Naspi sospesa: cause e soluzioni per riaverla indietro!
pubblicato:La Naspi, l’indennità di disoccupazione, in alcuni casi può essere sospesa, secondo la normativa. Nel caso in cui venga sospesa, di solito viene riattivata automaticamente, ma ci sono dei casi specifici in cui la sospensione è definitiva. Scopri i dettagli nell’articolo seguente!
La Naspi, ovvero l'identità di disoccupazione che viene erogata mensilmente dall'Inps a tutti coloro che hanno perso il lavoro involontariamente (per licenziamento, per dimissioni per giusta causa o per scadenza del contratto a tempo determinato), in alcuni casi potrebbe essere sospesa, mettendo in vera difficoltà il disoccupato che la percepisce.
Potrebbe capitare, per esempio, come spiega nei dettagli La Legge per Tutti, che il beneficiario della Naspi, durante il periodo di disoccupazione, trovi un altro lavoro (subordinato o parasubordinato) o inizi un'attività di lavoro autonomo. Cosa accade in questi casi?
In quali casi la Naspi viene sospesa per poi essere riattivata automaticamente?
In alcuni casi la Naspi viene sospesa per un periodo, per poi venire riattivata automaticamente dall’Inps. In altri casi si decade automaticamente e per sempre. In altri casi ancora, non avviene alcuna sospensione, ma solo una riduzione dell'indennità mensile.
Entriamo nello specifico e vediamo quando la Naspi può essere sospesa
Nel caso in cui durante il periodo di disoccupazione, il disoccupato trovi un lavoro subordinato o parasubordinato di durata non superiore ai sei mesi, la Naspi sarà sospesa automaticamente dall'Inps e, alla fine dei sei mesi, verrà automaticamente ripristinata.
Se, invece, la nuova occupazione subordinata non fa superare al disoccpuato un reddito di 8 mila euro annui o 4.800 euro se l'occupazione trovata è lavoro autonomo, la Naspi non verrà sospesa, ma l'indennità sarà decurtata di una certa percentuale.
Se, invece, il disoccupato dovesse superare questi limiti di reddito, si decadrà dalla Naspi, che verrà sospesa insieme alla sospensione anche dello stato di disoccupazione.
Così come si decadrà definitivamente dalla Naspi se il nuovo rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato dovesse superare i sei mesi di contratto.
Nel caso di sospensione della Naspi, il disoccupato ha la possibilità di riattivarla?
Ricordiamo che per ricevere il beneficio della Naspi bisogna esserer disoccupati e aver versato almeno 13 settimane di contributi previdenziali.
La Naspi dura la metà del tempo in cui si è lavorato, ma se si è lavorato per più di quattro anni, la naspi sarà prevista per un massimo di 24 mesi.
L'indennità viene sospesa se il disoccupato inizia un nuovo rapporto di lavoro dipendente di durata non superiore ai sei mesi; alla fine del contratto, la Naspi sospesa riprenderà automaticamente. Se invece il rapporto di lavoro supera i sei mesi, la Naspi decaderà definitivamente.
Se si trova un lavoro inferiore ai sei mesi di durata o si inizia un lavoro autonomo con ritenuta d'acconto, bisognerà comunicarlo all'Inps. L'Ente in questo caso scalerebbe di una certa percentuale la prestazione d'indennità.
La Naspi si riattiva automaticamente alla scadenza del rapporto subordinato o parasubordinato inferiore a sei mesi di durata: l’indennità di disoccupazione, terminato il periodo di sospensione, riprende in automatico. In tutti gli altri casi, ovvero se il rapporto di lavoro riguarda un contratto superiore ai sei mesi, la Naspi decaduta non riprenderà, a meno che non si viene licenziati nuovamente. A questo punto, però, partirebbe una nuova Naspi.
Cosa accade se la Naspi non viene riattivata dopo la sospensione?
Se la Naspi, terminato il periodo di sospensione di sei mesi, non riprende a decorrere in automatico, sarebbe ottimo controllare lo stato dei pagamenti sul sito Inps, nell'area privata di MyInps, attraverso il proprio Spid. Nel caso in cui non ci si riuscisse, ci si può rivolgere al proprio patronato di fiducia.
La sospensione della Naspi può avvenire più volte durante il corso della durata della Naspi, in base a quanti rapporti di lavoro inferiori ai sei mesi si firmano.
L'indennità Naspi sarà bloccata ogni volta in cui si firmerà un contratto di lavoro inferiore ai sei mesi, per poi riprendere in automatico, sulla base delle informazioni e delle comunicazioni del datore di lavoro, per la parte che manca del periodo di disoccupazione.
A volte la Naspi non viene sospesa, ma l'indennità viene ridotta di una certa percentuale: quando?
Chi, mentre percepisce la Naspi, firma un contratto di lavoro subordinato o parasubordinato per un reddito non superiore agli otto mila euro annui o inizia un lavoro autonomo con un reddito che, invece, non supera i 4,800 euro all'anno, non andrà incontro alla sospensione della Naspi, bensì solo alla riduzione dell'indennità mensile.
Ma deve rispettare una regola importante, ovvero deve inviare una comunicazione all'Inps, dove verrà indicato l'inizio del nuovo lavoro, entro trenta giorni dall'inizio stesso. Se questa comunicazione non dovesse essere effettuata, si decaderà dalla Naspi. A questo punto non si potrà più ricevere l'indennità e se si pensa di avere ragione e di essere stati vittima di un torto da parte dell'Inps, bisognerà rivolgersi necessariamente al giudice del lavoro e intenatare una causa.