Italgas in recupero ieri, proseguono i lavori al dossier di 2i Rete Gas
pubblicato:Intesa in rialzo, Oddo BHF alza il prezzo obiettivo
Italgas, le ipotesi per l'acquisizione di 2i Rete Gas
Deciso rialzo ieri per Italgas. Il titolo ha guadagnato l'1,43% a 4,82 euro. I prezzi hanno oscillato tra 4,71 e 4,858 euro. Italgas sta considerando una manovra sul capitale, probabilmente un aumento di capitale, compreso tra 900 milioni e 1 miliardo di euro.
L'offerta non vincolante di Italgas per 2i Rete Gas è di oltre 5,2 miliardi di euro, superiore alla RAB di 4,9 miliardi, ma soggetta a modifiche dopo la due diligence.
L'Antitrust potrebbe richiedere la cessione di circa 1 milione di Punti di Riconsegna, del valore di circa 1 miliardo per Italgas.
Per finanziare l'operazione, Italgas potrebbe ricorrere a 3 miliardi di debito e 1 miliardo di strumenti "equity like".
L'obiettivo di Italgas è mantenere l'attuale rating "Investment Grade" e la politica dei dividendi con un CAGR minimo del 4% sul DPS del 2022 e un payout del 65%.
Esistono rischi Antitrust poiché Italgas controlla circa il 33% dei Punti di Riconsegna in Italia e 2i Rete Gas il 20%. Potrebbero quindi essere necessarie cessioni parziali di asset.
La valutazione di 5,2 miliardi di 2i Rete Gas implica un premio del 6% sulla RAB, ritenuto ragionevole.
In caso di aumento di capitale fino a 1 miliardo e cessione del 20% degli asset di 2i Rete Gas, il leverage combinato salirebbe al 65-67% D/RAB con un FFO/net debt del 12-13%, mantenendo il rating attuale. L'operazione consente a Italgas di crescere nel settore acquisendo a prezzi vicini alla RAB e creando sinergie tramite la digitalizzazione delle reti.
Un aumento di capitale di 1 miliardo e remedies dello stesso livello potrebbero avere un effetto EPS accretive mid-single digit grazie alle sinergie. Potrebbe esserci pressione sul titolo (aumento di capitale del 20% della market cap).
CDP (26% del capitale) supporta l'acquisto di 2i Rete Gas, mentre Snam (13,5% del capitale) vuole mantenere invariata la sua esposizione finanziaria ad Italgas.
Il rimbalzo di Italgas si è realizzato dopo che ieri le quotazioni hanno avvicinato con i minimi di quota 4,71 il supporto critico di quota 4,69 euro, minimo di ottobre 2023. Fino a che i prezzi rimarranno al di sopra di questo sostegno le attese saranno in favore del proseguimento del rimbalzo almeno fino in area 4,95 euro.
Un vero e proprio cambiamento di scenario, dopo i recenti forti ribassi, verrebbe tuttavia solo al di sopra di area 5,10. In quel caso possibile la ricopertura del gap ribassista del 20 maggio con lato superiore a 5,38 euro. Sotto area 4,70 probabile invece una ulteriore discesa almeno fino a 4,52 euro, minimo di ottobre 2022.
Intesa Sanpaolo, Oddo BHF ha aumentato il prezzo obiettivo
Intesa al rialzo nella seduta di giovedì. Il titolo ha guadagnato lo 0,97% a 3,4935 euro. L'oscillazione giornaliera è stata tra 3,462 e 3,511 euro.
Oddo BHF ha aumentato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da 4,2 a 4,4 euro, mantenendo il rating "outperform". Gli analisti ritengono che Intesa Sanpaolo sia in una posizione favorevole grazie al suo modello di business, che si concentra sulla crescita dei risparmi a lungo termine (asset management, wealth management e assicurazioni) in Italia. Questo, combinato con un bilancio solido e un'efficienza operativa, dovrebbe rafforzare la credibilità del piano sul capitale del gruppo e la sua politica di remunerazione degli azionisti, che non è ancora pienamente riflessa nei prezzi delle azioni. Le stime di Oddo BHF per il periodo 2024-2026 sono superiori di circa il 5% rispetto al consenso.
Grazie al rialzo di ieri le quotazioni di Intesa sono arrivate in prossimità di un'area di resistenza critica molto rilevante. A 3,51/52 si collocano infatti la trend line ribassista disegnata dal top di maggio e il 50% di ritracciamento del ribasso da quello stesso massimo. Il superamento di questo ostacolo darebbe maggiore credibilità al rimbalzo in atto dal minimo del 14 giugno a 3,258 euro, prospettando il test di area 3,65. Solo al di sopra anche di questo riferimento sarebbe possibile la ricopertura del gap ribassista del 20 maggio con lato alto a 3,73 euro. Sotto 3,40 rischio invece di un nuovo test dei recenti minimi di quota 3,258.
Alla violazione di quei livelli verrebbe confermato il taglio al ribasso anche della trend line rialzista disegnata dal minimo di ottobre 2023 e della media mobile esponenziale a 100 giorni, probabile in quel caso l'avvio di una correzione estesa di tutto il rialzo degli ultimi 8 mesi circa.