Piazza Affari tocca nuovi massimi pluriennali poi riduce i guadagni

di Simone Ferradini pubblicato:
4 min

Borsa italiana in verde. Il FTSE MIB ha chiuso a +0,24% (performance settimanale -0,18%, toccati i massimi da gennaio 2008), il FTSE Italia All-Share a +0,21% (toccati i massimi da dicembre 2007), il FTSE Italia Mid Cap a -0,15% e il FTSE Italia STAR +0,16%.

Piazza Affari tocca nuovi massimi pluriennali poi riduce i guadagni

Incerte le altre principali Borse europee: EURO STOXX 50 +0,04%; Londra (FTSE 100) -0,73%; Francoforte (DAX) -0,08%; Parigi (CAC 40) +0,44%; Madrid (IBEX 35) -0,07%.

Wall Street poco mossa dopo la chiusura delle Borse europee: S&P 500 +0,1%, NASDAQ Composite +0,0%, Dow Jones Industrial -0,1%.

I principali dati macroeconomici pubblicati oggi

S&P Global ha comunicato che negli USA l'indice PMI manifatturiero a gennaio (dato preliminare) si è attestato a 50,1 punti dopo i 49,4 di dicembre (dato finale) e contro il consensus fissato a 49,7. L'indice PMI servizi a gennaio (dato preliminare) si è attestato a 52,8 punti dopo i 56,8 di novembre e contro il consensus fissato a 56,5.

Il Census Bureau ha comunicato che negli USA a dicembre le vendite di abitazioni esistenti si sono attestate a 4,24 milioni dopo i 4,15 milioni di novembre e contro i 4,19 milioni del consensus.

L'Università del Michigan ha comunicato che l'indice di fiducia dei consumatori USA del mese di gennaio (dato finale) si è attestata a 71,1 punti dopo i 73,2 del dato preliminare e i 74,0 di dicembre. Il consensus era fissato a 73,2.

S&P Global ha comunicato che nell'eurozona l’indice PMI HCOB servizi a gennaio è sceso su base preliminare a 51,4 punti dai 51,6 punti di dicembre, in linea con le attese. L'indice PMI HCOB manifatturiero è salito a 46,1 punti dai 45,1 di dicembre, meglio dei 45,3 del consensus.

Borsa italiana positiva, focus su MPS-Mediobanca

Mediobanca +7,72% balza sui massimi dal 2007 dopo che Banca MPS -6,91% ha lanciato un'offerta pubblica di scambio totalitaria a 2,3 nuove azioni per ogni azione esistente di Mediobanca, pari a un prezzo implicito di 15,992 per azione (+5,03% rispetto al prezzo ufficiale di ieri). L'offerta è condizionata al raggiungimento del 66,67% del capitale di Mediobanca e creerebbe il terzo gruppo bancario in Italia. Secondo indiscrezioni raccolte da Reuters l'offerta non è giunta del tutto inattesa a Piazzetta Cuccia.

Iveco Group +3,87% a 11,2850 euro. Intermonte conferma il giudizio outperform e incrementa il prezzo obiettivo da 14,20 a 15,40 euro. Gli analisti del broker italiano sottolineano l'appeal della divisione Difesa in ottica M&A e incrementano le stime sull'utile per azione del biennio 2025-2026 anche grazie alla mancata svalutazione del peso argentino.

Acquisti sul lusso in scia ai risultati trimestrali di Burberry +10%. Il gruppo inglese ha chiuso il suo terzo trimestre al 28 dicembre scorso con ricavi a perimetro costante in flessione del 4% a/a, molto meglio del -12% atteso dagli analisti, grazie soprattutto al +4% registrato nelle Americhe. A Milano si mettono in luce Moncler +3,02% e Salvatore Ferragamo +4,38%.

Unicredit +0,53%, massimi da luglio 2011. Ieri l'a.d. Andrea Orcel ha dichiarato in un'intervista al TG1 a margine del World Economic Forum di Davos, che l'acquisizione di Banco BPM +1,89% permetterebbe al gruppo di passare dall'attuale 9% del mercato italiano, livello al suo avviso basso, al 15% e agli azionisti della banca lombarda di partecipare agli sviluppo positivi raggiunti da Unicredit negli ultimi tre anni.

Sul tema dell'aggregazione con Commerzbank +0,0%, l'a.d. Andrea Orcel ha detto che punta a chiarire la situazione con il nuovo governo tedesco, dopo le elezioni del 23 febbraio, al fine di ottenerne il supporto. Intanto però il Financial Times scrive che la presidente della banca tedesca Bettina Orlopp ha respinto la proposta di avviare colloqui informali sull'aggregazione prima di aver ricevuto una proposta scritta.

Aeffe -10,63% in forte ribasso: il gruppo ha chiuso il 2024 con ricavi preliminari in calo del 21,3% a/a a 251 milioni di euro. Il management si aspetta segni di ripresa a partire dal secondo semestre.

Euro in rimonta, BTP sottotono

Euro forte contro dollaro, sale sui massimi dal 17 dicembre. EUR/USD al momento segna 1,0515 circa.

BTP e spread in lieve peggioramento. Il rendimento del decennale segna 3,66% (chiusura precedente a 3,65%), lo spread sul Bund 109 bp (110) (dati MTS).

Materie prime: gas e petrolio poco mossi, oro sui massimi di periodo

Petrolio sopra i minimi dal 10 gennaio toccati nella notte. I future marzo segnano per il Brent 78,25 $/barile (minimo a 77,61), per il WTI 74,45 $/barile (minimo a 74,01).

Gas sotto il massimo dal 2 gennaio toccato mercoledì a 50,790 euro/MWh. Il Dutch TTF Natural Gas Future febbraio segna 49,680, +1,1% rispetto alla chiusura della seduta precedente (49,123).

Oro sui massimi dal 31 ottobre. Prezzo attuale in area 2777 dollari/oncia (oro spot).