Pensione a 57 anni per le casalinghe: come fare domanda

di Amanda Sarni pubblicato:
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Non è affatto una novità dell’ultima ora quella della pensione a 57 anni concessa nei confronti delle casalinghe e dei casalinghi italiani. Infatti, già dal 1997, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale garantisce un assegno pensionistico anticipato nei confronti di chi si prende cura della famiglia e della casa, rispettando determinate condizioni. Per questo è importante fare attenzione alle condizioni necessarie per richiedere la pensione a 57 anni per le casalinghe.

Pensione a 57 anni per le casalinghe: come fare domanda

Non è affatto una novità dell’ultima ora quella della pensione a 57 anni concessa nei confronti delle casalinghe e dei casalinghi italiani. Infatti, già dal 1997, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale garantisce un assegno pensionistico anticipato nei confronti di chi si prende cura della famiglia e della casa, rispettando determinate condizioni.

Per questo motivo è davvero importante fare attenzione alle condizioni necessarie per richiedere la pensione a 57 anni per le casalinghe.

A questo proposito, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire tutte le caratteristiche essenziali e gli aspetti peculiari della pensione per le casalinghe a 57 anni, ponendo particolare attenzione proprio sui requisiti considerati obbligatori al fine del riconoscimento dell’assegno previdenziale per le casalinghe e i casalinghi che vivono in Italia.

Come funziona il Fondo casalinghe e a chi è riservato

Molti hanno sentito parlare del Fondo pensione per le casalinghe. Ma come funziona questo fondo? Quali sono le sue peculiarità?

Dunque, quando si parla di un fondo previdenziale riservato alle casalinghe e ai casalinghi, si fa riferimento ad un fondo che viene gestito interamente da parte dell’Istituto INPS, il cui accesso ed iscrizione viene riconosciuto non soltanto alle donne italiane che si prendono cura della famiglia e della casa ma anche degli uomini.

A questo proposito, per poter avviare l’iscrizione al Fondo casalinghe e godere delle prestazioni predisposte nei confronti dei suoi iscritti, sarà necessario anche provvedere ad una serie di versamenti mensili, per una durata minima di cinque anni.

In tal senso, occorre anche precisare che questo fondo previdenziale risulta essere stato istituito per la prima volta durante l’anno 1997. Per questo motivo, per tutte quelle persone che hanno deciso di aderirvi a partire dalla data della sua effettiva costituzione, attualmente potranno già aver beneficiato di 25 anni di contribuzione.

Nei confronti degli iscritti al fondo pensione casalinghe, sono state assicurate ben tre diverse prestazioni, che potranno essere erogate da parte dell’Istituto INPS, sulla base delle condizioni e dei requisiti previsti e alle categorie di soggetti che ne fanno domanda. Nello specifico, si tratta della pensione anticipata a 57 anni, pensione di vecchiaia a 65 anni ed infine, rendita per inabilità.

Come funziona la pensione per le casalinghe a 57 anni?

Dunque, le casalinghe che hanno deciso di effettuare l’iscrizione all’apposito fondo previdenziale e che avranno regolarmente versato i contributi per almeno cinque anni, potranno usufruire dell’opzione della pensione anticipata a 57 anni. Ma quali sono gli importi della pensione che potrà essere erogata verso le casalinghe?

È chiaro che, come si può immaginare, non ci si può aspettare un ammontare relativo all’assegno previdenziale delle casalinghe eccessivamente elevato, in quanto tale fondo risulta essere ancora giovani rispetto alla sua data di istituzione.

Dunque, il sistema di calcolo della pensione per le casalinghe che sarà preso in considerazione per poter elaborare gli importi dell’assegno previdenziale sarà quello interamente contributivo. In tal senso, dipenderà tutto da quanto ciascun cittadino avrà versato di contributi, prendendo come riferimento il minimo mensile fissato a 25,82 euro, il quale non basterà però per consentire ai casalinghi di richiedere la pensione anticipata e dovranno attendere il compimento dei 65 anni di età anagrafica.

In tal senso, l’importo minimo della pensione casalinghe dovrà risultare almeno pari all’assegno sociale, il cui importo dovrà essere maggiorato del 20%.