Pensione quota 41: le ultime novità!
pubblicato:L’attuale sistema previdenziale vigente in Italia è volto alla salvaguardia di quei lavoratori bisognosi di maggiori tutele. Tra gli interventi finora messi in atto, vi è quello legato all’approvazione della Pensione Quota 41: vediamo in che cosa consiste, chi può fare richiesta e se ci sono delle novità nel 2022!
Oltre alla pensione di vecchiaia tradizionale, alcune categorie specifiche dei lavoratori italiani che sono prossimi ad accedere al pensionamento hanno l’opportunità di poter ottenere una prestazione economica di tipo previdenziale, che prende il nome di Pensione Quota 41.
Si tratta, come accade solitamente, di una prestazione previdenziale interamente gestita ed erogata da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, che va così ad affiancare altre tipologie di pensione finora erogate nei confronti di alcuni lavoratori.
A tal proposito, infatti, la recente Legge di Bilancio 2022 è andata a prolungare ed estendere la possibilità di percepire la pensione per i lavoratori precoci, anche nota come Pensione Quota 41.
In questo senso, nei prossimi paragrafi, andremo ad approfondire nel dettaglio le caratteristiche e le peculiarità della pensione per i lavoratori precoci, soprannominata Pensione Quota 41, in maniera tale da chiarire a chi si rivolge tale opportunità, quali sono i meccanismi di funzionamento di tale prestazione economica.
Pensione Quota 41: come funziona per l’anno 2022?
Le pensioni precoci, erogate attraverso il riconoscimento della formula della Quota 41, rappresentano delle agevolazioni che sono state disposte verso alcune categorie di lavoratori, introdotte per la prima volta nel territorio nazionale a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2017, ovvero la legge numero 232 dell’11 dicembre dell’anno 2016.
In tal senso, la Pensione Quota 41 è di fatto una prestazione che viene corrisposta nei confronti dei lavoratori che rientrano nella categoria nota sotto il nome di lavoratori precoci, i quali dovranno chiaramente rispettare determinate condizioni particolari.
Così come avviene per le altre tipologie e formule di pensionamento anticipato, come ad esempio l’Opzione Donna, anche per quanto riguarda i cittadini che presenteranno richiesta per ottenere l’assegno pensionistico previdenziale attraverso la Quota 41, questi potranno vedersi attribuita l’opportunità di ricevere il contributo mensile dall’Istituto INPS in anticipo rispetto al conseguimento dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia.
Chi potrebbe andare in pensione con la formula Quota 41?
La pensione concessa attraverso la formula di pensionamento Quota 41 è dunque, come anticipato, indirizzata esclusivamente verso i cosiddetti lavoratori precoci.
Quarantuno anni di età contributiva entro la fine dell’anno 2026, di cui almeno dodici mesi di vita contributiva da raggiungere prima del raggiungimento del diciannovesimo anno di età anagrafica: questa rappresenta la condizione essenziale per i lavoratori che sono intenzionati di accedere all’assegno mensile previdenziale erogato attraverso la formula della Quota 41.
A questo proposito, rientrano specifiche tipologie di soggetti e di lavoratori. Nello specifico, sono i lavoratori che si trovano in stato di disoccupazione da almeno tre mesi, i lavoratori che da almeno sei mesi si occupano della cura di un parente come caregiver, i lavoratori dipendenti che effettuano delle mansioni più gravose oppure usuranti nel corso degli ultimi dieci anni, i cittadini che potranno avere la possibilità di richiedere la Pensione Quota 41.
Inoltre, anche i lavoratori a cui è stata accertata da parte di un’apposita commissione medica a cui compete il ruolo di accertamento dell’invalidità. In particolare, in questo senso, potranno fare richiesta della pensione con Quota 41 i cittadini la cui percentuale di invalidità risulta essere pari oppure superiore al 74 per cento.
Quali sono le ultime novità sulla pensione per la formula Quota 41
Si parla spesso dell’esigenza di una nuova riforma di tipo previdenziale che dovrebbe andare a rendere più sostenibile l’intero sistema pensionistico attualmente in vigore in Italia.
Per questo motivo, tra le varie opzioni che sono state prese in considerazione da parte della squadra dell’esecutivo guidata dal premier Mario Draghi, vi sono anche quelle relative alla possibilità di prolungare ed estendere la formula della Quota 41.
In tal senso, una vera e propria rivoluzione del sistema pensioni potrebbe avvenire già a partire dal primo gennaio del prossimo anno, a seguito dell’elaborazione della nuova Manovra finanziaria 2023. Secondo alcune indiscrezioni, come riportato anche dall’articolo Investire Oggi, sembrerebbe possibile estendere l’accesso alla pensione anticipata attraverso la nota formula attualmente destinata al lavoratori precoci, anche ad altre categorie di cittadini.
Fare richiesta per la pensione con Quota 41: la procedura dell’INPS
All’interno della sezione telematica dell’Istituto INPS dedicata alla pensione anticipata per i lavoratori precoci, sono state riportate anche le indicazioni di carattere maggiormente operativo, utili per quei soggetti e quei lavoratori che ritengono di avere tutte le condizioni richieste per poter accedere all’assegno previdenziale in anticipo con Quota 41.
A questo proposito, occorre fare riferimento al servizio di contact center così come anche quello messo a disposizione dagli intermediari e dagli enti di patronato.