Manovra 2025, bonus mamme lavoratrici verso lo stop, ecco perché

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Bonus mamme lavoratrici, uno stop con la Manovra 2025 si fa sempre più concreto: ecco le motivazioni che potrebbero condurre alla sua cancellazione.

Manovra 2025, bonus mamme lavoratrici verso lo stop, ecco perché

Nonostante manchino ancora alcuni mesi all’ufficializzazione della prossima Legge di Bilancio, la Manovra 2025 è già in fase di definizione. E sono molte le agevolazioni e le misure attualmente attive che rischiano di essere soppresse. Tra queste, il cosiddetto bonus mamme lavoratrici. I motivi del possibile stop all’incentivo sono diversi, analizziamoli in dettaglio.

Manovra 2025, bonus mamme lavoratrici verso lo stop, ecco perché

La misura pensata per agevolare l’occupazione femminile, nota come bonus mamme lavoratrici, rischia di essere soppressa. È questa una delle novità più recenti sulla futura Manovra 2025, che sta prendendo forma già da adesso.

Le motivazioni che potrebbero condurre alla soppressione dell’esonero contributivo per le lavoratrici con almeno tre figli sono diverse.

In primo luogo, si parla di motivi di tipo prettamente economico. L’esonero è infatti molto costoso per le casse statali.

Stando alle stime fornite dall'Ufficio parlamentare di Bilancio, per la possibile conferma dei bonus attualmente attivi servirebbero circa 18 miliardi di euro.

E confermare l’agevolazione così come oggi la conosciamo potrebbe risultare abbastanza costoso.

La misura, in via sperimentale, è stata infatti estesa anche a chi ha un numero di figli pari almeno a due, ma questa sperimentazione, come vedremo a breve, potrebbe non durare il prossimo anno.

Bonus mamme lavoratrici, possibile stop nel 2025: il limite temporale

Sono in effetti molti i segnali che indicherebbero il possibile stop al bonus mamme lavoratrici con la Manovra 2025 ormai prossima.

La misura è stata infatti introdotta con la Legge di Bilancio 2024, all’interno della quale era stato anche indicato un limite temporale.

Infatti, come accennavamo, lo sgravio fiscale destinato alle lavoratrici con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, è esteso fino alla fine dell’anno corrente anche a chi ha solamente due figli.

Per le donne con tre o più figli, invece, esiste un secondo limite, fissato al 31 dicembre 2026. Al momento, dunque, mancherebbero i presupposti per la conferma dell’agevolazione per le mamme lavoratrici con due figli.

Intervenuta al Cl a Rimini, la Ministra Calderone ha recentemente rassicurato in merito alla conferma del bonus. La Ministra del Lavoro ha infatti ricordato che, per le madri con due figli, la misura era sperimentale e limitata al 2024.

Ha però poi aggiunto: “il nostro obiettivo invece è consolidare, e trovare percorsi per mantenere e intensificare”.

Mancanza di adesioni alla misura

In ogni caso, i dati forniti dall’INPS in merito al bonus mamme lavoratrici lasciano pensare ad una possibile soppressione dell’agevolazione con la Manovra 2025 per mancanza di adesioni.

Da quanto è diventato operativo, il bonus mamme lavoratrici è stato richiesto da circa 484.000 donne. Eppure, secondo le stime, le aventi diritto all’agevolazione erano quasi il doppio: circa 800.000.

La misura non ha dunque ottenuto il successo auspicato.

E questo è uno dei molti motivi per cui la misura per questo rischia, insieme ad altre agevolazioni (come ad esempio il bonus mobili) di non ottenere un rinnovo per il prossimo anno.

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