INPS, quando arriva il pagamento Assegno Unico novembre 2023 e a chi spettano gli aumenti? Ecco le date

Assegno Unico novembre 2023 in dirittura d’arrivo. Dopo le pensioni, i primi accrediti della Naspi e la ricarica alla Carta Acquisti bimestrale di 80 euro in arrivo a breve, c’è attesa per il pagamento del contributo destinato alle famiglie con figli a carico.

Da qualche mese a questa parte, la Banca d’Italia e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale hanno deciso di rendere note le date mensili di pagamento del contributo in largo anticipo proprio per venire incontro alle esigenze dei nuclei familiari che attendono con ansia l’accredito delle somme spettanti.

Ebbene, i pagamenti dell’Assegno Unico novembre 2023 arriveranno entro la prima metà del mese insieme agli aumenti.

Scopriamo insieme le date da segnare sul calendario e chi potrà godere di questo un di più sugli importi.

INPS, quando arriva il pagamento Assegno Unico novembre 2023? Ecco le date

Come anticipato in apertura di articolo, l’INPS farà partire le erogazioni dell’Assegno Unico novembre 2023 a breve. Non tutti i beneficiari riceveranno però il pagamento del contributo lo stesso giorno. 

L’accredito delle somme spettanti varia infatti da soggetto a soggetto in base a diversi fattori, come la data di presentazione della domanda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e le modifiche della situazione del nucleo familiare di appartenenza.

Tenuto conto di quest’ultimo elemento, sono diverse le date di pagamento dell’Assegno Unico novembre 2023 da appuntare sul calendario: 

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  16, 17, 18 novembre 2023 per le famiglie che non hanno subito variazioni nell’assegno rispetto al mese precedente;

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  dal 20 al 30 novembre 2023 per gli assegni che hanno subito delle modifiche a seguito delle variazioni intervenute nel nucleo familiare.

INPS, Assegno Unico novembre 2023: a chi spettano gli aumenti

Visto quando arriva l’Assegno Unico novembre 2023, passiamo agli aumenti INPS. In verità, l’incremento degli importi del contributo è già scattato lo scorso giugno. Ma a chi spetta e in cosa consiste?

Si tratta di un Bonus sulle somme destinato ai nuclei familiare in cui siano presenti genitori dipendenti.

Il Decreto Legge 48/2023 pubblicato in G.U. ne ha poi esteso la platea dei beneficiari: allo stato attuale l’aumento dell’Assegno Unico è riconosciuto anche alle famiglie con genitori vedovi. 

Per essere più precisi, l’importo dell’Assegno Unico viene incrementato per cinque anni se uno dei due genitori scompare nell’anno di competenza in cui il sussidio viene concesso.

L’aumento tocca, invece, in maniera automatica quando nel nucleo familiare è presente un solo genitore lavoratore. 

In più, da novembre 2023 scatta il riconoscimento degli importi minimi dell’Assegno Unico se vengono accertate difformità o omissioni nell’ISEE dichiarato dalle famiglie, come stabilito dal D.L. del 29 dicembre 2021, numero 230.

INPS, pagamento Assegno Unico novembre 2023 su RdC: cosa succede se il Reddito di Cittadinanza è stato sospeso

In una precedente comunicazione l’INPS ha chiarito cosa accade all’Assegno Unico se i percettori del Reddito di Cittadinanza hanno subito la sospensione o la cessazione del Reddito di Cittadinanza. 

In tal caso, l’Assegno Unico su RdC continua ad essere erogato, almeno fino a febbraio 2024, come ricarica sulla card del Reddito di Cittadinanza. 

Tale disciplina è valida anche per il pagamento dell’Assegno Unico di novembre 2023.