Pirelli accenna un rimbalzo dopo l'intervista di Tronchetti Provera

di FTA Online News pubblicato:
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Prysmian prova una rimonta, ma permane un clima di incertezza

Pirelli accenna un rimbalzo dopo l'intervista di Tronchetti Provera

Timido accenno di rimbalzo ieri per Pirelli & C dopo l'intervista del vicepresidente esecutivo e azionista di riferimento (ha il 25,3%) Marco Tronchetti Provera a Repubblica: il gruppo sta incontrando difficoltà nello sviluppo dei suoi affari negli USA a causa della presenza sella società statale cinese Sinochem nel suo azionariato (è il primo socio con il 37%).

Il manager si è detto fiducioso in vista di una soluzione con i cinesi che permetta a Pirelli di non essere svantaggiata in un mercato così importante come quello statunitense.

Gli USA hanno imposto il divieto di vendita di veicoli connessi che utilizzano software o hardware legati a entità cinesi o russe, circostanza che mette a rischio il 40% circa dei ricavi del gruppo nel segmento ad alto valore.

Pirelli, avvio in calo a Piazza Affari

Stamane il titolo Pirelli ha comunque aperto in netto calo, facendo segnare un -2,7%, scendendo fino a 4,76 euro, nuovo minimo da dicembre 2023. Il testa e spalle ribassista costruito tra gennaio e marzo aveva il target a 5,05, raggiunto venerdì, ma i prezzi si sono poi spinti fin sotto ai bottom di novembre andando a violare anche la linea che saliva da quelli di settembre 2022.

Il prossimo supporto è posto a 4,70 euro e se dovesse cedere aprirebbe ad un ulteriore affondo verso 4,40, ultimo baluardo prima che la corsa prosegua verso i minimi del 2023 in area 4,00.

Reazioni dai livelli attuali acquisirebbero spessore tecnico solo in caso di ritorno oltre 5,15, circostanza che permetterebbe di allentare le recenti tensioni e prospettare il successivo test a 5,35 e 5,50 circa.

Prysmian, Jefferies riduce il target, ma conferma un buy

Positiva ieri Prysmian: il titolo ha guadagnato l'1,7% a 41,82 euro dopo avere oscillato tra 40,95 e 43,03 euro.
Jefferies conferma il rating buy su Prysmian e riduce il prezzo obiettivo da 75 a 57 euro, mentre il titolo attualmente scambia a circa 42 euro. Gli analisti hanno rivisto al ribasso le stime di EBITDA organico per il periodo 2025-2027, abbassandole del 10-13%, a causa dei crescenti rischi macroeconomici negli Stati Uniti e a livello globale, soprattutto legati all'incertezza sui dazi che sta pesando sui settori costruzioni e industriale.

L'acquisizione di Channell compensa parzialmente questi tagli, portando a una riduzione complessiva dell'EBITDA del 6-9%. Gli operatori prevedono una persistenza della volatilità nel breve termine e si attendono risultati del primo trimestre che difficilmente risolveranno le incertezze.

Nonostante un chiaro rischio per la guidance del 2025, il mercato sembra già aver scontato un rallentamento, offrendo così un'opportunità di acquisto a meno che non si verifichi un aggravamento significativo dei fattori macro.

Prysmian, servirebbero allunghi più decisi per un rimbalzo credibile

La seduta di ieri di Prysmian si è mantenuta all'interno della precedente, quando i prezzi avevano oscillato tra 41,12 e 43,21. In queste ore il titolo cede l'1,34% e si porta a 41,26 euro dopo un affondo a 40. Solo la rottura del massimo di lunedì renderebbe credibile un tentativo di rimbalzo con primo target a 45 euro.

Al di sopra di quei livelli attesa la ricopertura del gap ribassista del 4 aprile con lato alto a 47,46 euro. Una ripresa credibile per quello che riguarda il contesto di medio periodo verrebbe segnalata dalla rottura dei 50 euro.

Sotto area 40 atteso il test del supporto critico di area 36,20 euro, massimi di novembre e 2023.