino al 18 aprile 2025: l’interessata dovrà rivolgersi al proprio Comune per riattivare la procedura.

Le domande ripresentate, chiarisce l’INPS, serviranno a comprovare la permanenza dei requisiti e avranno la precedenza su eventuali nuove domande.

Il Comune di riferimento dovrà ripresentare la domanda per conto della donna avente diritto, alla sezione dedicata al Reddito di Libertà, che si trova sotto l’area Prestazioni sociali dei Comuni.

Nel caso in cui la domanda già presentata abbia, come esito, la dicitura “Non accolta per insufficienza di budget”, sarà possibile accedere ad una specifica funzione per ripresentarla.

Come fare domanda

Ad ogni modo, anche le donne che non hanno presentato la propria domanda in precedenza possono richiedere il Reddito di Libertà 2025.

Come detto, però, le domande già inviate ma non accolte per mancanza di budget, se ripresentate, avranno la precedenza sulle nuove richieste.

Per ottenere il beneficio da 500 euro al mese per dodici mesi, la donna vittima di violenza dovrà rivolgersi al Comune di residenza.

È infatti il Comune a presentare, per conto della cittadina, la richiesta per ottenere il contributo mensile pensato per garantire l’indipendenza economica alla vittima di violenza.

Quante volte si può richiedere il Reddito di Libertà 2025?

Il Reddito di Libertà 2025 potrà essere richiesto solamente una volta, come detto facendo riferimento al Comune di residenza, che dovrà presentare apposita domanda utilizzando i servizi messi a disposizione dal sito INPS.

Una volta accettata la domanda, la misura sarà erogata dalle Regioni, che utilizzeranno i fondi governativi ricevuti dalla Stato (e che variano da Regione a Regione).

Il contributo viene erogato alla donna vittima di violenza su base mensile e, per l’anno corrente, sarà pari a 500 euro al mese.

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