Patto anti-inflazione, chi pratica più sconti? Ecco i supermercati, i prodotti e le città dove il risparmio è maggiore
pubblicato:Il Patto anti-inflazione tra governo, produttori e distributori ha tagliato il nastro di partenza lo scorso 1° ottobre non senza problemi e ora il “trimestre tricolore” garantirà prezzi d’acquisto più bassi ai consumatori. Ecco quali sono i supermercati che praticano più sconti, i prodotti sui quali si risparmia molto e le città più convenienti.
Il Patto anti-inflazione tra governo, produttori e distributori è ormai realtà e già si è entrati nel vivo del “trimestre tricolore”, i tre mesi che garantiranno ai consumatori prezzi calmierati su una vasta gamma di beni essenziali da acquistare al supermercato, e non solo, fino al 31 dicembre 2023.
Ma quali sono le catene di supermercati che praticano più sconti, i prodotti e le città dove il risparmio è maggiore?
Scopriamo insieme dove la spesa diventa conveniente e quali offerte non lasciarsi sfuggire.
Patto anti-inflazione, chi pratica più sconti? Ecco l’elenco dei supermercati più convenienti
Tra i supermercati aderenti al Patto anti-inflazione che garantisce uno sconto del 10% su oltre 200 prodotti di largo consumo e 1.000 con prezzi bloccati, è Coop la catena della GDO leader per il maggior numero di sconti.
Segue Conad con più di 600 prodotti scontati e Esselunga con un’offerta più articolata: è possibile accedere al 20% di sconto su una categoria di prodotti a marchio e circa 40 prodotti appartenenti alla linea “Smart” con prezzi al di sotto dei 40 euro.
Non meno interessante è l’offerta di Carrefour. Nei supermercati del marchio dislocati in lungo e in largo per l’Italia è possibile scegliere tra ben 900 prodotti a prezzi calmierati, mentre Lidl applica il prezzo bloccato su una determinata categoria di prodotti acquistabili in 730 punti vendita.
Diversa l’iniziativa “Giù l’inflazione” pensata da CRAI, ma sempre molto conveniente: su più di 500 prodotti si può beneficiare di uno sconto variabile dal 10% al 40%.
Rientrano nell’elenco dei supermercati aderenti al Patto anti-inflazione anche:
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Despar
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Famila
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Pim
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Penny Market
Patto anti-inflazione, quali prodotti registrano i maggiori sconti
Tra i prodotti messi agli sconti quelli più gettonati riguardano i beni confezionati a nome del produttore. Il motivo è dal ricercare nella facilità di queste catene di intervenire sui costi dei prodotti poiché hanno il controllo dell’intera filiera.
L’elenco è assai lungo: dalle uova ai biscotti, dalla pasta al riso, dai prodotti surgelati al cibo inscatolato per gli animali. E poi ancora, pannolini, carta igienica e detersivi.
Tra gli aderenti al Patto anti-inflazione, almeno per il momento, sono poche le grandi marche che hanno sposato l’iniziativa.
Ferrero ha dato il suo ok, ma presto dovrebbe arrivare il via libera anche da Nestlè, Barilla, Lavazza e Mutti.
Una decisione questa che porterebbe ad avere un blocco dei prezzi, o allettanti sconti, su pasta, passata di pomodoro, caffè, dolciumi e cioccolato.
Rimangono fuori dal “trimestre tricolore”, invece, i prodotti etichettati come freschi: carne, frutta, verdura e pesce.
Patto anti-inflazione, quali sono le città dove il risparmio è più alto
Prima di vedere quali sono le città aderenti al Patto anti-inflazione dove il risparmio è più alto, è importante fare una premessa.
Sebbene l’iniziativa incentrata sugli sconti dei prodotti sia molto vantaggiosa, la sua diffusione nei punti vendita e nei supermercati sta abbracciando le diverse Regioni in maniera differente.
Volendo dare un’occhiata ai dati, allo stato attuale risultano registrati all'iniziativa un totale di 6.977 punti vendita nelle città metropolitane.
Le città che hanno registrato il maggior numero di punti vendita sono:
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Roma, con 1.381 punti vendita
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Torino, con 1.074 punti vendita
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Napoli, con 801 punti vendita
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Milano, con 741 punti vendita
Tuttavia, è interessante notare che, nonostante la presenza significativa di punti vendita a Milano, la maggior parte di essi non è ancora attiva.
L'elenco dei punti vendita prosegue con:
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Bologna e Genova, entrambe con 422 punti vendita
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Palermo, con 369 punti vendita
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Catania, con 322 punti vendita
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Venezia, con 299 punti vendita
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Bari, con 278 punti vendita
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Messina, con 249 punti vendita
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Cagliari, con 207 punti vendita
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Reggio Calabria, con 119 punti vendita
Di contro, alcune Regioni italiane sembrano essere in ritardo nell'adesione all'iniziativa.
Tra queste spiccano Abruzzo, Calabria, Sardegna e Umbria, che presentano un numero significativamente inferiore di punti vendita rispetto alle città metropolitane.