Reddito di Cittadinanza, l’ISEE non basta: nuova domanda o perdi i pagamenti. Chi rischia?
pubblicato:Il Reddito di Cittadinanza continua a far discutere. L’aggiornamento dell’ISEE 2023 da parte dei beneficiari dell’RdC potrebbe non bastare per continuare a ricevere le ricariche mensili: in alcuni casi serve presentare una nuova domanda INPS. Ecco chi rischia di perdere il diritto ai pagamenti e come proteggersi.
I percettori del Reddito di Cittadinanza sono chiamati a rinnovare l’ISEE per continuare a ricevere la ricarica mensile RdC alla data di scadenza pattuita.
L’aggiornamento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente va fatto entro e non oltre il 28 febbraio 2023.
È questa la data da segnare sul calendario se non si vuole correre il rischio di perdere il diritto ai pagamenti elargiti dall’INPS mensilmente.
Richiesta ed ottenuta la nuova attestazione ISEE, l’INPS provvederà ad acquisirla automaticamente svincolando il beneficiario da qualsiasi consegna.
Quest’ultimo sarà tenuto solo a dimostrare il possesso dei requisiti stabiliti per ottenere il riconoscimento del Reddito di Cittadinanza a partire da febbraio 2023.
C’è però un caso in cui, nonostante il rinnovo richiesto e ottenuto dell’ISEE, si dovrà presentare una nuova domanda all’INPS per continuare fruire dei pagamenti RdC senza interruzioni.
Di quale si tratta e chi rischia lo stop dei pagamenti del Reddito di Cittadinanza da parte dell’INPS? Scopriamolo subito.
Prima, però, vediamo quando il pagamento iNPS del Reddito di Cittadinanza di gennaio 2023 arriverà nelle tasche dei beneficiari: ecco tutte le date da segnare sul calendario nel video YouTube di Mr LUL lepaghediale.
Reddito di Cittadinanza, l’ISEE non basta: nuova domanda o perdi i pagamenti. Chi rischia?
Una nuova domanda per continuare a ricevere i pagamenti mensili del Reddito di Cittadinanza deve essere presentata all’INPS dagli interessati alla misura nel caso in cui nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) dello scorso anno i membri del nucleo familiare sono diversi rispetto a quelli indicati ai fini ISEE 2023.
Nello specifico, quando subentra una nuova variazione del nucleo familiare, diversa dalla morte o dalla nascita, una volta ottenuta la nuova certificazione ISEE si dovrà presentare una nuova domanda per beneficiare del Reddito di Cittadinanza.
In caso contrario, l’INPS sospenderà tutti i pagamenti del sussidio sul reddito. Sono questi i percettori dell’RdC che rischiano lo stop delle ricariche da parte dell’INPS.
Reddito di Cittadinanza, cosa rischia da febbraio 2023 chi non presenta una nuova domanda INPS
L’obbligo della presentazione di una domanda INPS per continuare a ricevere i pagamenti del Reddito di Cittadinanza è però ignorato da molti.
Infatti, sono in tanti i percettori RdC a non conoscere proprio l’esistenza di questo vincolo e il rischio di poter andare incontro ad uno stop dei pagamenti RdC in caso di mancata presentazione della nuova richiesta all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
L’obbligo è stato messo nero su bianco nella circolare INPS 43/2019.
Nello specifico, l’articolo 3, comma 12, del decreto-legge n. 4/2019 che recita: “in caso di variazione del nucleo familiare rispetto a quanto dichiarato ai fini Isee vi è l’obbligo di presentare una Dsu aggiornata entro 2 mesi dalla variazione, pena la decadenza del beneficio".
Tuttavia, non sempre l’INPS effettua i controlli in tempo. Dunque, potrebbe accadere che i pagamenti del reddito di Cittadinanza continuano ad essere elargiti nonostante la mancata comunicazione.
Spesso e volentieri, infatti, la variazione del nucleo viene comunicata solo al momento del rinnovo dell’ISEE.
E qui si scoprono le carte.
Quando l’INPS riceverà la nuova attestazione per il calcolo del Reddito di Cittadinanza verrà a conoscenza della variazione e si troverà a dover far rispettare l’obbligo sopra visto: i pagamenti RdC continueranno ad essere erogati solo dietra presentazione di una nuova domanda.
Più nel dettaglio, chi non depositerà una nuova domanda non riceverà alcun pagamento del Reddito di Cittadinanza da febbraio 2023.
Reddito di Cittadinanza, dopo aver ottenuto l’ISEE cosa si deve fare
Nella maggior parte dei casi per continuare a ricevere le ricariche RdC mensilmente basta aggiornare l’ISEE. Questa fruizione vale per 7 mesi se la famiglia non è composta al suo interno da un minore, un over 60 o un invalido.
In questo caso non serve darne comunicazione all’INPS poiché l’acquisizione del documento da parte dell’Istituto avviene in maniera automatica.
Ottenuto l’ISEE, si valuta la sussistenza dei requisiti per accedere al Reddito di Cittadinanza e viene ricalcolato l’importo dei pagamenti a cui si ha diritto, in aumento o diminuizione.