Leonardo in rialzo venerdì con il perdurare delle tensioni geopolitiche

di FTA Online News pubblicato:
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Poste Italiane positiva dopo le conferme dei soci. Ottimista Banca Akros su Brembo

Leonardo in rialzo venerdì con il perdurare delle tensioni geopolitiche

Leonardo in rialzo, perdurano le tensioni geopolitiche

Leonardo ha chiuso la seduta di venerdì con il segno positivo (+2% circa) in scia alle schermaglie verbali, tra Russia da una parte e Ucraina, NATO e USA dall'altra. Il fronte occidentale spinge per permettere a Kiev di usare armi fornite provenienti da Ovest per attaccare il territorio russo al fine di difendere la città di Kharkiv.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha accusato la NATO di provocare una nuova escalation delle tensioni. Le tensioni restano alte e la corsa al riarmo è tutt'altro che chiusa.

Il titolo è risalito in prossimità dei massimi di aprile a 24,00 euro circa, senza tuttavia riuscire a sferrare l'attacco risolutivo. Nelle ultime due settimane i prezzi hanno sonnecchiato a ridosso di tale livello, mantenendosi comunque al di sopra della media mobile a 20 sedute, attualmente a 22,90 euro, primo importante sostegno nel breve periodo.

Il superamento di quota 24,00 restituirebbe vigore al trend rialzista dell'ultimo anno, proiettando obiettivi nel medio lungo termine in area 27,00. Sotto 22,80 invece sostegno successivo a 22,20 euro, poi a 21,00 euro, base del potenziale doppio massimo che potrebbe prendere forma in caso di mancato superamento della citata resistenza in area 24,00.

Poste Italiane, venerdì positivo dopo le conferme dell'assemblea

Seduta positiva venerdì per Poste Italiane. Il titolo ha guadagnato lo 0,56% a 12,60 euro dopo avere oscillato tra 12,535 e 12,73 euro. L'assemblea ordinaria degli azionisti di Poste Italiane ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023, chiuso con un utile di 1,9 miliardi di euro. I soci hanno approvato la distribuzione di un dividendo complessivo per l'intero esercizio 2023 pari a 0,80 euro per azione. Verrà distribuito un saldo di 0,563 euro per azione il 26 giugno 2024, tenendo conto dell'acconto di 0,237 euro per azione già pagato a novembre 2023.

L'assemblea ha anche autorizzato il cda all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un massimo di 3,5 milioni di azioni, rappresentanti circa lo 0,27% del capitale sociale, con un esborso complessivo fino a 56 milioni di euro. La società ha inoltre comunicato al mercato l'avvio da oggi, 3 giugno 2024, del buyback nei termini decisi dall'assemblea.

I massimi di venerdì coincidono con quelli del 27 ottobre 2021 (per la precisione a 12,73 euro), resistenza critica già testata anche il 15 maggio. La rottura, se confermata in chiusura di seduta, di area 12,75 euro, confermerebbe il trend rialzista degli ultimi mesi prospettandone il proseguimento verso area 14,25 euro. Resistenze intermedie a 13,10 e a 13,40 euro.

Senza il superamento di area 12,75 ed in caso di violazione di 12,185 (minimo della candela "hammer" del 21 maggio) emergerebbe il rischio di avvio di una correzione di tutto il rialzo dal minimo di aprile, con obiettivi in area 11,90/12 euro. Sotto quei livelli diverrebbe probabile una vera e propria fase ribassista, con target almeno a 10,525, base del gap del 29 febbraio.

Da notare che il rialzo dal minimo di ottobre 2022 potrebbe essere stato l'onda B di una figura "flat" correttiva iniziata a ottobre 2021 alla quale mancherebbe una onda C ribassista per completarsi.

In questo scenario non si potrebbero escludere movimenti di ribasso molto ampi. A supporto di questa ipotesi il fatto che il rialzo dai minimi di ottobre 2023 si è disegnato in 5 segmenti, onde da 1 a 5, con 1 e 5 di uguale ampiezza e 3 di ampiezza pari a 1,618 volte 1.

Questa sequenza potrebbe essere la parte terminale della citata onda B, il rispetto delle proporzioni di Fibonacci permette infatti di considerarla un elemento ormai concluso.

Brembo, Akros migliora la raccomandazione sul titolo

Buona partenza per Brembo che approfitta della decisione di Banca Akros di migliorare la raccomandazione sul titolo da neutral ad accumulate con prezzo obiettivo incrementato da 12,00 a 12,70 euro. Dopo un roadshow con la società gli analisti hanno optato per un re-rating del titolo del gruppo degli impianti frenanti: il 2024 sarà un anno di transizione ma le iniziative industriali e di prodotto messe in opera daranno i loro frutti a partire dal 2025.

L'analisi del grafico di Brembo mette in evidenza la decisa correzione del mese di maggio e il potenziale doppio minimo in formazione dal 22/5.

Una chiusura di seduta superiore a 10,9560 euro decreterebbe il completamento della figura rialzista aprendo le porte ad estensioni verso gli ex supporti a 11,65-11,70 ed eventualmente a un attacco ai massimi allineati di marzo e aprile a 12,35-12,40.

In caso di successo verrebbe riattivato il movimento rialzista partito a ottobre-novembre verso 13,30 e il record a 15,28. L'eventuale violazione del recente minimo a 10,4460 darebbe invece nuova linfa alla correzione con appoggio sui minimi autunnali a 9,95-10,00.