Quoziente familiare al posto dell’ISEE: cos’è e come funziona
pubblicato:Che cos’è e come funziona il quoziente familiare utile per richiedere il Superbonus e l’assegno unico? Ecco il nuovo metodo di calcolo del reddito in base alla composizione del nucleo familiare: le famiglie più numerose pagheranno meno tasse. Esempi, calcoli e novità.
Il quoziente familiare è un indicatore economico alternativo all’ISEE ampiamente utilizzato in Germania, Francia e Svezia, e permette di far pagare le tasse alle famiglie in base alla propria composizione. Ben presto lo strumento potrebbe essere sfruttato anche in Italia, in particolare per richiedere il Superbonus o l’assegno unico.
Il quoziente familiare, inoltre, potrebbe avere dei risvolti positivi anche sulla natalità, in quanto metterebbe al primo posto il numero dei figli a carico rispetto al reddito complessivamente conseguito nel corso dell'anno.
Al tempo stesso, il quoziente familiare potrebbe permettere di ottenere bonus più ricchi sulle bollette e sulla scuola. Ma di che cosa si tratta?
Cerchiamo di capire meglio che cos'è il quoziente familiare, come funziona e come si calcola:
Che cos’è il quoziente familiare?
Il quoziente familiare proposto dal Governo Meloni, in vista della più ampia riforma fiscale, consiste in un indicatore economico che vada a differenziare la tassazione dei redditi in base alla composizione del nucleo familiare, premiando le famiglie con figli a carico. Che cosa significa?
Con il quoziente familiare le aliquote d’imposta si basano sul reddito familiare diviso per il numero di componenti, corretti con una scala di equivalenza.
A tal fine, l’ISEE potrebbe costituire la base dalla quale partire per calcolare il quoziente familiare, considerando il reddito complessivo della famiglia, e il 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare. Il tutto diviso per la scala di equivalenza che riportiamo di seguito.
Composizione familiare | Scala di equivalenza |
---|---|
Membro 1 | 1 punto |
Membro 2 | 0,57 punti |
Membro 3 (primo figlio) | 0,47 punti |
Membro 4 (secondo figlio) | 0,42 punti |
Sarebbero poi previste maggiorazioni dal terzo figlio in poi, oltre che per i ragazzi portatori di disabilità o gravemente malati.
Quoziente familiare: come funziona e come cambia la tassazione
Per comprendere come potrebbe essere applicato questo nuovo strumento per la tassazione dei redditi, dobbiamo fare riferimento a due diverse modalità: lo splitting del reddito, e il quoziente familiare appunto.
Il principio che sta alla base è il seguente: a ciascuno dei membri della famiglia deve essere garantito lo stesso numero di risorse.
Di qui le due tipologie:
- •
lo splitting del reddito, valido per i coniugi, che prevede l’applicazione dell’aliquota corrispondente alla metà del reddito;
- •
il quoziente familiare, per i nuclei con figli, che prevede diverse quote e consente di dividere il reddito in funzione del numero e delle caratteristiche dei componenti della famiglia stessa.
Come si calcola il quoziente familiare
Secondo il modello francese del quoziente familiare, per esempio, il reddito complessivo viene diviso per un quoziente, calcolato sulla base di un coefficiente assegnato ad ogni componente della famiglia.
Su questa parte di reddito viene quindi applicata un’aliquota, mentre per definire l’ammontare dell’imposta occorre moltiplicare quanto calcolato su tutte le “parti” del reddito per il quoziente.
I coefficienti ai quali guarda il Governo sono riassunti in questa tabella:
Quoziente familiare: esempi pratici e applicazione
Il quoziente familiare è già entrato nel nostro ordinamento: a partire dal prossimo anno, infatti, potrebbe essere utilizzato per definire i beneficiari del Superbonus per le villette, con un tetto reddituale fissato a 15.000 euro.
Facciamo un esempio per comprendere il calcolo. Consideriamo una famiglia composta da due genitori e due figli: in tal caso il coefficiente sarebbe pari a 3 (1 + 1 per i genitori, 0,5 + 0,5 per i figli).
Secondo una ricerca di Eurispes, il quoziente familiare permetterebbe di risparmiare fino a 800 euro a famiglia, con possibile aumento in proporzione all’aumentare del reddito e del numero dei componenti del nucleo familiare.
Le imposte, invece, si ridurrebbero all’aumentare del numero dei figli con benefici anche sulla natalità.