Borsa Oggi, Italgas e Sanlorenzo in movimento
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Italgas debole mentre proseguono i lavori sull'offerta per 2i Rete Gas
Italgas debole nonostante la resistenza alle vendite del settore utility grazie alla flessione dei rendimenti. Il titolo viene penalizzato dai rumor del Sole 24 Ore relativi a un aumento di capitale da un miliardo di euro per finanziare l'offerta vincolante da 5 miliardi su 2i Rete Gas (secondo distributore di gas italiano controllato al 63,9% da F2i).
Il quotidiano precisa che CDP Reti (ha il 26% circa di Italgas) sarebbe pronto a partecipare con circa 260 milioni all'aumento.
L'analisi del grafico di Italgas mette in evidenza il movimento ascendente originato dal minimo da ottobre 2022 toccato il 28 giugno a 4,57 euro. Il recupero è contenuto all'interno di un canale e ieri le quotazioni ne hanno testato a 5,18 euro il lato superiore.
La flessione odierna è probabilmente diretta conseguenza dell'avvicinamento alla resistenza citata e in caso di discese sotto il recente minimo a 5,0350 le probabilità di un approfondimento sulla base del canale attualmente a 4,91 circa salirebbero notevolmente.
La violazione di questo riferimento metterebbe in forse la solidità della struttura rialzista costruita negli ultimi due mesi, prospettando un avvicinamento al minimo del 6 agosto a 4,75: sotto questo supporto difficilmente il titolo riuscirebbe a evitare il ritorno sui 4,57.
Il superamento del top di ieri rafforzerebbe invece il rally prospettando estensioni verso i massimi allineati a 5,40-5,45 visti tra aprile e maggio. Sopra queste ultime resistenze via libera verso 6,0850 (picco di aprile 2023) e sul record del maggio '22 a 6,41.
Sanlorenzo, nuovi minimi dopo i dati semestrali
Pesante ribasso nella giornata di ieri per Sanlorenzo (-6,5%), che ha toccato nuovi minimi da novembre dopo l'approvazione dei risultati del primo semestre, apparsi positivi ma in linea con la tendenza vista nei primi tre mesi del 2024. I ricavi si sono attestati a 415,1 milioni di euro (+6,9% a/a), l'EBITDA a 74,2 milioni (+9,7%), l'EBIT a 58,0 milioni (+9,1%), utile netto a 43,6 milioni (+11,6%).
Il portafoglio ordini è pari a 1,365 miliardi di euro contro i 1,421 del 30 giugno 2023, con nuovi ordini pari a 323 milioni (351 nel sem1 2023).
Guidance 2024 confermata. I prezzi stanno mettendo pressione in area 35,30 alla base del canale che sale dai minimi di settembre 2022, configurazione che ha guidato il recupero negli ultimi anni.
Conferme in chiusura di ottava sotto 35,00 rappresenterebbero un primi segnale di cedimento da non sottovalutare per il titolo, preludio al proseguimento del trend negativo avviato dai massimi di maggio che in caso di cedimento dei sostegni successivi presenti tra 33,50 e 34,00 euro, avrebbe spazio per procedere in direzione di quota 29,50, dove troviamo il minimo di settembre 2022. Obiettivo successivo in area 27,00.
Segnali di ripresa attendibili solo oltre 38,60, ribaditi dal superamento di area 39,60 per un ipotetico target a 42,00 euro.