Borsa Oggi, sotto la lente Prysmian e Amplifon

di FTA Online News pubblicato:
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Prysmian poco mossa dopo l'indagine antitrust e l'accordo in Nuova Zelanda.
Amplifon, titolo in calo, ma per alcuni analisti è a sconto sulla concorrenza

Borsa Oggi, sotto la lente Prysmian e Amplifon

Prysmian poco mossa dopo indagine antitrust e accordo in Nuova Zelanda

Poco mossa venerdì Prysmian. Il titolo ha archiviato la seduta con un -0,19% a 61,68 euro dopo avere oscillato tra 61,56 e 62,28 euro. Migliori le performance del colosso dei cavi a Piazza Affari in avvio di ottava con un recupero dello 0,39% a 61,92 euro.

Prysmian Group ha annunciato un importante accordo di "capacity reservation" con Transpower New Zealand, il gestore della rete di trasmissione del paese, per un valore di circa 250 milioni di euro.

L'accordo prevede la realizzazione di una nuova interconnessione sottomarina attraverso lo Stretto di Cook, con una capacità totale fino a 1400 MW, destinata a sostituire l'attuale infrastruttura ormai obsoleta.

Il progetto, che rafforzerà la sicurezza e l'efficienza della rete elettrica neozelandese, mira a soddisfare la crescente domanda di energia nel paese, contribuendo a una fornitura più economica e affidabile.

La finalizzazione del contratto è attesa per il primo trimestre del 2026, con l'autorizzazione a procedere entro giugno dello stesso anno. La messa in funzione della nuova infrastruttura è pianificata per il 2031.

Gli analisti valutano il contratto con Transpower come una "notizia positiva" per il gruppo, che continua a consolidare la propria posizione nei progetti infrastrutturali globali.

Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione "buy" su Prysmian con un target price di 76,6 euro, mentre Banca Akros mantiene il giudizio "accumulate" con un prezzo obiettivo di 70 euro.

Gli analisti sottolineano come l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) abbia condotto un'ispezione negli uffici della consociata italiana Prysmian Cavi e Sistemi Italia. L'indagine riguarda una possibile intesa restrittiva della concorrenza sul mercato dei cavi in rame a bassa tensione in Italia. Tuttavia, la presenza limitata di Prysmian in questo segmento riduce l'impatto potenziale dell'indagine.

L'azione di Prysmian ha terminato la seduta di venerdì poco al di sotto di una coppia di supporti molto rilevanti collocati a 62,10 circa, la media mobile esponenziale a 100 giorni e la trend line rialzista disegnata dal minimo di novembre 2023. Se le quotazioni non riusciranno a risalire in tempi rapidi al di sopra di area 63 euro il segnale ribassista appena inviato verrebbe confermato, con rischio di test a 58,90 della trend line che unisce i minimi del 6 settembre e del 19 novembre. Sotto quei livelli il quadro grafico risulterebbe ulteriormente deteriorato, atteso il ritorno sul minimo di agosto a 52,44 euro. Recuperi oltre area 63 euro potrebbero anticipare il test di area 66, ultima resistenza prima della ricopertura del gap ribassista del 30 ottobre con lato alto a 67,78 euro.

Amplifon, titolo in calo, per alcuni analisti è a sconto sulla concorrenza

Amplifon ha chiuso la seduta di venerdì in calo dopo il bel rialzo del giorno precedente. Anche durante i primi scambi di lunedì l'azione cede l'1,94% e si riporta a 24,81 euro.

Equita ha alzato la raccomandazione sul titolo da hold a buy con prezzo obiettivo confermato a 32 euro.
Gli analisti hanno inserito Amplifon nel portafoglio principale alla luce della marcata sottoperformance degli ultimi due anni e delle prospettive di ripresa della crescita nel settore degli apparecchi acustici.

Venerdì anche Goldman Sachs si è espressa sul titolo, avviando la copertura con giudizio neutral e prezzo obiettivo a 27 euro. Gli analisti prevedono nel 2025 una accelerazione di ricavi e margini dopo il rallentamento degli ultimi anni. Inoltre hanno fatto notare che il titolo tratta a sconto rispetto ai suoi multipli storici.

Graficamente con il calo di venerdì i prezzi di Amplifon hanno coperto il gap up del giorno precedente a 25,43 euro, mantenendosi al di sopra della media mobile esponenziale a 50 sedute, ora a 25,25, e della linea che scende dai top di giugno, anch'essa sugli stessi livelli.

Fino a quota 25,00 la flessione resterà compatibile con il rialzo in atto da novembre e potrebbe rappresentare il preludio al ritorno degli acquisti, ma soltanto oltre 26,30 (61,8% di ritracciamento del ribasso da ottobre) si avrebbe il via libera verso target più ambiziosi in area 28,00/28,50.

Sotto 25,00 euro invece primo sostegno a 24,50, poi rischio elevato di un ritorno sui bottom in area 23,00.