PAC una forma di investimento intelligente
pubblicato:I PAC (Piani di Accumulo del Capitale) sono una forma di investimento intelligente, vediamo di cosa si tratta e quali opportunità offrono
Chissà quante volte abbiamo sentito parlare o letto articoli riferiti ai piani di accumulo, ovvero i cosiddetti PAC (Piani di Accumulo del Capitale).
Sicuramente sono molti coloro che, alle parole, hanno fatto seguire i fatti, procedendo con la sottoscrizione di queste forme di investimento. Non tutti però, probabilmente, sanno di che cosa si tratta, nello specifico e quali opportunità possano far cogliere al risparmiatore.
PAC: un universo accessibile a tutti
Una delle principali caratteristiche dei PAC, è quella di essere accessibili a tutti. Ve ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche. Consentono quindi di poter accedere al mercato finanziario anche con cifre esigue offrendo, al sottoscrittore, una doppia opportunità in base alle proprie disponibilità: risparmiare ed investire.
Una formula decisamente intelligente, quindi, soprattutto da qualche anno a questa parte, quando la soglia minima di accesso è diventata decisamente abbordabile (si parla di 50 euro al mese e in taluni casi anche meno). L’idea del frazionamento mensile è quella più logica, anche perché consente di entrare in una dinamica mentale di “risparmio”.
Quei 50, 100 (a anche di più a seconda del singolo caso) euro al mese che, detratte le spese fisse e qualche svago, rimangono nelle nostre disponibilità, perché dunque non utilizzarle per crearci un capitale per il futuro anziché, magari, rischiare di spenderle in beni superflui ed inutili?
Magari, dopo un tot di anni, sarà proprio quel capitale, quello che utilizzeremo per cambiare l’auto, gli arredi di casa o permetterci più di un viaggio in qualche località da sogno. Già: quegli “insignificanti” 50 o 100 euro al mese, nel corso del tempo, possono assumere un valore prezioso. Ecco perché il PAC può essere sempre una buona scelta.
PAC: investire nel tempo, sfruttando le oscillazioni dei mercati
Anche da un punto di vista finanziario, il PAC, ha una sua validissima logica. Quale? Permette di investire sui mercati scelti sfruttandone le oscillazioni. L’accesso è rivolto a qualsiasi tipologia di investimenti, che siano azionari od obbligazionari o misti.
Ovviamente, considerando che il PAC ha comunque un orizzonte temporale di medio/lungo periodo, è opportuna valutare la possibilità di optare per i mercati azionari che, alla lunga, riescono a fornire rendimenti migliori. Acquistare un piano di accumulo significa che non investiremo i nostri risparmi in una unica soluzione, col rischio magari di acquistare nel momento in cui i mercati sono sui loro massimi storici.
Acquisteremo invece ogni mese, fregandocene se le borse salgono e scendono. Anzi, se scendono, ancora meglio, visto che acquistiamo a prezzi più bassi e, potenzialmente, possiamo sperare in performance decisamente interessanti. Che cosa occorre valutare? La bravura del gestore, informandosi in merito alla storicità dei prodotti che ha in cantiere.
Le commissioni e i costi applicati, particolare assolutamente da non trascurare mai. In particolare, meglio sempre verificare se, oltre alle commissioni di ingresso, di gestione, di extra performance, vi siano anche quelle d’uscita. E sì, perché alla fine della fiera, togli di qua e togli di là, non rimane quasi nulla. Informarsi, documentarsi, conoscere quanto più possibile del gestore al quale affidiamo i nostri risparmi: la consapevolezza e la conoscenza sono armi che non uccidono, ma fanno solo del bene.