Recordati affonda, nonostante il miglioramento delle stime
pubblicato:Nel semestre ricavi netti consolidati in crescita del 13,5% L'utile netto rettificato raggiunge i 301 milioni di euro (+4,7%)
Pesante tonfo ieri per Recordati: il titolo ha ceduto il 6,83% a 48,82 euro. I prezzi hanno oscillato tra 48,70 e 53,25 euro.
Il titolo di Recordati ha subito un forte calo nonostante i conti semestrali definiti eccezionali dal CEO Robert Koremans e la revisione al rialzo della guidance per l'intero 2024. Evidentemente il mercato si aspettava di più.
Gli analisti di Jefferies hanno confermato il rating "hold" e il target price di 49 euro, sottolineando che l'Ebitda adjusted e l'utile netto sono in linea con le attese.
Koremans ha ribadito la buona salute finanziaria dell'azienda, che continua a cercare opportunità di fusione e acquisizione (M&A) e attende sviluppi dalle autorità di regolamentazione come la FDA americana.
Recordati, i conti del primo semestre
Recordati ha chiuso il primo semestre con un utile netto rettificato di 301 milioni di euro, in aumento del 4,7% rispetto all'anno precedente, grazie alla crescita del risultato operativo rettificato. Questo è stato parzialmente compensato dall'incremento degli oneri finanziari e dell'aliquota fiscale in alcuni Paesi.
I ricavi netti consolidati sono saliti del 13,5% a 1,185 miliardi di euro, grazie alle divisioni Specialty & Primary Care (SPC) e Rare Diseases (RRD). L'Ebitda è aumentato dell'11,5% a 452,9 milioni di euro, con un margine del 38,2% sui ricavi netti, un risultato che Koremans ha definito "da leader del settore".
Recordati, crescita resiliente per Specialty & Primary Care
La divisione SPC ha registrato una crescita del 7,6% a perimetro costante e a cambi costanti, con un portafoglio di trattamenti cardiovascolari resiliente. Tuttavia, una stagione influenzale con contagi inferiori alla media ha avuto un impatto negativo sui portafogli per le malattie respiratorie e gastrointestinali.
Tra i prodotti di punta della divisione, Eligard ha mostrato una crescita a doppia cifra nel semestre, insieme ad Avodart e Combodart/Duodart.
Recordati, focus su rare diseases in attesa di nuove autorizzazioni
Nella divisione Rare Diseases, il focus è stato su oncologia ed endocrinologia. Isturisa e Signifor hanno ottenuto le migliori performance nell'endocrinologia, mentre Qarziba e Sylvant hanno guidato la crescita in oncologia.
Koremans si è detto orgoglioso di aver presentato alla FDA la documentazione per l'espansione dell'etichetta di Isturisa per il trattamento della sindrome di Cushing, con una decisione attesa per metà 2025.
Nonostante Rec-0559 non abbia raggiunto il primary endpoint nello studio di fase 2 per la cheratite neurotropica, il momentum di crescita della divisione è previsto continuare.
Recordati, guidance rivista al rialzo e buone prospettive
Grazie ai solidi risultati semestrali, Recordati ha rivisto al rialzo la guidance per il 2024, con ricavi netti attesi tra 2,3 e 2,34 miliardi di euro e un Ebitda tra 845 e 865 milioni di euro, con un margine attorno al 37%. L'utile netto rettificato è previsto tra 560 e 580 milioni di euro. La società prevede di raggiungere con l'attuale portafoglio prodotti gli obiettivi per il 2025, con ricavi superiori a 2,4 miliardi di euro e un margine Ebitda del 37%.
Recordati, rifinanziamento del bond e prospettive M&A
Koremans ha commentato che il rifinanziamento del bond è una testimonianza della solidità finanziaria di Recordati e che l'operazione non ostacola la ricerca di target M&A.
La società sta già analizzando alcune opportunità e Koremans si è detto fiducioso di portare a compimento alcune di esse. Nonostante le aspettative del mercato siano state deluse, i risultati semestrali e le prospettive di crescita confermano la solidità e la resilienza di Recordati.
Il titolo ha disegnato negli ultimi mesi un potenziale doppio massimo, figura ribassista formata da due picchi (quello del 13 marzo a 53,38 e quello del 30 luglio a 53,25 euro) allineati sugli stessi livelli.
Il doppio massimo verrebbe confermato solo sotto i minimi del 30 maggio a 47,28 euro. In caso di violazione di quei livelli il titolo potrebbe scivolare facilmente fino in area 41,50 euro. Supporti intermedi a 45 e a 43 euro circa. Un primo indizio in favore di una ripresa verrebbe al di sopra di are 50,50 euro. In quel caso possibile un nuovo test della resistenza critica a 53,30/40 euro.
Solo il superamento di questo ostacolo potrebbe ripristinare la tendenza rialzista in atto dai minimi di ottobre 2022.