Opzione donna 2023, nuovi requisiti: età di uscita in base al numero dei figli. Cosa cambia
pubblicato:Il Governo ha modificato i requisiti di accesso a Opzione Donna: dal 1° gennaio 2023, si innalza il limite d'età per accedere a questa finestra, che varierà in base al numero dei figli. Ecco cosa cambia e chi può sfruttarla.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio 2023, prevedendo tantissime novità per quanto riguarda le pensioni.
Come anticipato, è stata confermata la proroga di Ape Social per i lavori usuranti, e di Opzione Donna per la quota femminile, ma con alcune novità. Prevista poi un'ulteriore finestra di uscita a 62 anni di età e 41 di contributi (Quota 103).
Opzione Donna sarà accessibile con nuovi requisiti e un limite di età calcolato in base al numero dei figli di ciascuna lavoratrice: queste sono, in breve, le novità che saranno applicate alle pensioni dal 1° gennaio 2023.
Ma scendiamo più nel dettaglio e cerchiamo di capire come cambiano i requisiti di accesso a Opzione Donna, come si calcola il limite d'età in base ai figli e quanto si prende di assegno da gennaio 2023.
Proroga Opzione Donna al 2023, ma con nuovi requisiti
La Legge di Bilancio 2023 è chiara: per andare in pensione con Opzione Donna occorre rispettare dei nuovi requisiti a partire dal 1° gennaio 2023.
Infatti, il limite di età è stato innalzato a 60 anni per le donne che non hanno figli - a prescindere dal fatto che siano lavoratrici dipendenti o autonome -, ma con la prole è possibile anticipare l'uscita fino a due anni.
Questi sono i premi alla natalità ai quali ha pensato il Governo, introducendo dei correttivi all'opzione pensionistica femminile.
Non solo: oltre al requisiti anagrafico, è stato confermato anche il requisito contributivo, ovvero il versamento di almeno 35 anni di contribuzione.
Opzione Donna, limite di età in base al numero dei figli
La proroga di Opzione Donna è entrata nella Manovra 2023 (per un solo anno, fino al 31 dicembre 2023), ma ci sono delle importanti modifiche sui limiti di età per accedere a questa opzione di pensionamento anticipato per le donne.
Riassumiamo i nuovi limiti in una semplice tabella:
Età | N° figli | Contributi |
---|---|---|
58 anni | 2 figli | 35 anni |
59 anni | 1 figlio | 35 anni |
60 anni | in tutti gli altri casi | 35 anni |
L'età limite per il pensionamento con Opzione Donna è fissata a 60 anni, con 35 di contributi, ed è equiparata tra lavoratrici autonome e dipendenti.
Tuttavia, le donne che hanno figli possono anticipare il pensionamento di uno o due anni:
- •
a 59 anni, se hanno un solo figlio;
- •
a 58 anni, se hanno due figli.
Il tutto nel rispetto degli anni di contribuzione richiesti.
Opzione Donna 2023: calcolo dell'assegno
Restano ancora escluse da questa finestra di pensione anticipata le lavoratrici iscritte alla gestione separata, oppure le donne che per raggiungere i requisiti richiesti devono utilizzare il cumulo dei versamenti in tale gestione.
Non cambia nulla, invece, sul calcolo degli assegni, che vengono calcolati interamente sul sistema contributivo.
Per il raggiungimento dei requisiti, in particolare per la contribuzione di almeno 35 anni, è possibile inglobare la maternità obbligatoria, il congedo parentale o altri periodi retribuiti (cassa integrazione, permessi Legge 104, ecc).
Sono esclusi i periodi di malattia e disoccupazione, che però rientrano nel calcolo dell'assegno.