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Pensioni 2025, nuova Quota 92 in arrivo? L’ipotesi allo studio

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Quota 92 per superare la Legge Fornero? Ecco la nuova ipotesi allo studio, che potrebbe diventare protagonista della Riforma Pensioni 2025.

Pensioni 2025, nuova Quota 92 in arrivo? L’ipotesi allo studio

L’accordo sulle Pensioni 2025 è ben lontano dall’essere raggiunto. Se, fino a qualche settimana fa, si pensava ad un possibile stop al meccanismo delle Quote, nelle ultime ore si parla di una possibile nuova Quota 92.

La novità porterebbe finalmente al superamento della controversa Legge Fornero e permetterebbe di accedere al trattamento pensionistico con 25 anni di contributi versati. Vediamo come potrebbe funzionare questa nuova opzione.

Pensioni 2025, nuova Quota 92 in arrivo? L’ipotesi allo studio

Secondo quanto riportato dal quotidiano QuiFinanza, il superamento della Legge Fornero potrebbe concretizzarsi grazie alla nuova Quota 92. Per le pensioni 2025 si sta elaborando infatti una nuova ipotesi, che è attualmente allo studio da parte dell’INPS e del Centro Studi Itinerari Previdenziali.

In base alle informazioni sulla novità, sappiamo che, per poter accedere al trattamento pensionistico sfruttando questa nuova opportunità, sarà necessario aver cumulato almeno 25 anni di contribuzione.

Quanto all’età anagrafica richiesta, per la Quota 92 sarebbero in realtà necessari 67 anni. Tuttavia, l’ipotesi allo studio vuol essere estremamente flessibile.

Per questa ragione, l’età anagrafica del futuro pensionato potrà essere flessibile: si potrebbe concedere l’accesso dai 62 – 63 ai 70 anni di età, rispettando il requisito contributivo.

Quota 92: i costi per i futuri pensionati

Ovviamente, dato che per l’ipotesi Quota 92 la finestra temporale di accesso è tanto ampia, le conseguenze per i futuri pensionati rischiano di essere molto diverse. A seconda dell’età anagrafica, infatti, i costi possono solamente aumentare.

In particolare, saranno coloro che decideranno di accedere alla Quota con un’età fino a 67 anni coloro che rischiano di rimetterci maggiormente.

Questa novità che potrebbe diventare la protagonista delle pensioni 2025, infatti, prevede quindi la possibilità di fruire di un’uscita flessibile. Tuttavia, il futuro pensionato dovrà rinunciare a parte del proprio assegno mensile.

Lo studio di esperti INPS e Centro Studi Itinerari Previdenziali prevede infatti una riduzione dell’assegno per chi deciderà di uscire dal lavoro dai 62 – 63 anni fino ai 67 anni.

Tuttavia, è previsto anche l’inverso: chi deciderà di tardare la pensione, uscendo dal mondo del lavoro dopo i 67 anni e fino ai 72 anni, potrà contare su una maggiorazione. Una sorta di premio sul futuro cedolino pensione, insomma.

Il superamento della Legge Fornero

Se la novità dovesse concretizzarsi, le pensioni 2025 saranno quindi caratterizzate da un vero e proprio superamento della Legge Fornero. Tale Legge verrebbe, in sostanza, sostituita dalla Quota 92, altrettanto sostenibile per le casse statali.

Non senza tener conto dei futuri pensionati e delle loro esigenze. Infatti, l’ipotesi allo studio auspica un assegno di importo pari almeno 1,5 volte la pensione minima. In questo modo, ai futuri pensionati si potrebbe garantire uno stile di vita dignitoso.

La nuova opzione potrebbe al contempo portare al superamento delle opzioni di pensionamento flessibile, quali Quota 103, APE Sociale e Opzione Donna.

Al momento, comunque, siamo nel campo delle ipotesi, e dovremo attendere ancora qualche settimana per scoprire quale sarà la decisione definitiva del Governo.

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