Borsa Oggi, i tre titoli da guardare sono Leonardo, Ariston e Webuild
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Leonardo, crescerà la collaborazione con Airbus in Italia
Leonardo guadagna terreno dopo le dichiarazioni della scorsa settimana al Sole 24 Ore dell'a.d. Roberto Cingolani secondo cui il gruppo sta parlando con Airbus dell'opportunità di stipulare accordi per collaborazioni e sinergie industriali. Nel Weekend l'a.d. del colosso aerospaziale franco-tedesco Guillaume Faury ha detto al quotidiano che i due gruppi hanno siglato un Memorandum of Understanding per rafforzare la collaborazione nell'ambito dell'elicottero militare Nh90. Domani il cda di Leonardo approverà i risultati del primo semestre 2024.
L'analisi del grafico di Leonardo mette in evidenza il potenziale testa e spalle ribassista in formazione da fine aprile. Il titolo durante la scorsa settimana è sceso a mettere pressione sulla neckline (in transito per 21,30 euro circa): la violazione confermata un chiusura di seduta di questo riferimento, seguita da quella del minimo del 25/4 a 20,93 confermerebbero definitivamente il pattern, prospettando approfondimenti verso 19,75 in prima battuta e quindi sul target ideale del T&S a 17,75. Il superamento di 22,55-22,60 potrebbe invece preludere a un attacco al top del 15 luglio a 23,55: in caso di successo le quotazioni avrebbero buone possibilità di riavvicinarsi al massimo da fine 2000 toccato il 10 giugno a 24,59 ed eventualmente di riattivare la tendenza ascendente di fondo in direzione del record storico a 34,97.
Ariston, il profit warning taglia i corsi
Netto calo venerdì per Ariston Holding. Il titolo ha ceduto il 5,93% a 3,874 euro. I prezzi nel corso della seduta hanno oscillato tra 3,374 e 3,936 euro. Nel secondo trimestre del 2024, Ariston Holding ha riportato ricavi netti pari a 621 milioni di euro, segnando un calo del 19% rispetto all'anno precedente. Questa diminuzione è stata attribuita alla persistente debolezza dei mercati in cui la società opera, in particolare nel settore del riscaldamento europeo (Heating), che ha subito un significativo destoccaggio.
Un ulteriore fattore che ha contribuito alla flessione è stato il deconsolidamento di Ariston Thermo Russia a partire dalla fine di aprile, in seguito a un Decreto Presidenziale firmato dal presidente Vladimir Putin.
L'Ebit adjusted della società è sceso a 27 milioni di euro, con una riduzione del 66% su base annua. Le cause principali di questa flessione sono state le stesse che hanno influenzato i ricavi, oltre alla leva operativa, il mix geografico sfavorevole e l'inflazione sul costo del lavoro.
Il risultato netto è stato ulteriormente impattato dall'impairment dovuto al deconsolidamento di Ariston Thermo Russia. Di fronte a queste difficoltà,
Ariston Holding ha rivisto al ribasso le previsioni per l'intero 2024.
Si prevede che i ricavi consolidati possano subire una contrazione tra il 12% e il 15% a parità di perimetro. Di conseguenza, il margine Ebit adjusted potrebbe attestarsi intorno al 6%, rispetto alla precedente indicazione di una forchetta tra il 9,4% e il 10%.
Il management di Ariston Holding sta lavorando attivamente per mitigare le conseguenze dell'eccezionale riduzione della domanda nel 2024, con l'obiettivo di essere pronti alla ripresa dei mercati nel 2025 e nel medio termine.
Equita Sim ha rivisto al ribasso le previsioni per Ariston Holding per il 2024, posizionandosi al centro della guidance fornita dalla società. Le variazioni includono: Ricavi (sales): -4,5% EBIT adjusted: -20% Utile netto adjusted: -25% Peggioramento della posizione finanziaria netta (NFP): circa -65 milioni di euro. Per il 2025, assumendo un parziale recupero, Equita Sim prevede: Incremento delle vendite: +4% Miglioramento dei margini: +150 punti base, portando il margine EBIT adjusted al 7,5% Riduzione dell'EBIT adjusted: -15%, attestandosi a 203 milioni di euro Riduzione dell'utile per azione adjusted (EPS): -17%
Il target price è stato ridotto a 4,5 euro per azione da 5,3 euro, basato su un rapporto EV/EBIT adjusted di 11x per il 2025, la raccomandazione resta "buy".
Ai prezzi di chiusura di venerdì, Ariston Holding tratta con i seguenti multipli: P/E adjusted 2024-25: circa 16,5-12,5x EV/EBIT adjusted 2024-25: circa 14-10,5x. Equita Sim si aspetta una reazione decisamente negativa da parte del mercato in seguito a queste revisioni. La conference call sarà cruciale per comprendere meglio la visibilità sulle nuove proiezioni, in particolare su come la nuova stima di circa 160 milioni di euro di EBIT adjusted sarà supportata da tagli ai costi, oltre alle dinamiche di mercato come quota di mercato e prezzi.
La candela giornaliera disegnata venerdì dai prezzi è un "hammer" (martello), elemento che appare spesso in prossimità di forti supporti e che può anticipare l'avvio di una fase di rialzo.
La chiusura di venerdì, a 3,374, si posiziona al di sopra del minimo del 2 luglio a 3,676 euro, supporto che quindi resta a difesa di una possibilità di ripresa al rialzo del trend.
La rottura dei 4 euro sarebbe un primo indizi in questa direzione, con la possibilità al di sopra di area 4,30 di puntare almeno al test di 4,60. Resistenza successiva a 5,30 euro. Sotto i minimi di venerdì a 3,374 il titolo potrebbe invece avvicinare area 3 euro.
Webuild, risultati in crescita incoraggiano il titolo
Ultime due sedute dell'ultima settimana piuttosto movimentate per Webuild che ha presentato i risultati del primo trimestre 2024. I ricavi adjusted sono cresciuti del 20% su base annuale a 5,462 miliardi di euro, l'EBITDA adjusted del 41% a 407 milioni, l'utile netto adjusted è balzato a 82 milioni dai 23 del primo semestre 2023.
Da inizio anno i nuovi ordini sono pari a 7,5 miliardi di euro (molti meno dei 17,7 miliardi del 2023), oltre il 65% di quelli attesi per l'intero 2024.
Tra giovedì e venerdì scorsi il titolo si è mosso in un ampio range compreso tra 2,25 e 2,516 euro, attestandosi poi in chiusura settimanale a 2,422 euro.
Si tratta della migliore chiusura settimanale da agosto 2021 ed in precedenza dobbiamo tornare nella prima metà del 2018 per trovare valori più alti. Area 2,50 rappresenta una importante resistenza per il titolo, che se oltrepassata potrebbe dare continuità alla crescita non solo nel breve periodo, agevolando il percorso di recupero intrapreso dallo scorso ottobre e proiettando obiettivi inizialmente in area 2,70 e successivamente verso la parte superiore del canale che sale dai bottom del 2020, attualmente a ridosso di 3,10 euro. Guardando più all'immediato invece monitorare con attenzione i primi supporti presenti a 2,25 e più in basso a 2,14 euro, la cui violazione rischierebbe di interrompere il buon momento dei corsi spedendoli nuovamente in area 1,95/2,00 euro. La tenuta di questi ultimi livelli appare strategica per la solidità del trend rialzista di fondo.